Dopo un calo fisiologico nel 2019 gli investimenti nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale ricominciano a crescere. Secondo il report dell’OCSE (Organizzazione per la Sicurezza e Cooperazione in Europa) nel 2020 si sono raggiunti circa 75 miliardi di dollari investiti nell’Intelligenza Artificiale, un numero che sottolinea la crescente intenzione di aziende e start up di puntare su questa rivoluzionaria tecnologia.
Lo studio OCSE sull’Intelligenza Artificiale
Il report fornito dall’OCSE sull’Intelligenza artificiale è partito dall’analisi delle Venture Capital presenti in 8.300 società che operano nel mondo dell’AI. Non solo, l’indagine è stata retroattiva ed ha riguardato tutte gli investimenti nel settore effettuati dal 2012 al 2020. Si è notato così che dai 3 miliardi di valore del 2012 si è passati ai 75 miliardi del 2020, con le annate 2017 e 2018 che hanno visto una crescita esponenziale e hanno segnato un vero e proprio cambio di passo.
Chi investe di più nell’AI?
Unione Europea (con l’Italia in leggera crescita) e Regno Unito hanno aumentato sensibilmente gli investimenti nell’Intelligenza Artificiale ma sono ancora ben lontani da raggiungere i picchi di USA e Cina. I due colossi economici mondiali coprono infatti addirittura l’81% delle start up che puntano con forza sull’AI. I finanziamenti in Venture Capital sono aumentati dal 2019 al 2020 di circa il 20% e dell’importo complessivo l’80% è finito nelle start up con sede in Cina o negli Stati Uniti. In Europa solo il 4% e nel Regno Unito solamente il 3%.
I settori più attivi nell’AI
Il settore automobilistico è senza dubbio quello che raccoglie più attenzioni dai Venture Capitalist che decidono di investire in Intelligenza Artificiale. A fare la voce del padrone sono tutte le tecnologie relative alla guida autonoma e quelle che vogliono ridisegnare l’intero concetto di mobilità. Basti pensare che dal 2012 a fine 2020 questo sotto-settori hanno ricevuto un totale di 95 miliardi di dollari di fondi da venture capital, dei quali 19 miliardi solo nel 2020.
L’Intelligenza Artificiale ha registrato un incremento notevole degli investimenti anche a causa dell’emergenza sanitaria mondiale del Coronavirus. Non a caso il secondo macro-settore di grande interesse per i Venture Capitalist è quello sanitario, sia relativo a biotecnologie, quanto a farmaci e a sistemi assistenziali. Della torta complessiva il 16% degli investimenti sono stati localizzati in questi ambiti.
Da non sottovalutare infine le conseguenze sul terzo settore del Covid-19: al terzo posto delle aree più stimolate dai finanziamenti ci sono le start up che sviluppano soluzioni di Intelligenza Artificiale per il lavoro digitale e a distanza.
Gli scenari futuri dell’Intelligenza Artificiale?
Perché la maggior parte degli investimenti sono nel settore automobilistico? Secondo l’OCSE il problema reale è la carenza di automobilisti nel settore dei trasporti. Questo sta spingendo il settore IA a trovare soluzioni rapide ed efficienti per arginare il problema. Allo stesso tempo – anche per via delle conseguenze pandemiche – stanno crescendo (e continueranno a farlo) gli investimenti in ambito sanitario. Non senza dubbi e problemi: da una parte solamente una piccola quota di manager di società sanitarie e assistenziali conferma di aver ricevuto effettivi benefici dall’implementazione di servizi basati sull’AI, dall’altra c’è invece lo scoramento dei professionisti che prevedono un impatto negativo di queste tecnologie sul loro lavoro.
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