Dalla loro comparsa sul mercato i programmi open source hanno subito conquistato una grossa fetta di mercato. Sicuramente, per la loro affermazione ha giovato il fatto di non avere un costo di acquisto, ma i reali vantaggi sono altri, però mancano alcune controindicazioni nell’impiegarli con successo in azienda.
In questo periodo, con la crisi economica che non accenna a diminuire e con le aziende che hanno necessità di affrontare la concorrenza nazionale ed internazionali, molte di loro stanno cercando alternative alle soluzioni software tradizionali per contenere i propri budget IT, con l’obiettivo di trovare le stesse funzioni e prestazioni delle soluzioni tradizionali.
Per questi motivi, c’è da rilevare un interesse crescente verso le soluzioni software di tipo open source. I software ECM, ERP, CRM tradizionali, pur con le loro valide caratteristiche, sono spesso troppo costosi per le PMI. L’alternativa open source consente di trarre vantaggio da queste tecnologie anche alle società con budget limitati. Rappresenta quindi un’ottima leva per la competitività e per supportare gli obiettivi aziendali.
Il passaggio al software open source, un tempo sviluppato da comunità di volontari e disponibile gratuitamente su Internet, consente invece alle PMI di avere accesso alle ultime tecnologie software che non hanno niente da invidiare a quelle proprietarie.
Bisogna però fare una scelta oculata, perché l’offerta è sterminata, pertanto occorre valutare attentamente, caso per caso, i vantaggi e svantaggi presenti in ogni soluzione open source. In questo modo il software aperto sarà in grado di dare molte soddisfazioni al management e a coloro che poi ci lavoreranno in azienda.
I vantaggi dell’Open Source
Il vantaggio principale di queste soluzioni è dato dalla possibilità di disporre del codice sorgente per adattarlo alle nostre esigenze aziendali. Tuttavia, è bene leggere con attenzione con quale tipo di “licenza” viene rilasciato: in alcuni casi ci sono delle restrizioni da non trascurare.
Un altro vantaggio che può mettere a disposizione un prodotto open source è la community che partecipa al miglioramento continuo del software. E’ bene verificare che il prodotto sia seguito anche in Italia (e magari, tradotto in italiano) per avere a disposizione programmatori italiani, che non saranno i più economici del settore, ma sicuramente comprenderanno meglio le nostre richieste. Quindi: il prodotto è gratis, ma le consulenze che ruotano intorno al software gestionale open source che avete scelto sicuramente saranno a pagamento, fatte da liberi professionisti o aziende IT che si sono specializzati su quel prodotto.
Gli svantaggi dell’Open Source
Prima di scegliere un prodotto open source per la nostra azienda è un’ottima idea quella di testarlo in profondità, al fine di verificare che tutte le funzionalità siano idonee per le nostre attività.
Poi, per definizione questi software hanno un codice aperto, ciò comporta che nel momento in cui una vulnerabilità viene scoperta il nostro gestionale aziendale potrebbe essere soggetto ad attacchi online. Quindi è meglio tenere il nostro programma sempre aggiornato e pensare ad una conseguente strategia di security per evitare ogni interferenza esterna.
Infine, è bene ricordare che i software open source hanno bisogno di alte competenze a livello tecnico. Visto che il programma ce lo sviluppiamo in casa, allora è bene assicurarsi di poter contare su di un personale IT che sia in grado di adeguare il software open source alle nostre esigenze aziendali, sia in termini di efficienza che di sicurezza.
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