Quest’anno il mondo della scuola ha subito numerosi cambiamenti. L’arrivo della didattica a distanza ha cambiato il modo di vivere le lezioni, obbligando a un ragionamento sul tipo di tecnologie da utilizzare. La soluzione più gettonata è stata quella dell’open source a scuola, vediamo quali benefici ha portato e come ha trasformato le classi digitali 

La scuola open source, innovazione ed educazione 

Una delle prime sfide da affrontare per la scuola in questo periodo di lockdown è stata quella delle tecnologie da utilizzare per garantire agli studenti un apprendimento al pari se non migliore rispetto a quello in classe. 

La scelta è ricaduta principalmente sulle tecnologie open source, che sono in grado di offrire opportunità pressoché infinite a studenti, insegnanti e famiglie. 

L’open source è una scelta etica, che incoraggia le persone a mettere a disposizione delle proprie comunità risorse educative a un costo contenuto. 

La comunità open source mette in contatto sviluppatori e studenti di tutte le età in tutto il mondo e questo rende le opportunità per migliorare l’istruzione di tutti praticamente infinite. Grazie all’open source a scuola insomma è possibile innovare e trarre vantaggi maggiori dai contenuti educativi. 

Vantaggi portati dall’open source a scuola 

Ma perché scegliere l’open source per la scuola? 

I software open source per le scuole sono semplici da utilizzare grazie alle interfacce intuitive. Allo stesso tempo, data la possibilità di personalizzare le impostazioni e apportare modifiche al codice sono adatti anche per chi è più esperto

A livello tecnico l’utilizzo di Linux, il principale software open source, è ideale per le attività di laboratorio. È infatti un sistema sicuro e affidabile e, oltre ad avere la possibilità di gestire più utenti tramite un unico account, è un sistema in cui grazie al codice libero i bug sono praticamente inesistenti

Ovviamente i vantaggi dell’utilizzo di tecnologie open source influiscono anche sui costi di gestione per la scuola. Un software proprietario ha un costo importante per una scuola pubblica, mentre l’open source dispone di licenze gratuite o a basso costo. 

Sempre per i ridotti costi di acquisto i software open source sono inclusivi e mettono tutti gli studenti sullo stesso piano, dando la possibilità di utilizzo anche ad alunni provenienti da famiglie con meno disponibilità economica. 

Ultimo ma non meno importante, adottare software open source a scuola, quindi con licenze libere, permette di evitare il problema della pirateria e del download delle crack dei programmi a pagamento, insegnando quindi agli studenti l’etica digitale, i valori dell’open source come trasparenza, collaborazione, meritocrazia e comunità e l’importanza del copyright

In Italia l’open source a scuola ha già un caso di successo interessante: si tratta della Scuola Open Source di Bari, qui trovate un’intervista al co fondatore e direttore didattico Alessandro Tartaglia

Ci sono degli svantaggi nell’utilizzo dell’open source? 

Ovviamente esiste ancora qualche svantaggio nell’utilizzo dei software open source per la scuola, dovuto al fatto che questo tipo di tecnologia sia stata adottata da poco. Prima di tutto quello dell’open source è un mondo ancora poco conosciuto, specialmente in Italia. Per questo l’approccio open source potrebbe non essere apprezzato in tutte le scuole

L’open source inoltre dispone di una community ancora ristretta, quindi la scuola potrebbe faticare a ottenere il giusto supporto o a trovare insegnanti in grado di utilizzare software open source. 

Il rischio quindi è che la scuola preferisca scegliere ancora software proprietari a discapito di quelli open source, ma è solo una questione di tempo e di organizzazione. Quello che serve è trovare i giusti fornitori e formare il personale scolastico all’utilizzo di questo tipo di software. 

La trasformazione portata dall’open source, ecco le testimonianze da opensource.com 

L’open source ha sempre avuto come obiettivo fondamentale quello di offrire nuove opportunità a chiunque ne facesse uso. È chiaro quindi come gli strumenti open source abbiano trasformato l’approccio alla lezione e alla scuola, soprattutto in quest’anno di lockdown in cui si è spostato tutto da remoto. 

A documentare il passaggio dall’aula all’online ci ha pensato Opensource.com, il sito che attraverso i suoi contenuti ha supportato insegnanti, studenti e famiglie di tutto il mondo ad adattarsi all’open source con esempi sugli strumenti per la creazione di contenuti e idee per le lezioni interessanti ed efficaci, anche dopo la fine del lockdown. 

Vediamo quali sono i quattro modi in cui l’open source ha trasformato la scuola secondo opensource.com. 

Strumenti per studenti 

Il lavoro e la didattica da remoto sono diventati la nuova normalità, per questo è necessario offrire a studenti e insegnanti un’infrastruttura più forte. Questo è possibile grazie all’open source e in particolar modo a Linux. Questo può essere utilizzato anche su computer più vecchi, evitando alle famiglie l’acquisto di un nuovo pc. Qui trovate una guida su come fare

Imparare un nuovo linguaggio di programmazione 

Grazie all’open source è possibile insegnare agli studenti nuovi linguaggi di programmazione attraverso contenuti educativi innovativi e giocosi. In questo articolo viene mostrato ad esempio come insegnare agli studenti a utilizzare Scratch per codificare il loro primo algoritmo. 

Strumenti per le famiglie 

La chiusura delle scuole ma anche di luoghi come musei, parchi, mostre ecc ha messo in seria difficoltà le famiglie, che hanno dovuto trovare modi alternativi di intrattenere i propri figli al di fuori dell’orario scolastico, offrendogli delle valide opportunità rispetto alla tv. 

Anche in questo caso è stato l’open source a venire in soccorso delle famiglie, grazie a attività educative da fare a casa, come creare un libro colorato con Phyton, realizzare un videogame o giocare con Lego virtuali. 

Strumenti open source per gli insegnanti 

L’open source sarà fondamentale anche nel momento del ritorno a scuola. Per questo opensource.com offre agli insegnanti la guida per il ritorno a scuola, con software e strumenti dedicati all’insegnamento e alla gestione delle classi

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