“Ma funziona tutto: perché aggiornarlo?”
Questa è una delle frasi più tipiche che si ascoltano quando a qualcuno viene proposto di aggiornare il sistema operativo del proprio computer, aziendale o privato che sia. Non è dettata da pigrizia – o meglio, non soltanto -, ma dal timore che ogni cambiamento porta con sé. Il computer è come una casa, nella quale sappiamo dove si trovano le cose e come farle funzionare: come cambiare casa non è uno scherzo, allo stesso modo un nuovo sistema operativo costringe ad abbandonare le vecchie abitudini e a impararne di nuove. Insomma, costringe a fare un passo in più del normale.
Ma è un passo necessario. Ed è Intel a farci capire perché, fornendoci due dati piuttosto eloquenti:
- Il primo: ogni anno si perde un intero giorno di lavoro solo aspettando che un PC vecchio di 4 anni si avvii (e potremmo aggiungere, che si perde anche un giorno di pazienza).
- Il secondo: i costi di riparazione e manutenzione di quegli stessi PC sono una volta e mezza superiori a quelli di computer aggiornati.
Ecco perché il consiglio di Intel è chiaro: aggiornate il PC, passando da Windows 7 a Windows 10 Pro. I vantaggi sono evidenti.
Anzitutto, i processori Intel Core vPro di ottava generazione sono stati realizzati per essere gli strumenti ideali per sfruttare le capacità di Windows 10 Pro, incrementando la produttività del pc. Le prestazioni, infatti, sono migliori dell’80% rispetto a Windows 7.
C’è poi da considerare un aspetto importante: la riduzione rischi. In media, infatti, il 50% dei dati aziendali risiede in PC non protetti. I processori Intel permettono al sistema operativo di attivare funzionalità di sicurezza integrate per proteggere non solo i dati, ma il computer e lo stesso business.
Infine, ma non ultimo, i tempi di inattività sono minori perché minore è l’esigenza di manutenzione.
Insomma, la risposta alla domanda “perché aggiornarlo” è quanto mai chiara.
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