“L’INTERNET OF THINGS CONNETTE DUE MONDI: QUELLO FISICO E QUELLO DIGITALE”
TRE DOMANDE A BRUNO SIRLETTI

«Nell’attuale processo di trasformazione digitale, l’IoT è la tecnologia che permette di connettere il mondo fisico con il mondo di digitale»

«In Italia assistiamo a grosse potenzialità di crescita dell’IoT in settori come quello assicurativo, bancario e retail. Quest’ultimo, in particolare, è un mercato molto promettente»

«Oggi è necessario far percepire alle aziende il ruolo dell’IoT come primo, importante capitolo della trasformazione digitale. I Business Analytics sono il secondo capitoli; il terzo, invece, si chiama intelligenza artificiale»

La visione e i progetti di Fujitsu Italia nelle parole del suo presidente e AD, Bruno Sirletti

Come vede lo sviluppo dell’internet of Things nei prossimi 24 mesi in Italia?

Si tratta di un segmento di mercato in forte crescita, che sarà sempre più fondamentale con l’avanzare della trasformazione digitale e con l’effettiva realizzazione dell’industria 4.0. L’IoT, infatti, è la tecnologia che – nell’attuale processo di trasformazione digitale – permette di connettere il mondo fisico con il mondo di digitale. Questa funzione di «ponte fra due mondi» sarà l’elemento che ne trainerà lo sviluppo in molti settori industriali e di business.   

In Italia, per esempio, assistiamo a grosse potenzialità di crescita dell’IoT in settori come quello assicurativo, bancario e retail. Quest’ultimo è un mercato molto promettente in ambito IoT. Nella nuova era digitale, il retailer deve dotarsi necessariamente di tecnologie che permettano una connessione continuativa, ma anche una conoscenza più approfondita dei comportamenti dei clienti per migliorare l’esperienza di acquisto in-store.

 

Quali sono i vostri progetti in ambito IoT per il 2017?

 

Di recente, abbiamo lanciato Fujitsu Cloud Internet of Things Platform, che lavora nell’ottica di aiutare le aziende a semplificare e accelerare la progettazione, l’erogazione e la gestione di soluzioni basate su IoT. Abbiamo immesso sul mercato la linea Ubiquitous, composta da dispositivi wearable enterprise e da una gamma crescente di tecnologie per reti e sensori realizzate da Fujitsu e dai suoi partner.

In generale, continuiamo a investire ininterrottamente nello sviluppo di capacità IoT end-to-end e abbiamo inaugurato un ambiente per i test dei sistemi IoT all’interno del Fujitsu Digital Transformation Center di Tokyo. Nel corso del 2017, continueremo a rafforzare il nostro portafoglio di prodotti e servizi per l’IoT, collaborando con i partner per permettere ai clienti di adottare più facilmente tecnologie IoT e affrontare le sfide di business per diventare più competitivi nei rispettivi mercati.

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Concretamente, parlando di industria, siamo concentrati a sviluppare ulteriormente la nostra capacità di fornire soluzioni di IoT e business analytics in campi dove trovano già applicazione, in cui i sensori e gli algoritmi permettono di monitorare variabili come localizzazione, movimenti corporei e parametri vitali dei lavoratori. In aziende con sedi remote e difficili da controllare, come nel caso delle raffinerie petrolifere o impianti produttivi, la possibilità di avere una vista centralizzata sui dati che riguardano spostamenti e salute dei dipendenti contribuisce alla sicurezza fisica e alla prevenzione degli incidenti.

Infine, Fujitsu ha annunciato di aver razionalizzato 30 anni di conoscenza e tecnologie per l’intelligenza artificiale – l’evoluzione naturale dell’IoT – sviluppando la tecnologia Human Centric AI Zinrai. Zinrai mette insieme e sistematizza le conoscenze nei campi della rilevazione e del riconoscimento, il knowledge processing, il prendere le decisioni e il learning, provenienti dalla stessa Ricerca e Sviluppo aziendale.

 

L’IoT genera vantaggi competitivi per le imprese che sapranno interpretarne le potenzialità. Saranno l’analisi dei dati e le conseguenti capacità decisionali a decretare la competitività di un’impresa?

Oggi, credo sia necessario far percepire alle aziende il ruolo dell’IoT come primo importante capitolo della trasformazione digitale. I Business Analytics sono la seconda tappa mentre il passo successivo si chiama intelligenza artificiale.    

Investire con tempismo nell’IoT, vuol dire farsi trovare pronti in vista del completamento del processo di trasformazione digitale già in atto. Qualsiasi azienda che decida di rimanere fuori da questa svolta epocale, rischia di trovarsi esclusa dallo sviluppo, che nei prossimi anni troverà appoggio stabile su questo nuovo contesto. 

[inlinetweet prefix=”” tweeter=”” suffix=””]Il potenziale informativo dei dati che verranno generati dall’Internet delle cose è ancora oggi inesplorato[/inlinetweet], per certi versi, ma la capacità di analizzare questi dati – attraverso gli analytics – ricavandone informazioni, trend di business e modelli comportamentali è quello che farà la differenza e decreterà quali saranno le aziende capaci di competere veramente sul mercato nei prossimi anni.

Proprio qui, stanno sempre più entrando in gioco l’intelligenza artificiale con i business Algorithmics, che hanno il compito di raccogliere, esplorare e monitorare questi dati e di gestirli anche a livello di scelta delle azioni da intraprendere.

 

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