Ore 7.00: suona la sveglia. La spegni e ti rigiri nel letto per dormire ancora 5 minuti. Ma i 5 minuti sono passati da un pezzo.

La mamma o il papà ti tolgono le coperte urlando: “Muoviti, altrimenti perdi il pullman!”.

Ti alzi, ti vesti con un occhio aperto e uno mezzo chiuso, fai colazione con due biscotti e un po’ di latte, ti lavi i denti, prendi lo zaino, saluti i genitori e si parte, la giornata è iniziata e si va a scuola.

Rewind.

Ore 8.00: suona la sveglia. La spegni e ti rigiri nel letto per dormire ancora 5 minuti. Ma i 5 minuti sono passati da un pezzo.

La mamma o il papà ti tolgono le coperte urlando: “Muoviti, hai la lezione di matematica in videochiamata alle 8.30!”.

Ti alzi, ti togli il pigiama – ma solo per fare cambio con la tuta – , fai colazione con due biscotti e un po’ di latte, ti lavi i denti, accendi il PC e si parte, la giornata è iniziata e si comincia ad assistere alle lezioni online.

Se a inizio 2020 ci avessero detto che i nostri ragazzi avrebbero dovuto seguire le lezioni in videochiamata, preparare l’esame di terza media o di maturità online e stampare i compiti da casa, probabilmente ci saremmo fatti una sonora risata e lo avremmo creduto impossibile.

Eppure è successo e ci siamo dovuti attrezzare di conseguenza. Inizialmente pensavamo fosse una cosa temporanea, speravamo che i nostri figli tornassero a scuola dopo un paio di mesi e invece bisognerà aspettare l’autunno. Nella Fase 2, infatti – iniziata il 4 maggio -, si potrà andare a trovare i congiunti (sulla cui interpretazione dovremmo scrivere un articolo a parte), si potrà ricominciare a fare attività motoria all’aperto (sempre però senza creare assembramenti), ma le scuole non riapriranno.

Fare scuola da casa non è la stessa cosa, certo, ma ci sono dei semplici e importanti accorgimenti che ci possono aiutare per una didattica web efficace.

Scuola online: l’importanza dell’arredamento

Prima di poter studiare bene e seguire le lezioni in tutta serenità, bisogna capire se lo spazio in cui ci troviamo ci consente di evitare distrazioni e di mantenere alta la concentrazione per tutta la durata della videochiamata con gli insegnanti.

Sull’arredamento perfetto per rendere la camera dei ragazzi uno spazio funzionale allo studio ci sono numerosissimi studi e consigli. Qualche esempio? Vediamoli insieme:

  • L’elemento più importante? La scrivania. Senza un appoggio per sistemare quaderni, astucci notebook e stampanti, avere uno studio produttivo è alquanto difficile. Per mantenere alta la concentrazione, quindi, l’ideale sarebbe quello di posizionarla contro una parete e con una fonte di luce a destra o a sinistra.
  • Il secondo elemento più importante? L’illuminazione. Poter studiare con la luce naturale proveniente dalla finestra sarebbe perfetto. Tuttavia, la finestra non deve essere davanti alla scrivania – perché fonte di distrazioni -, ma nemmeno dietro – per evitare i riflessi sullo schermo del PC -. La soluzione, quindi, è quella di posizionare la luce naturale (o artificiale) a destra o a sinistra della scrivania.
  • L’ordine è fondamentale. Una scrivania disordinata, va da sé, tutto può fare tranne che garantire concentrazione. Per questo, insieme a una buona scrivania, sono fondamentali cassettiere o mensole a muro capaci di contenere libri o di fare da appoggio per stampanti e altri accessori simili.
  • Last but not least: la sedia. Abbiamo la giusta scrivania, la corretta illuminazione e anche un buon ordine, cosa manca? La sedia! Le sedie migliori che garantiscono il massimo confort per una giornata di studio sono quelle realizzate in materiale anallergico e traspirante, ad altezza regolabile, con rotelle e con comodi poggia braccia che aiutano a mantenere una posizione corretta per molte ore.

Ora che lo spazio ideale per studiare al meglio è stato realizzato, bisogna capire come organizzare le lezioni.

DIDATTICA A DISTANZA: LA STIAMO FACENDO NEL MODO GIUSTO?

In poco tempo e da un giorno con l’altro, alunni e insegnanti si sono dovuti organizzare con videochiamate su WhatsApp, chat e videolezioni su piattaforme di collaborazione ad hoc.

Ma l’insegnamento e l’apprendimento tramite un PC non è la stessa cosa che farlo a scuola: manca il contatto umano, manca la praticità di fare verifiche e interrogazioni face-to-face e manca la capacità di concentrazione.

Ma soprattutto, non è possibile pensare che i ragazzi stiano dalle 4 alle 6 ore o anche più davanti a uno schermo. Come organizzare, quindi, le lezioni?

L’OMS, ad esempio, ha indicato che i bambini sotto i 5 anni non possono stare per più di un’ora davanti allo schermo, dagli otto agli undici anni non si può fruire degli schermi per più di due ore, mentre per gli adolescenti delle scuole superiori e per gli adulti bisogna far riposare gli occhi ogni 20 minuti.

Le lezioni, quindi, non devono durare più di un’ora e soprattutto devono essere identificati momenti di studio precisi tra mattina e pomeriggio: una routine in grado di scandire le ore dedicate alle videolezioni, ai compiti e allo svago aiuta la concentrazione ed è anche una rassicurazione, soprattutto per i più piccoli.

Ma come rendere le lezioni e i compiti meno pesanti e più produttivi? Anche in questo caso le tecnologie ci vengono in aiuto.

Le tecnologie per una scuola sempre più smart

Utilizzare ottime piattaforme di collaborazione come Microsoft Teams, Zoom o Cisco Webex è sicuramente il mezzo più immediato per realizzare ottime strategie didattiche e per rimanere in contatto con la propria classe.

Ma non solo: ottimi notebook, stampanti wifi, stampanti bluetooth e stampanti di ultima generazione che consentono di stampare pagine e pagine di compiti e al contempo di risparmiare inchiostro, cuffie che annullano il rumore possono rendere lo studio smart e funzionale anche da casa.

Ed è proprio per questo che l’autorità di gestione del PON (Programma Operativo Nazionale) ha deciso di stanziare 70 milioni di euro per garantire l’immediata dotazione di piattaforme e di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza, nonché per la necessaria connettività di rete.

Tech Data, ad esempio, ha deciso di aiutare i rivenditori nella selezione della giusta fornitura IT per le scuole mettendo a disposizione i suoi esperti in stampanti, accessori, PC e software.

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