La notizia non è ancora ufficiale ma la fonte è attendibile: uno sviluppatore ha dichiarato che il piano aziendale di Xiaomi prevede di rendere i suoi router open source.
Android, il più grande sistema operativo al mondo per smartphone, si basa proprio sull’open source per continuare ad evolversi, ma Xiaomi non è solo telefonia mobile.
I router del colosso cinese fondato nel 2010 sono sempre stati gestiti con firmware closed source, modificabili solo dagli sviluppatori Xiaomi. Ecco la rivoluzione: il prossimo futuro li vedrà open source.
I vantaggi del router open source
Il router è uno strumento utilizzato, nella maggioranza dei casi, per poter utilizzare internet grazie al wi-fi.
Proprio questo delicato compito di “smistamento del traffico di rete” potrebbe godere di importanti vantaggi una volta gestito in modalità open source.
Vediamone i principali:
1. Trasparenza: i router, per loro natura, sono strumenti di network. Aprire i firmware e renderli open source contribuirà ad una maggior trasparenza della gestione dei dati.
2. Limitare le vulnerabilità: non è raro che i produttori non si occupino di gestire le falle di sicurezza, anche rilevanti, dei router wireless. Un router open source viene costantemente controllato da una community internazionale, che può immediatamente provvedere a gestire eventuali problemi legati alla sicurezza.
3. Aumentare la versatilità: sbloccare funzionalità non presenti nel router closed source è uno dei vantaggi alla base della scelta di Xiaomi. Monitorare la larghezza della banda, ottimizzare il Qos (Quality of Service), gestire il supporto VLAN e le configurazioni wireless più avanzate sono solo alcune delle possibili nuove configurazioni dei router open source.
4. Aggiornamento costante: il vero punto di forza di ogni sistema open source è la community. Avere a disposizione esperti da ogni parte del mondo che possano gestire i firmware è una garanzia assoluta di aggiornamento ed evoluzione costante.
5. Integrazione del router VPN: la rivoluzione della protezione data dal Virtual Private Network (VPN) diventerà realtà grazie ai router Xiaomi open source. Fino ad oggi infatti, l’integrazione alla connessione VPN si poteva ottenere solo “un dispositivo alla volta”. I nuovi router open source consentiranno agli utenti di poter gestire la protezione dell’intera rete, mascherando il proprio indirizzo IP una volta entrati in rete, grazie ad un’unica connessione VPN.
Quando e quanti router open source Xiaomi?
Non ci sono ancora notizie certe relative alle tempistiche di presentazione dei nuovi router open source.
Lo sviluppatore Xiaomi che ne ha annunciato l’arrivo, non ha specificato nemmeno quali modelli saranno oggetto di questa importante trasformazione. Si può solo ipotizzare che il colosso cinese punterà a rendere “aperti” i suoi modelli di punta come AX3600, AX1800, AX5 ed AX6.
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