Il sistema operativo basato su Linux virtualizzato, Ubuntu, ha fatto registrare un notevole miglioramento delle prestazioni quando utilizzato con Windows 11

Windows Subsystem for Linux 2 (WSL2) rende Ubuntu così veloce che non si percepisce la differenza tra il sistema operativo virtualizzato e l’applicazione nativa. 

A mettere alla prova le prestazioni è stata Phoronix, una delle testate più autorevoli nel campo dell’ open source. 

Ecco cosa è emerso dal confronto tra Ubuntu su WSL2 e l’installazione nativa Ubuntu 20.04. 

Windows 11 e Linux virtualizzato: i risultati del test 

I benchmark sono stati esaminati su ben 130 test che hanno messo alla prova diverse tipologie di prestazioni del sistema operativo. 

Il risultato complessivo è davvero notevole: la testata Phoronix ha infatti certificato, sullo stesso hardware, una velocità di Ubuntu 20.04 LTS su Windows 11 WSL2 pari al 94% di quella raggiunta da Ubuntu 20.02 standard, cioè dall’app nativa. 

Più in particolare, come riportato dall’articolo di Phoronix, in questa tornata di test WSL2 sono stati valutati in modo specifico solo i benchmark della CPU e del sistema con la grafica WSL. 

Per quanto riguarda le prestazioni di calcolo della GPU invece, esse saranno riviste e rivalutate una volta che il supporto del driver si sarà ulteriormente stabilizzato. 

Un’ altra specifica importante segnalata dai redattori che hanno messo alla prova il nuovo Linux virtualizzato riguarda la versione di Insider Preview utilizzata per i test: Windows 11 22454.1000 era l’ ultima Insider Preview disponibile al momento del test e dell’ esecuzione di Ubuntu 20.04 LTS su WSL2 nella sua configurazione predefinita. 

Questo ha significato che Ubuntu 20.04 LTS e Ubuntu 21.10 ogni giorno sono stati eseguiti con “installazioni pulite” per valutarne le prestazioni sui diversi benchmark selezionati. 

Grazie a questa interessante integrazione con Windows 11 quindi, Linux, il sistema operativo open source per eccellenza, ha fatto un nuovo ed importante passo avanti. 

Linux infatti da sempre si è prefissato lo scopo di trasformarsi nella scelta più adatta per chi cerca prestazioni eccellenti senza rinunciare ai vantaggi dell’open source. 

La suite utilizzata per testare Linux virtualizzato: 

L’ambiente di test utilizzato è stata la suite di Phoronix; più in particolare si è trattato di un processore AMD Ryzen 9 5900X , naturalmente open source. 

Non solo; ecco nel dettaglio altre caratteristiche della suite utilizzata per i test: 

  • scheda madre: ASUS ROG CROSSHAIR VIII HERO, con 16GB di RAM; 
  • SSD: Phoronix ha scelto un’unità di memoria da 1TB WD Black SN850; 
  • scheda grafica: si tratta di una Nvidia GeForce RTX 3090 

Gli utenti che usano abitualmente macchine virtuali su WSL2 possono così ottenere le massime prestazioni possibili. 

Raggiungere le stesse prestazioni di un’app nativa anche utilizzando un sistema operativo virtualizzato è senza dubbio un importante traguardo. 

Lo scorso 5 ottobre il nuovo Windows 11 è stato reso disponibile al grande pubblico. 

A partire da questa data le potenzialità del nuovo Windows Subsystem for Linux 2 (WSL2) combinate ad Ubuntu hanno iniziato ad essere apprezzate e testate anche dal grande pubblico. 

Gli utenti finali non si accontenteranno di nulla di meno dell’eccellenza prevista e promessa dai leader del settore. 

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