Cloud Marketplace, cosa sono e come funzionano. Una guida pratica, e completa, alla nuova forma di vita, tutta digitale, dei distributori ICT.

Che cosa si intende quando parliamo di cloud marketplace? Partiamo dalle basi:

Il cloud rappresenta un orizzonte tecnologico da cui ormai nessun operatore della variegata galassia dell’Ict può prescindere (qui la guida completa per sapere Cloud Computing cos’è).

La nuvola è infatti in grado di imprimere un’accelerazione, non soltanto tecnologica ma anche culturale e organizzativa, ad aziende di tutti i settori e dimensioni, rendendo così possibile tenere il passo richiesto dalla velocità di domanda e dei mercati. Il punto è che si fa presto a dire cloud: ormai esistono soluzioni cloud per tutte le necessità di aziende e utenti finali, erogate secondo differenti modalità infrastrutturali e molteplici formule commerciali, proposte a loro volta da una sempre più nutrita schiera di vendor e provider.

Come spesso capita tale proliferazione rischia di mandare in crisi le aziende che vogliono utilizzare il cloud, ma anche tutti gli attori della galassia ict, come system integrator, reseller, var, sviluppatori software, ormai da diversi anni a questa parte chiamati a reinterpretare il proprio ruolo di business proprio per rispondere all’affermazione del modello cloud.

Perché c’è bisogno dei cloud marketplace

Dunque, la varietà dell’offerta impone una qualche forma di ordine e sistematizzazione, così da permettere agli operatori interessati di scegliere con cognizione di causa di quale servizio e formula dotarsi. È proprio a questo scopo che nel mercato si sono affermati i cosiddetti Cloud Marketplace: si tratta di  veri e propri negozi on line che categorizzano e consentano la possibilità di acquisto rapida di servizi e applicazioni cloud, solitamente disponibili tramite modelli a consumo (del tipo pay per use).

Un’altra caratteristica dei moderni cloud marketplace è quella di ospitare, oltre naturalmente ai servizi sviluppati direttamente da provider cloud (che spesso hanno i propri marketplace), anche altre applicazioni Saas, realizzate da software house più piccole oppure da sviluppatori indipendenti. La logica, naturalmente, è quella di arricchire di valore il cloud marketplace, mettendo a disposizione soluzioni verticali capaci di soddisfare le esigenze specifiche di determinate aziende.

Messa in altri termini, i cloud marketplace possono essere visti come una sorta di mega store virtuale dove clienti e operatori del mondo ICT possono acquistare con facilità servizi e soluzioni cloud efficaci e funzionali ai propri interessi, spendendo soltanto una frazione rispetto all’acquisto di servizi on premise, guadagnando al contempo in potenza e agilità.

G Suite Cloud Tech Data

Il ruolo della distribuzione nei cloud marketplace

Un aspetto particolarmente rilevante è che, proprio per la possibilità offerta di aggregare soluzioni e servizi provenienti non soltanto da un unico vendor, i cloud marketplace si stanno rivelando il canale preferenziale attraverso cui un indispensabile attore della filiera ICT italiana, quello della distribuzione, sta riuscendo a ritagliarsi un ruolo da protagonista nella rivoluzione del cloud, riuscendo peraltro a enfatizzare quel suo ruolo di attore a valore che tanto la sta caratterizzando in questi ultimi anni.

Passata ormai da tempo la paura che il cloud potesse comportare un forte pericolo di disintermediazione, gli attori più evoluti della distribuzione hanno infatti compreso quale potesse essere il proprio ruolo con questa tecnologia. Perché se è vero che con servizi fruiti attraverso la rete la logistica tradizionale non ha praticamente più ragion d’essere, non altrettanto si può dire per il supporto, le competenze, la capacità di “assemblare” e integrare proposte diverse di vendor differenti, magari pacchettizzate per determinati segmenti verticali.

Pacchetti e integrazioni costantemente aggiornati, allestiti dai distributori, possono infatti essere poi acquistati con pochi click da reseller e system integrator per essere messi a disposizione dei clienti finali, senza neanche preoccuparsi degli aspetti più amministrativi, derivanti dalle molteplici contrattualistiche che altrimenti si dovrebbero stipulare con altrettanti provider cloud.

Agli operatori del canale, inoltre, la competenza della distribuzione può risultare estremamente utile per sbrogliare e risolvere le problematiche tecniche che possono comunque palesarsi anche con la nuvola, oltre che per ricevere i necessari aggiornamenti formativi. I benefici sono peraltro numerosi pure per i vendor cloud, che possono trovare estremamente utile essere presenti all’interno dei cloud marketplace.

Questi ultimi possono infatti rivelarsi un’ottima vetrina per le proprie formule e soluzioni più innovative, che altrimenti rischierebbero di non essere notate dagli operatori del canale, troppo spesso presi dalle incombenze quotidiane del business per valutare la bontà o meno di una nuova soluzione cloud. Il bollino di qualità “virtuale” che un marketplace organizzato dal proprio distributore di fiducia può essere invece una ragione estremamente convincente per effettuare una scelta di questo tipo.

La piattaforma StreamOne di Tech Data

Un distributore che ha scelto questa strada è senz’altro Tech Data con la sua piattaforma StreamOne, un vero e proprio Cloud Solutions Store completo di provisioning, fatturazione e marketing, che fornisce scalabilità e funzionalità operative ai provider di soluzioni, a disposizione di tutti i partner di Tech Data in tutti i Paesi del mondo.

Grazie a StreamOne i fornitori di soluzioni e di servizi possono gestire e mantenere il controllo dell’intero processo di erogazione di servizi cloud in un ambiente simile ad un app store.

Da un punto di accesso unificato è infatti possibile eseguire un’ampia gamma di operazioni in modo veloce, efficiente e conveniente: dalla valutazione iniziale al preventivo, dal provisioning alla gestione operativa di prodotti IaaS (Infrastructure-as-a-Service) e SaaS (Software-as-a-Service) tramite provider tecnologici affidabili (tra cui AWS, Microsoft e IBM).

I punti di forza di StreamOne sono anche nei numeri: il cloud marketplace di Tech Data può contare su un team di sviluppo di oltre 70 persone, un investimento annuo di qualche decina di milioni di dollari, 800 partner attivi di cui circa 200 per la parte infrastrutturale, centri di eccellenza che forniscono servizi di help desk, nonché nuove features rilasciate ogni 15 giorni.  Anche a livello italiano StreamOne mette sul piatto risorse umane appositamente ingaggiate per aiutare il canale, in particolare per quanto riguarda il disegno di architetture multicloud ma anche di presales e delivery.

 

 

 

 

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