“Vorresti lavorare sempre in ufficio o avere la possibilità di lavorare da casa e di fare videoconferenze?”
“Vorresti lavorare con un orario fisso e uno stipendio alto oppure avere il 3% dello stipendio in meno e lavorare con un orario d’ufficio flessibile?”
“Vorresti avere uno stipendio più alto del 10% oppure avere la possibilità di lavorare da casa per due o tre giorni a settimana?”
Se un capo d’azienda dovesse fare queste tre domande ai Millennials e alla Gen Z la risposta sarebbe sempre la stessa: “la seconda che hai detto”.
Proprio così.
- Il 92% dei Millennials e della Gen Z considera la flessibilità e la possibilità di fare Smart Working una priorità assoluta quando sceglie un luogo di lavoro
- Il 73% rinuncerebbe almeno al 3% dello stipendio per lavorare in un’azienda che offre un orario d’ufficio flessibile.
- Il 53% preferirebbe lavorare da casa 2-3 giorni alla settimana piuttosto che ricevere uno stipendio più alto del 10%
Ma chi sono i Millennials? La “Millenials generazione” (o Generazione Y) sono i nati dal 1981 al 1996. Questa generazione è caratterizzata da un maggiore utilizzo e una maggiore familiarità con la comunicazione, i media e le tecnologie digitali.
E che differenza c’è con la Gen Z? Nella Gen Z ci sono i giovani nati tra la seconda metà degli anni ’90 e la fine degli anni 2000. Sono nati con Internet e usano quotidianamente i Social Media per socializzare.
Ma perché queste nuove generazioni danno così tanta importanza alla flessibilità, rinunciando addirittura a una parte del proprio stipendio?
Perché l’era del posto fisso, del contratto a tempo indeterminato e di un percorso pluridecennale nella stessa azienda è ormai prerogativa di pochissime aziende.
La collaboration per i Millennials e la Genz Z
Oggi i Millennials e la Gen Z, la nuova forza lavoro, sono per lo più professionisti autonomi, dipendenti con Partita IVA, freelance che vivono in Paesi diversi e in fusi orari diversi: i team sono sempre più eterogenei sia in termini generazionali – oggi collaborano 5 generazioni con background differenti – sia in termini di provenienza.
Per questo connettersi digitalmente al luogo di lavoro è diventata la nuova normalità. Soprattutto per quanto riguarda la collaboration.
Non c’è giornata di lavoro che non sia cadenzata da continui: “Ora non posso, tra 5 minuti ho una call” e “Quindi domani videoconferenza di team?”.
Questo perché ormai l’80% del nostro tempo lavorativo è impiegato per partecipare a riunioni, conference call o videoconferenze.
Ma c’è di più: come si legge nell’immagine qui sotto ormai il 70% dei professionisti – e da due mesi a questa parte ancora di più – lavora da casa o da remoto almeno una volta a settimana, e il 55% delle nuove generazioni richiede ai responsabili delle conferenze spazi con soluzioni audiovideo più accessibili sul posto di lavoro.
Quindi come fare? Quali sono le tecnologie che per i Millennials e la Gen Z non possono mancare in un’azienda in cui si identificano e si vogliono identificare?
Barco e la soluzione ClickShare
Le nuove generazioni richiedono flessibilità, comodità e agilità nel lavoro e nelle riunioni? Barco risponde con la tecnologia ClickShare.
ClickShare è wireless, non richiede adattatori o porte speciali, ma soprattutto non richiede installazioni di software.
Basta un click con ClickShare Button (collegato tramite USB al proprio dispositivo) e lo schermo del nostro laptop o PC viene immediatamente riprodotto e condiviso a tutti i partecipanti della videoconferenza – presenti fisicamente o da remoto – senza alcun intoppo.
Se si lavora in spazi di co-working o si è in viaggio, inoltre, grazie alla ClickShare App è possibile condividere i propri contenuti anche da smartphone o da tablet.
ClickShare, quindi, sembra essere davvero una tecnologia che può andare incontro alle esigenze della nuova forza lavoro.
E quello che la contraddistingue è ancora più importante per i Millennials e la Gen Z: la libertà di scegliere come collaborare da qualsiasi dispositivo e in qualsiasi spazio per riunioni.
Questa libertà di scelta sta alla base anche di un progetto molto più ampio: il BYOM, di cui parleremo approfonditamente nella prossima puntata.
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