L’attenzione sempre maggiore verso le tematiche ambientali impone alla collettività di smaltire in modo adeguato le varie categorie di rifiuti.
Una di quelle che riveste maggiore attenzione è sicuramente quella dei rifiuti elettronici, dove ritroviamo un gran numero di smartphone e cellulari.
Cerchiamo di capire quindi quali sono le modalità per smaltire correttamente i cellulari.
Ogni anno vengono buttati milioni di cellulari
Si tratta indubbiamente di uno dei maggiori problemi inerenti lo smaltimento dei rifiuti: stiamo parlando di smartphone e cellulari.
Un recente studio ha infatti evidenziato come sia in forte crescita il numero di questi dispositivi che, pur risultando perfettamente funzionanti, sono destinati a prendere la polvere in fondo a un cassetto.
Il motivo è da ricondursi al desiderio di disporre di uno smartphone più moderno e performante, nonché alla moda: ma quanto sono rilevanti gli effetti in merito alla produzione e allo smaltimento di rifiuti elettronici?
Indubbiamente sono molto rilevanti, in quanto in alcune nazioni il numero di cellulari dismessi supera di gran lunga il numero della popolazione stessa.
Bisogna inoltre considerare che questi telefoni dismessi sono concentrati in appena 27 nazioni del pianeta, con persone che invece vivono nel resto del mondo senza neanche un cellulare.
Ciononostante, sul riciclaggio di questi rifiuti elettronici ci sono delle buone percentuali che evidenziano come la gente sia complessivamente informata sull’argomento e cerchi di sversare questi rifiuti negli appositi punti di raccolta presso le isole ecologiche.
Tuttavia, ogni anno sono milioni i cellulari dismessi che vengono buttati in modo inopportuno all’interno delle comuni discariche, con rischi molto elevati per la popolazione.
Infatti, la fuoriuscita di sostanze chimiche potrebbe inquinare in modo notevole il suolo e, di riflesso, anche il cibo che mangiamo, l’acqua e diverse specie animali.
Inoltre, i vecchi cellulari, pur se in percentuali minime, hanno al loro interno metalli preziosi come l’oro, l’argento e il palladio, quindi se questi dispositivi venissero riciclati si potrebbe anche diminuire l’estrazione di questi metalli.
Come smaltire il vecchio smartphone in modo ecosostenibile
Bisogna subito precisare che i vecchi cellulari non possono essere gettati nei comuni rifiuti indifferenziati, ma devono essere smaltiti, come detto, nelle isole ecologiche o lasciati presso il rivenditore nel momento in cui si acquista un nuovo smartphone.
Solo in Europa, ogni anno, sono prodotti circa 15 Kg di spazzatura per abitante, mentre a livello mondiale si superano i 50 milioni di tonnellate di spazzatura, considerando tutti i rifiuti elettronici.
La crescita dei rifiuti è dovuta anche al fenomeno della cosiddetta obsolescenza programmata, ossia al calo di prestazioni cui ogni dispositivo va incontro a causa dell’evoluzione tecnologica.
Tutto ciò si traduce in un peggioramento delle condizioni dell’ambiente a causa di chip, cavi, batterie e ogni altro componente di questi dispositivi.
Le linee guida per smaltire i vecchi smartphone sono molto semplici e permettono di effettuare questa operazione in totale sicurezza.
In Italia ogni anno sono prodotti circa 600mila tonnellate di rifiuti elettronici, dei quali solo la metà sono smaltiti correttamente: per effettuare un corretto smaltimento occorre individuare a quale categoria di rifiuti speciali appartiene il nostro cellulare.
La cosa più semplice da fare è recarsi presso l’isola ecologica o ricicleria più vicina per smaltire lo smartphone, ma se questa non fosse facilmente raggiungibile si può anche smaltire il prodotto presso un rivenditore sia acquistandone uno nuovo, sia semplicemente consegnandone uno vecchio senza comprare nulla a condizione però che non superi i 25 cm di lunghezza.
Le varie componenti possono trovare una seconda vita in quanto possono essere usate per realizzare dei nuovi oggetti elettronici.
Cosa è il RAEE
Spesso abbiamo sentito parlare di RAEE: si tratta di un acronimo che identifica i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche che hanno come caratteristica il fatto di non essere biodegradabili e di essere molto nocivi per l’ambiente.
Proprio per questo motivo non è possibile sversarli in discarica, a causa dell’elevato rischio di inquinamento del suolo e dell’acqua.
I RAEE sono stati classificati in dieci categorie e precisamente:
- Grandi elettrodomestici
- Piccoli elettrodomestici
- Apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni
- Apparecchiature di consumo
- Apparecchiature di illuminazione
- Strumenti elettrici ed elettronici
- Giocattoli e attrezzi elettronici per sport e tempo libero
- Dispositivi medici
- Strumenti di monitoraggio e controllo
- Distributori automatici
Lo scopo del riciclo è quello di riutilizzare alcuni dei materiali presenti negli smartphone per dare una seconda vita agli stessi e realizzare nuove apparecchiature.
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