Quando si parla dell’Internet delle cose (IoT), in genere lo si fa in riferimento alla produzione industriale, al contesto urbano o a quello domestico. La realtà è che le soluzioni IoT sono potenzialmente in grado di influire su quasi ogni settore.
Con oltre otto milioni di dispositivi connessi, l’Italia è uno dei mercati M2M (machine to machine) più sviluppati d’Europa. Grazie alle molteplici iniziative lanciate per aiutare le aziende italiane a sfruttare la trasformazione digitale, come la rete per l’IoT dell’azienda di telecomunicazioni El Towers o il programma Impresa 4.0 varato dal governo, appare realistica la stima secondo cui entro il 2020 il mercato dell’IoT in Italia sarà pari al 5,4% del PIL.
Per approfittare al massimo di questa opportunità non bastano una passione e una vision che puntino a rendere il mondo più connesso: occorre anche un ampio ventaglio di competenze informatiche specialistiche. Ad esempio, l’IoT richiede conoscenze tecniche che consentano di installare i sensori, implementare le reti, garantire la sicurezza informatica e gestire i dati. Competenze così specialistiche sono rare nel settore della tecnologia, per non parlare di quello industriale o del retail. Quindi, la probabilità che una singola azienda disponga al suo interno di tutte le risorse necessarie è davvero remota. Per ovviare al problema, Tech Data ha incaricato i suoi esperti interni di creare una gamma di soluzioni IoT pronte per la produzione, facilmente personalizzabili e adottabili dalle aziende per sfruttare tutte le opportunità dell’IoT.
Usare l’IoT per migliorare il servizio ai clienti.
Negli ultimi anni, il retail è diventato uno dei settori in cui la concorrenza è più agguerrita. Così, i retailer che ricorrono alla tecnologia per assicurarsi un vantaggio competitivo sono sempre più numerosi. Alcuni processi tipici del retail, ad esempio la gestione del magazzino e l’ottimizzazione delle scorte, sono ancora prevalentemente manuali. Sono quindi processi lenti e soggetti a errori, in netto contrasto con le richieste cui deve far fronte oggi un retailer: da un lato la sempre maggiore diffusione del modello “click-and-collect”, dall’altro la necessità degli addetti di disporre di dati in tempo reale per servire al meglio i clienti. Le soluzioni IoT possono trasformare la gestione delle scorte di un retailer, riducendo il tempo impiegato per cercare gli articoli e offrendo ai dipendenti un quadro completo dell’inventario, che consente di analizzare le attività e di prendere decisioni aziendali più informate.
Un’altra sfida per i retailer è quella di ridurre il più possibile le spese generali. L’illuminazione delle vetrine in negozio e quella del magazzino sul retro possono far lievitare notevolmente gli importi delle bollette. Inoltre, in tutta Europa gli enti normativi spingono per una riduzione sempre maggiore dell’impatto ambientale, e questo porta a tutto un fiorire di iniziative ecologiche volte a coinvolgere i clienti e a consolidare il marchio. In questo caso, le soluzioni IoT si possono utilizzare per monitorare la quantità di energia totale consumata in un punto vendita, ottenendo informazioni utili per risparmiare sui costi e razionalizzare i consumi. Compiendo un ulteriore passo, le stesse informazioni si possono utilizzare per accendere o spegnere automaticamente le luci o i dispositivi. I retailer possono così migliorare l’efficienza dei consumi senza essere costretti a ridefinire i processi e a formare nuovamente il personale.
Sfruttare l’opportunità offerta dall’IoT.
È indubbio che l’IoT abbia molto da offrire alle aziende: il difficile è riuscire effettivamente a sfruttare questa opportunità. È per questo che Tech Data e i suoi partner, fra cui Microsoft, Cisco, Vodafone e Schneider Electric hanno investito tempo, risorse e competenze per sviluppare soluzioni IoT pronte per la produzione per conto delle aziende: soluzioni utilizzabili da subito per favorire la trasformazione digitale che desiderate per la vostra attività.
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