La presentazione del visore per la realtà aumentata di Apple, Vision Pro, è stata la novità più significativa in un mercato che è atteso in crescita: IDC stima che le spedizioni globali di visori AR/VR nel 2023 dovrebbero raggiungere i 10,1 milioni. Nonostante il 2022 sia risultato in calo (del 20,9%), le spedizioni totali di visori per l’augmented reality e virtual reality dovrebbero aumentare del 14% nel 2023 e la crescita proseguirà con un CAGR del 32,6% tra il 2023 e il 2027.

Il mercato AR e VR è consistente. Secondo Statista, le entrate generate raggiungeranno i 31,12 miliardi di dollari nel 2023 e toccheranno i 52,05 miliardi di dollari entro il 2027.

Finora il mercato, nonostante la flessione, è guidato da Meta con quasi l’80% del totale. Al secondo posto c’è la cinese ByteDance (con la startup acquisita Pico) con una quota del 10%, ma le cose potrebbero cambiare con l’arrivo di Apple Vision Pro, quando sarà messo in vendita nel 2024.

Realtà aumentata, virtuale, mista

Prima di definire cos’è un visore per la realtà aumentata è bene chiarire cosa sia l’AR e cosa la distingua da quella virtuale e mixata. L’Augmented Reality sovrappone le informazioni digitali agli elementi del mondo reale, che rimane centrale, ma lo migliora con altri dettagli digitali, sovrapponendo nuovi strati di percezione e integrando la realtà o l’ambiente dell’utente.

La realtà virtuale è la più conosciuta di queste tecnologie. È completamente immersiva, il che induce i sensi a pensare di trovarsi in un ambiente o mondo diverso dal mondo reale. Utilizzando un display montato sulla testa (HMD) o un auricolare, si può sperimentare un mondo di immagini e suoni generati dal computer in cui manipolare oggetti e muoverti, utilizzando controller tattili mentre si è collegati a una console o PC.

La mixed reality riunisce il mondo reale e gli elementi digitali, permettendo all’utente di manipolare oggetti e ambienti sia fisici che virtuali, utilizzando tecnologie di rilevamento e imaging di nuova generazione. La realtà mista consente un’esperienza immersiva nel mondo circostante anche mentre si interagisce con un ambiente virtuale, senza dover rimuovere il visore.

Cos’è il visore per la realtà aumentata

Il casco/visore per realtà aumentata è un dispositivo di visualizzazione specializzato montato sulla testa che fornisce un ambiente visivo simulato attraverso lenti ottiche di visualizzazione fisiche, consentendo all’utente di vedere sia un display digitale che il mondo attraverso gli occhiali.

I visori AR forniscono immagini virtuali, video, animazioni o contenuti informativi agli utenti che li indossano, consentendo loro di aggiungere elementi virtuali al mondo reale che possono vedere attraverso gli occhiali. Di solito fornisce lo stesso ambiente basato sulla realtà di quello visto a occhio nudo, ma aggiunge simulazione visiva o contenuto specifico per fornire una visione migliorata all’utente.

Apple, Meta e Microsoft

Il visore per realtà aumentata Apple Vision Pro, per esempio, può permettere di vedere film e di fare foto in 3D, di navigare sul web, di chattare… Un paio di telecamere ad alta risoluzione trasmettono oltre un miliardo di pixel al secondo ai display in modo da vedere chiaramente il mondo intorno. “Il sistema aiuta anche a fornire un tracciamento preciso della testa e delle mani e una mappatura 3D in tempo reale, il tutto comprendendo i gesti delle mani da un’ampia gamma di posizioni”, segnala Apple.

Meta Quest 3 punta su un sistema di tecnologia “Meta Reality”. Mark Zuckerberg ha fatto sapere, al momento del lancio che “il nostro obiettivo è unire in modo fluido il mondo fisico e quello virtuale”, illustrando la nuova generazione di visori per la realtà virtuale e la realtà mista.

È dedicato al mondo business Microsoft il visore AR/VR HoloLens, definito alla sua uscita il primo computer olografico completamente indipendente che consente di interagire con contenuti digitali e ologrammi visualizzati nel mondo che circonda chi li indossa. Sviluppati in collaborazione con la NASA, si caratterizzano per un funzionamento autonomo, ovvero non richiedono alcun collegamento con uno smartphone o un altro dispositivo. Oggi si propone come HoloLens 2, la seconda generazione del proprio visore di realtà aumentata senza cavi destinato al pubblico dei professionisti.

Comments are closed.