Protagonista di CES 2021, la prima edizione “all digital” del Consumer Electronics Show, la robotica stupisce i “visitatori” con soluzioni in grado di migliorare la vita dell’uomo, a partire dalla soddisfazione dei nuovi bisogni generati dalla pandemia. Non solo elettrodomestici “intelligenti”, quindi, ma anche robot capaci di offrire conforto e compagnia durante i periodi di lockdown.
Lo scenario, tra resistenza al cambiamento e trasformazione digitale
La pandemia ha profondamente cambiato le nostre abitudini, rivoluzionando la nostra quotidianità ed accelerando quella digital transformation che – seppur in atto – sembrava ancora lontana. Nel nostro paese, in particolare, l’età media (con 5 anziani per ogni bambino) e la scarsa alfabetizzazione informatica hanno da sempre frenato il cambiamento. Un passaggio, tuttavia, reso necessario dall’avvento del Covid 19, imponendo a tutti un repentino e deciso cambio di rotta. Dallo smart working alla DaD, dagli acquisti online alle videochiamate, tutti gli italiani hanno progressivamente modificato le proprie abitudini, aprendo la strada ad un futuro sempre più orientato verso la robotica.
CES 2020. Una finestra sul futuro
È già nel corso dell’edizione 2020 che i robot iniziano a farsi vedere tra gli stand dell’evento di Las Vegas, salutando cordialmente i visitatori con un “Ciao, come stai?”, pronti per avviare una conversazione con loro. Incontri apparentemente bizzarri, sì, ma utili a prendere coscienza di come l’interazione uomo-macchina rappresentasse un futuro più vicino di quanto potessimo immaginare.
Le nuove frontiere della robotica
È bastato un anno, infatti, per capire come la robotica possa davvero rispondere ai bisogni dell’uomo, chiamato a fronteggiare un’emergenza senza precedenti. E, in quest’ottica, CES 2021 si è reinventato per dare al mondo un segnale forte: la tecnologia non è più uno show avveniristico, ma una realtà in grado di entrare nella vita dell’uomo e aiutarlo ad uscire dalla pandemia.
Come? Ad esempio, grazie ai robot che utilizzano i raggi ultravioletti per la sanificazione degli ambienti: ultimi arrivati nella famiglia Cloi di LG e ID2 di Unipin, dalle strutture sanitarie si stanno man mano espandendo ovunque, salvaguardando la nostra salute grazie a tecnologie in costante evoluzione. Ma non è tutto. Per vincere la solitudine imposta dai lockdown, dal Giappone arriva Moflin, un morbido criceto hi-tech in grado di interagire con l’amico umano grazie a sensori e soluzioni AI che gli permettono di muovere la testa e cambiare espressione. E, per la gioia dei più piccini, il robottino Moxie – creato da Embodied – racconta storie, chiacchiera e commenta la vita quotidiana del bambino grazie ad una app che può essere controllata dai genitori.
I robot nella nostra vita
Da Las Vegas alle nostre case, grazie alla digitalizzazione il passo è breve. Anzi brevissimo. E ci accorgiamo di come, ogni giorno, assistenti telefonici virtuali e chatbot facciano parte della nostra vita, dandoci le risposte di cui abbiamo bisogno e collaborando attivamente all’efficientemente dei servizi. Se il Taxi Volante S-A1 sviluppato da Hyundai e Uber rappresenta un futuro ancora lontano, oggi robot e intelligenza artificiale fanno già parte delle nostre vite. E quando la pandemia sarà finita, troveremo sicuramente un mondo migliore – anche grazie al boom dell’automazione robotica.
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