Le materie STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) sono discipline accademiche essenziali per lo sviluppo tecnologico e scientifico e per affrontare le sfide globali. La scienza include fisica, chimica, biologia e geologia. La tecnologia riguarda l’uso pratico della scienza per sviluppare strumenti utili, come informatica e tecnologia delle comunicazioni. L’ingegneria applica scienza e matematica per progettare e costruire infrastrutture e dispositivi. La matematica studia numeri, quantità e strutture, fondamentale per tutte le altre discipline STEM. Dunque, queste materie promuovono innovazione, offrono opportunità di lavoro e forniscono competenze per risolvere problemi globali.

Tuttavia, nonostante i progressi compiuti verso la parità di genere, le donne rimangono una minoranza significativa in questi campi. Questo fenomeno solleva interrogativi cruciali su come incentivare una maggiore partecipazione femminile e superare le barriere che ancora persistono.

Una storia di disuguaglianza

Storicamente, le discipline STEM sono state dominate dagli uomini, in parte a causa di pregiudizi culturali e stereotipi di genere che vedono le donne meno adatte a questi studi. Le donne che entrano in questi campi spesso affrontano discriminazioni e pregiudizi, che possono scoraggiare la loro partecipazione e carriera. La percezione che le materie STEM siano “maschili” è un retaggio di una divisione di genere che ha radici profonde.

I numeri della disparità

Le statistiche evidenziano chiaramente questa disuguaglianza. Secondo un rapporto dell’UNESCO, solo il 30% delle studentesse in tutto il mondo scelgono campi legati alle STEM nell’istruzione superiore. Questa percentuale varia significativamente da paese a paese, ma il trend globale rimane preoccupante. Anche all’interno delle discipline STEM, le donne tendono a concentrarsi in settori specifici, come le scienze della vita, mentre rimangono sottorappresentate in ingegneria e informatica.

Le motivazioni di una partecipazione limitata

Diversi fattori contribuiscono alla bassa partecipazione femminile nelle materie STEM:

  1. Stereotipi di Genere: Le ragazze sono spesso scoraggiate dal perseguire studi STEM a causa di stereotipi che suggeriscono che questi campi siano più adatti ai ragazzi.
  2. Mancanza di Modelli Femminili: La carenza di donne in ruoli di leadership nelle STEM rende difficile per le giovani ragazze trovare modelli di riferimento.
  3. Ambiente di Lavoro Ostile: Le donne che intraprendono carriere STEM possono trovarsi in ambienti di lavoro dominati da uomini, dove possono sperimentare discriminazione e mancanza di supporto.

Il futuro delle donne nelle STEM

Per affrontare queste sfide, è fondamentale adottare misure che promuovano l’inclusione e l’uguaglianza di genere nelle STEM:

  1. Educazione e Sensibilizzazione: Iniziare dall’istruzione primaria per incoraggiare le ragazze a esplorare le STEM, abbattendo gli stereotipi di genere.
  2. Mentorship e Role Models: Creare programmi di mentorship dove le donne leader nelle STEM possano ispirare e guidare le giovani studentesse.
  3. Politiche di Supporto: Implementare politiche aziendali che promuovano un ambiente di lavoro inclusivo, con misure contro la discriminazione e il sessismo.

L’aumento della partecipazione femminile nelle STEM non è solo una questione di equità, ma anche di progresso scientifico e tecnologico. Diversi studi hanno dimostrato che i team diversificati producono risultati migliori, portando a innovazioni più inclusive e soluzioni più efficaci ai problemi globali.

Promuovere la partecipazione delle donne nelle STEM significa investire in un futuro più equo e prospero per tutti. Solo abbattendo le barriere di genere possiamo sfruttare appieno il potenziale umano e garantire che le innovazioni tecnologiche e scientifiche riflettano le esigenze e le prospettive di tutta la società.

In un mondo sempre più dipendente dalla tecnologia e dalla scienza, è essenziale che le donne abbiano un ruolo significativo nelle discipline STEM. Questo richiede uno sforzo concertato da parte di educatori, politici, aziende e la società in generale per creare un ambiente che sostenga e promuova la partecipazione femminile. Solo così potremo costruire un futuro in cui l’innovazione è guidata dalla diversità e dall’inclusione.

Riflessione personale

Ritengo che, al giorno d’oggi, le discipline STEM rappresentino ancora un grande tabù per le donne, poiché tendono a scegliere materie percepite come più femminili. Sebbene siano certamente più diffuse e praticate rispetto a qualche anno fa, continuano ad essere trascurate in quanto considerate di dominio maschile.

A mio parere, le discipline STEM non dovrebbero essere suddivise in base al genere, ma piuttosto dovrebbero essere aperte a chiunque sia disposto a studiarle e interessato alle innovazioni scientifiche e tecnologiche. Io sono un esempio concreto: sto approfondendo una di queste materie e intendo proseguire perché mi entusiasma il modo in cui viene trattata. Sono convinta che sarà molto utile per il mio futuro, poiché si tratta di un settore in continua crescita.

Inoltre, credo che in futuro queste discipline saranno al centro di ogni possibile ambito di studio e lavoro, sia per uomini che per donne. Pertanto, è vantaggioso iniziare a studiarle ora e mantenersi continuamente informati per rimanere sempre aggiornati sull’argomento.


L’articolo è stato redatto da Monica Lana, studentessa dell’IIS Piero della Francesca di San Donato Milanese, durante il progetto PCTO.

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