AUTO CONNESSE, SMART METERING
SMART BUILDING E MOLTO ALTRO

IOT: UNA CRESCITA
STRAORDINARIA

LE CIFRE DELL’OSSERVATORIO DEL POLITECNICO DI MILANO

INTERNET OF THINGS:
A CHE PUNTO SIAMO?

Internet of Things, Internet delle cose, IoT. Come lo vogliamo chiamare, non importa; quel che conta è che sempre più persone capiscono di cosa si tratta.

Sempre più persone sono consapevoli che la rete e le sue infinite possibilità non sono appannaggio del computer, dello smartphone o del tablet.

Sempre più persone sanno che le cose dialogano tra di loro e con noi, che raccolgono e ci danno informazioni e dati preziosi.

Sempre più persone sanno che migliorano la nostra vita quotidiana.

Sempre più persone, sì
Ce lo confermano i numeri 

UNA CRESCITA STRAORDINARIA

In un anno il mercato italiano dell’Internet of Things è cresciuto del 40%.
Il suo valore ha raggiunto i 2,8 miliardi di euro.

Ce lo conferma il Politecnico di Milano.

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NUMERI A DOPPIA CIFRA

Quelli appena riportati e quelli che daremo tra poco sono i numeri emersi dall’ultimo report dell’Osservatorio Internet of Things del citato ateneo milanese, riferito al confronto tra il 2015 e il 2016.

La spinta si deve a due tipi di applicazioni: quelle che si appoggiano alla connettività cellulare (1,7 miliardi di euro, +36% in un anno) e quelle che utilizzano altre tecnologie (1,1 miliardi di euro, +47% nello stesso arco di tempo).

La maggior quota del mercato è occupata dallo Smart Metering. In parole più chiare, dai contatori intelligenti del gas. Qui è l’adeguamento alle nuove normative a tirare la volata alla crescita.

Entro il 2018 dovranno essere in servizio  
11 milioni di contatori di nuova generazione

FOCUS: L’AUTO INTELLIGENTE

L’altro grande ambio di sviluppo dell’IoT è la Smart Car, la cui quota di mercato occupa il 20% del fatturato totale. Smart Metering e auto connesse coprono oltre la metà del valore totale dell’IoT in Italia. Se si aggiungono le applicazioni negli edifici – Smart Building, con un attenzione particolare alle soluzioni per la sicurezza – si supera il 70% del valore totale.

Abbiamo detto che la quota di mercato IoT occupata dalle auto connesse è del 20%. Ma soprattutto, va detto che il numero di quel tipo di automobile è cresciuto del 40% in dodici mesi. Ora sulle nostre strade ci sono 7,5 milioni di auto connesse, e cioè un quinto del parco circolante.

La crescita di questo ambito non è fine a se stessa, o finalizzata al massimo al portafoglio di chi le produce. Intorno alle auto c’è un indotto che non può che trarre vantaggio da tanta energia. Come ha detto Angela Tumino, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things: «È il momento di andare oltre la connessione degli oggetti, spostando l’attenzione verso i servizi. L’auto connessa abiliterà nuovi servizi per sicurezza, manutenzione, navigazione, risparmio energetico, mobilità condivisa».

E c’è da credere che qualcosa di grosso cambierà anche nel settore assicurativo.

QUANTI SONO GLI OGGETTI CONNESSI?

In Italia i dispositivi connessi tramite rete cellulare sono 14,1 milioni

La crescita è stata del 37% tra il 2015 e il 2016. Ad essi vanno aggiunti altri oggetti, basati su diverse tecnologie di comunicazione. Per esempio, i 36 milioni di contatori elettrici connessi tramite PLC (Power Line Communication). Oppure gli 1,3 milioni di contatori gas che comunicano tramite radiofrequenza, o i 650mila lampioni per l’Illuminazione intelligente connessi tramite PLC o radiofrequenza.

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