La relazione tra smart home e famiglie funziona, malgrado tutto. Seppure i tempi attuali, caratterizzati da tensioni geopolitiche e altri fattori globali che contribuiscono a rialzi dei prezzi dei beni primari, impattino sensibilmente sulle possibilità di spesa delle famiglie in Italia e nel mondo, la tecnologia dimostra tutta la propria resilienza.
Lo evidenziano i risultati dello studio Decoding the digital home 2023 condotto da EY e intitolato “Is the digital home immune to the cost-of-living crisis?” (“La casa digitale è immune alla crisi del carovita?”). Essa rileva, innanzitutto, proprio questo: nonostante la contrazione della spesa delle famiglie, la tecnologia, la connettività e i contenuti continuano a svolgere un ruolo fondamentale nella vita familiare. Meno del 20% dei consumatori afferma che sta riducendo la spesa per la banda larga domestica, la connettività mobile o lo streaming a causa della crisi del costo della vita.
Il costo della vita incide, ma la tecnologia È resiliente
Prima di accennare a smart home e famiglie, lo studio Decoding the Digital Home 2023 rileva che la crisi del costo della vita ha ridotto l’appetito per nuove esperienze di connettività e contenuti. E più della metà delle famiglie afferma che la stretta sulle proprie finanze le ha rese più propense a cercare in giro offerte di connettività o contenuti.
In ogni caso meno di un consumatore su cinque sta riducendo la spesa per connettività e contenuti. Sono inoltre sempre più attratti dai bundle, che aprono la strada a una maggiore fidelizzazione dei clienti, e la soddisfazione del servizio clienti è in aumento. Come si legge nel documento:
“Fondamentalmente, la percezione del rapporto qualità-prezzo rimane intatta nonostante l’aumento dei tassi di abbonamento mensile.”
Smart home e famiglie: quanto piace agli italiani
Le famiglie italiane come si dimostrano sul tema digital home e capacità di spesa? Da una parte il 40% del campione nazionale concorda sul fatto che la crisi del costo della vita li ha resi meno interessati alla scoperta di nuovi contenuti ed esperienze di connettività. Va anche considerato che il 46% ritiene che la crisi del costo della vita li ha resi meno interessati alle ultime tecnologie e ai gadget per la casa e, ancor più rilevante, il 60% del pane pensa che il carovita li ha portati a cercare le migliori offerte di connettività o contenuti.
Tuttavia c’è anche da segnalare che alla domanda “Hai annullato un abbonamento mensile a un servizio di streaming negli ultimi 12 mesi o prevedi di annullarlo in futuro?” il 57% degli italiani dichiara di non averlo cancellato e di non aver intenzione di farlo. È un dato superiore alla media internazionale.
Digital home: le tendenze in atto
Arriviamo al tema inerente smart home e famiglie. Un primo elemento generale è l’aumento della percentuale che concorda di ottenere un buon rapporto qualità-prezzo dal proprio servizio o fornitore sale al 40% nel caso della smart home (era il 34% nel 2022).
Sempre più consumatori ritengono che i prodotti per la casa intelligente abbiano un prezzo ragionevole poiché la percezione del rapporto qualità-prezzo migliora. Inoltre, c’è un aumento significativo della percentuale di famiglie nei vari mercati che concordano sul fatto che i prodotti per la smart home hanno un prezzo ragionevole: la media passa dal 26% (2022) al 33%. Se però si guarda all’Italia si nota un dato ben superiore alla media: il 34% dei nostri connazionali la pensa così.
Il sondaggio ha anche valutato le intenzioni di spesa tra 5 anni relativamente a determinati prodotti. In tutti i casi, si assiste a una crescita di volontà di acquisto. Alcuni prodotti mostrano di attirare maggiormente l’attenzione futura di spesa. Per esempio, tra 5 anni il 23% del campione internazionale intende contare sul digital home assistant (oggi lo possiede il 19% del campione). I rialzi più significativi riguardano anche soluzioni di smart lighting (19%, contro il 12% attuale), di riscaldamento intelligente (18% rispetto all’11%), le auto connesse (13% vs 9%) e il frigorifero smart (13% vs 6%).
I fattori primari sui criteri di spesa
I principali fattori che spingono le famiglie ad acquistare prodotti per la smart home sono, innanzitutto, il prezzo interessante. Questa è la considerazione prioritaria in tutti i mercati, citato dal 40% delle famiglie, ma si colloca poco sopra alla fiducia nel brand (39%). “Data la gamma di marchi tecnologici nuovi e specializzati ora disponibili sul mercato, questa scoperta suggerisce che i fornitori di prodotti e servizi consolidati potrebbero essere avvantaggiati”, segnala EY. Anche la sicurezza dei dati e le credenziali in materia di privacy sono importanti, citati come criteri in media dal 33% delle famiglie. Tuttavia, vi sono notevoli variazioni tra i paesi: la sicurezza è al secondo posto come criterio di selezione negli Stati Uniti e in Italia.
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