In Ottobre, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si compie una profonda riforma del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) fortemente voluta dall’attuale ministro Giancarlo Giorgetti. Nel frattempo, le PMI vengono sostenute anche con un nuovo bando da 1,1 milioni per progetti afferenti all’industria 4.0 

La nuova Direzione Generale 

Il MISE si dota di una nuova Direzione generale espressamente dedicata all’innovazione digitale delle piccole e medie imprese che, con la loro capillare diffusione, rappresentano un punto di forza dell’intero sistema economico del paese. 

Il principale obiettivo della nuova Direzione sarà l’elaborazione di politiche pensate per lo sviluppo e il trasferimento tecnologico. 

Si punterà quindi a facilitare la ricerca, l’innovazione, la competitività, favorite dagli strumenti messi a disposizione dalla Direzione stessa. 

La nuova via traccia un importante riassetto in questo fondamentale Ministero, deputato alla pianificazione dello sviluppo industriale del nostro Paese. 

Perché una riforma del Mise 

Il Ministero dello Sviluppo Economico si adegua alle esigenze del sistema economico portandosi al passo con i tempi con un nuovo regolamento di riorganizzazione. 

Parallelamente va strutturandosi una nuova unità organizzativa, più strettamente tecnica, destinata all’attuazione dei progetti inclusi nel Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). 

Tra gli altri compiti avrà quello di dare attuazione a nuove agevolazioni, anche a finanziamenti a fondo perduto, per lo sviluppo delle imprese italiane in ambito tecnologico. 

Non solo tecnologia, ma anche green. Per indirizzare politiche e iniziative volte ad incentivare lo sviluppo in questi due ambiti, sono necessarie nuove competenze e nuove funzioni. Da qui, l’esigenza della riorganizzazione. 

A beneficiare degli effetti del lavoro delle nuove direzioni generali non saranno solo le PMI. Il focus infatti riguarda anche le cooperative e le start up appartenenti a tutti i settori. 

Maggior tutela sarà riservata al Made in Italy, alla difesa della proprietà industriale e agli investimenti in sostenibilità. 

La riconversione industriale 

Tra le novità introdotte dalla riforma segnaliamo anche l’istituzione di una nuova Direzione generale dedicata alla riconversione industriale e alle grandi filiere produttive. Parliamo di aerospazio, difesa, crisi industriali in settori strategici quali l’automotive, la siderurgia, il tessile. Si destinano quindi risorse dedicate a gestire le crisi d’impresa, la reindustrializzazione di aree e settori strategici e amministrazioni straordinarie. 

L’obiettivo prioritario di questa nuova Direzione Generale sarà la progettazione e l’attuazione di politiche destinate a supportare il cuore pulsante dell’economia del Paese. 

L’intera riforma del MISE è volta a rafforzare gli strumenti a disposizione per creare politiche dedicate a aziende che puntano all’innovazione tencologica, alla crescita green e alla sostenibilità. 

Il Bando per i progetti 4.0 

Oltre al riassetto del MISE, un bando concreto pubblicato dal MADE per il supporto agli investimenti in impresa 4.0 delle PMI. 

Fino a fine anno è possibile candidarsi per ottenere un finanziamento a fondo perduto che copra fino al 50% delle spese sostenute per progetti di innovazione, ricerca, sviluppo, ma anche per spese del personale, per acquisizione di competenze specialistiche e acquisto di beni. 

Il totale del bando ammonta a 1,1 miliardi di euro, e il contributo massimo erogabile per un progetto è pari a 100.000 euro. 

Tutte le proposte candidabili devono fari riferimenti ai temi dell’industria 4.0 e possono essere inviate all’indirizzo retecompetencecenter4-0-italia.it/made/made3/

Comments are closed.