Il Decreto Rilancio tanto atteso è stato finalmente approvato.
Il 13 Maggio il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, insieme ai Ministri Gualtieri (Economia e Finanze), Speranza (Salute), Patuanelli (Sviluppo Economico) e Bellanova (Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) ha tenuto una Conferenza Stampa per annunciare l’approvazione ufficiale del Decreto Rilancio.
Abbiamo lavorato a questo decreto nella consapevolezza che c’è un Paese in grande difficoltà, c’è una comunità di donne, di persone, in grande sofferenza e la manovra per fronteggiare questa fase di emergenza è una manovra che contiene però anche delle premesse perché questa fase di ripartenza possa già concretizzare una prospettiva di ripresa economica e sociale.
Così ha esordito Giuseppe Conte presentando il nuovo Decreto.
Ma cerchiamo di capire bene quali sono le misure economiche che verranno intraprese nelle prossime settimane e quali settori verranno aiutati.
Decreto Rilancio per le imprese
L’obiettivo del Decreto è aumentare le risorse economiche per sostenere le imprese, le famiglie, la scuola, l’università, la ricerca, il mondo della disabilità, il sistema sanitario, le forze dell’ordine, il mondo dello sport, il turismo e il settore edilizio.
Per questo si è deciso di stanziare 55 miliardi di euro, pari a due leggi di bilancio.
In particolare, per le imprese si è deciso di attuare le seguenti misure:
- 6 miliardi di euro in aiuti a fondo perduto, destinati alle PMI con un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro l’anno. Per ricevere l’aiuto, un’impresa deve aver avuto ad Aprile 2020 un fatturato inferiore ai 2/3 del fatturato di Aprile 2019. Più precisamente, le aziende con un fatturato fino a 400 mila euro, riceveranno un aiuto a fondo perduto pari al 20% della perdita subita, le imprese con un fatturato inferiore a 1 milione il 15% e quelle con un fatturato compreso tra 1 e 5 milioni il 10%.
- Ecobonus 2020 al 110%. Il Superbonus al 110%, detto anche Sismabonus, è stato introdotto per aiutare il settore dell’edilizia. In particolare, consiste in un insieme di detrazioni fiscali finalizzate a interventi di ristrutturazione anti-sismica e a interventi che favoriscono il risparmio energetico. Quindi sì a interventi di isolamento termico, a detrazioni e a sostituzioni di condizionatori con impianti centralizzati e a installazioni di impianti fotovoltaici.
- Cancellazione e rinvio delle imposte per tutte le imprese con fatturato fino a 250 milioni di euro. Questo significa che circa 2 milioni di imprese potranno non pagare la rata di giugno dell’IRAP, risparmiando così 4 miliardi di euro. Agli alberghi e agli stabilimenti balneari è stata concessa la cancellazione della prima rata dell’IMU. I Bar e i ristoranti non pagheranno la TOSAP, mentre le scadenze dei versamenti dell’IVA da parte delle imprese che operano nel turismo, trasporto e ristorazioni sono state rinviate al 16 settembre.
Decreto Rilancio per le famiglie
Le difficoltà economiche dei mesi scorsi non hanno investito solo le imprese, ma anche le famiglie italiane, per cui il nuovo Decreto ha approvato delle misure per sostenere anche i singoli nuclei familiari.
- Reddito di emergenza. Per tutte quelle famiglie che non sono coperte dagli attuali sussidi (Reddito di Cittadinanza) sono stati stanziati dai 400 agli 800 euro per un ISEE inferiore ai 15 mila euro.
- Congedi parentali. I lavoratori dipendenti che hanno figli di età uguale o inferiore ai 12 anni possono richiedere il congedo parentale fino a 30 giorni, oppure possono sfruttare il Bonus Baby Sitter fino a un massimo di 1200 euro.
- Bonus vacanze. Le famiglie che hanno un reddito ISEE inferiore ai 40 mila euro possono richiedere un bonus fino a 500 euro per prenotare vacanze in Italia.
Decreto Rilancio per i professionisti autonomi
Un’ampia parte del Decreto Rilancio riguarda anche i professionisti autonomi, atipici e precari.
Per questa categoria di lavoratori sono previsti:
- 500 euro ai lavoratori domestici
- 1000 euro a chi ha la partita IVA e ha perso almeno il 33% del reddito tra marzo e aprile 2020 rispetto all’anno precedente
- Bonus 1000 euro a chi ha un contratto co.co.co e non ha altre forme previdenziali obbligatorie
Le categorie presenti in questa parte del Decreto sono numerosissime e diverse tra loro, quindi bisognerà che la bozza del testo di legge venga ufficializzata.
Sì perché la seconda domanda dopo: “Cosa c’è scritto nel Decreto Rilancio” è “Quando esce il nuovo Decreto?”
Molto probabilmente verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in questi giorni, ma l’attesa potrebbe prolungarsi fino a lunedì 18 Maggio.
Quindi la Conferenza Stampa c’è stata, il Decreto Rilancio è stato approvato… Ora manca solo che venga ufficializzato e che i soldi stanziati per rilanciare l’Italia arrivino in fretta.
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