ORMAI SONO TRA NOI

E COMINCIANO A CIRCOLARE

AUTO A GUIDA AUTONOMA
WAYMO TESTA UN SERVIZIO TAXI

Le avevamo viste protagoniste del progetto Autocits, articolato tra Madrid, Lisbona e Parigi.

Le avevamo considerate come possibile fonte di serie questioni legate alla privacy di chi le usa.

Ora, finalmente, le vediamo protagoniste sulle strade di Phoenix
Con un po’ di Italia tra gli ingredienti

L’Italia c’è nella fornitura dei veicoli, che sono FCA (Fiat Chrysler Automobiles). Il resto è Waymo, azienda creata da Google come parte di Alphabet (la holding che controlla la grande G) e destinata alla produzione esclusiva di auto a guida autonoma.

Le auto di Waymo hanno dunque inaugurato un servizio di trasporto passeggeri nel quadro di un test effettuato su larga scala.

Il passo compiuto da Waymo è piuttosto audace: dalla fine del mese scorso, per capirci, il programma prevedeva che un autista intervenisse in caso di necessità. Ora, invece, le auto sono del tutto prive di conducente: c’è solo un operatore che, dal sedile posteriore, interviene se qualcosa non va come deve.

L’OBIETTIVO DELL’INIZIATIVA

Waymo punta, in poche settimane, ad attivare un servizio taxi completamente automatico:
prima, nell’area di Phoenix; poi, in altre città degli Stati Uniti.  

COME FUNZIONA

Gli utenti si affidano a un’app per indicare il punto di partenza e quello di arrivo, a una condizione: il tragitto deve compiersi nell’area definita da Waymo.
A bordo, i passeggeri dispongono di quattro tasti da premere quando lo ritengano opportuno:

Uno contatta l’assistenza Waymo

Un altro blocca e sblocca le sicure delle portiere

Un terzo chiede all’auto di accostare: ciò avviene quando il veicolo ha trovato un’area sicura in cui farlo

Il quarto avvia la corsa quando si è seduti nell’abitacolo

COM’È L’AUTO UTILIZZATA 

 

Si tratta delle Chrysler Pacifica, nell’aspetto uguali a quelle tradizionali.

A distinguerle è la strumentazione sul tettuccio, che ospita i sensori necessari a rilevare l’ambiente circostante.  

Il passeggero siede dietro, poiché sullo schienale dei sedili anteriori è montato un display con una mappa tridimensionale sulla quale vengono tracciati gli spostamenti, arricchiti da icone che mostrano quanto viene rilevato dai sensori (auto, pedoni, bici, edifici, eccetera).

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PERCHÉ PHOENIX?

 

La città è stata scelta come teatro del progetto per le condizioni del meteo, che sono piuttosto stabili durante tutto l’anno. Phoenix è infatti una città calda e assolata, dove piove poco. Per quanto Waymo affermi che le sue auto sono adatte anche a un meteo più estremo, per questo primo step ha preferito evitare il rischio di condizioni troppo avverse.

E poi ci sono le leggi: quelle dell’Arizona sono favorevoli alla sperimentazione con auto a guida autonoma.

Vuoi saperne di più?

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