
Una città da oltre 30 anni all’avanguardia
Un’azienda che la proietta nel futuro
In tutti questi mesi, durante i quali abbiamo parlato di Smart City, ci siamo concentrati sulle soluzioni che ne disegnano il presente e il futuro. Raramente ci siamo concentrati su una città specifica; lo facciamo oggi, parlando di Barcellona. La città catalana non è solo Messi-Neymar-Suarez o l’indipendentismo da Madrid; è in pari misura uno dei luoghi leader nel mondo per filosofia smart. Posizione in cui è sempre più forte.
Lo è grazie alla sperimentazione della prima piattaforma tecnologica open, flessibile, scalabile e sicura; una piattaforma che, dalla rete al cloud, è ideata per consolidare e gestire infrastruttura, i dati e i servizi cittadini. La sperimentazione si è tradotta in un progetto pilota è, realizzato in collaborazione tra Cisco, la municipalità, il Centro Nazionale Supercomputing e un gruppo di partner tecnologici e accademici. Obiettivo: ridurre drasticamente la complessità e i costi legati allo sviluppo di soluzioni per le città intelligenti.
Lo strumento: il fog computing
Si chiama così il nuovo paradigma tecnologico di elezione per le smart city e, in particolare, per l’Internet of Things (IoT), che permette di dar vita a comunità connesse e smart,
migliorando così la qualità della vita dei cittadini.
Il fog computing consente elaborazione di dati, analisi, applicazioni di sicurezza nelle connessioni tra sensori e oggetti presenti sulle strade; l’intero sistema è collegato ad una piattaforma back-end su cloud.
Keyword: IoE
Gennaio 2014: Cisco pubblica i risultati di una profonda analisi sui vantaggi economici dell’Internet of Everything (IoE) applicata alla Pubblica Amministrazione. Lo studio riguarda l’adozione di funzionalità IoE in 40 scenari d’uso cruciali per il settore pubblico nel prossimo decennio (ambito idrico ed energetico, settori come la viabilità e l’edilizia).
Il risultato è ben più che significativo: l’azienda americana ha infatti calcolato un benefit economico complessivo di circa 4.600 miliardi di dollari.
Barcellona, 30 anni fa
Oltre 500 chilometri di rete in fibra ottica non si costruiscono in un giorno. Per arrivarci, bisogna partire da lontano. E Barcellona lo ha fatto. Risale ai primissimi anni ’80, infatti, la decisione del Comune di mettere in connessione due edifici municipali.
«Quegli uomini furono come visionari», racconta Julia Lopez, coordinatrice della strategia Smart City per la città. «Decisero infatti di connettere edifici municipali con una rete in fibra ottica. Nessuno pensava che sarebbe tornato utile in futuro. E invece oggi, ovvero 35 anni dopo, disponiamo di una delle più estese reti in fibra ottica a livello cittadino. Anche grazie a quella visione e a quegli uomini, ora abbiamo una rete potente che ci permette di sviluppare e testare servizi intelligenti per la città».
Ottimizzazione e sviluppo dei servizi smart city
Il progetto pilota realizzato a Barcellona rappresenta la piattaforma per lo sviluppo di servizi smart city di prossima generazione.
I vantaggi sono molteplici: si potranno consolidare e gestire centralmente i servizi pubblici (trasporti, parcheggio, illuminazione, traffico, rifiuti, sicurezza) e soprattutto semplificare, accelerare e ridurre i costi di implementazione dei servizi stessi.
Ciò sarà possibile grazie a una nuova capacità di automazione e di analisi, articolata su più livelli, e una maggior capacità di scalabilità e virtualizzazione.
Oggi si stima che oltre 15 miliardi di dispositivi siano connessi a Internet in tutto il mondo. Cisco prevede nei prossimi tre anni quel numero salirà a 50 miliardi; il 40 per cento dei dati sarà generato da sensori e oggetti intelligenti.
In altri termini, una smart city da un milione di abitanti genererà oltre 180 milioni di gigabyte di dati ogni giorno. Il fog computing collegato al cloud elaborerà quelle informazioni, e sarà la chiave di volta per la crescita delle città e dei paesi nel mondo.
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