La trasformazione digitale è arrivata anche nella Pubblica Amministrazione. Per la prima volta nella sua storia Inps ha pubblicato il codice sorgente open source di alcune parti dei suoi software e le prime librerie rilasciate sono dedicate allo Spid. Scopriamo come si stanno evolvendo Inps e Spid open source
Inps e Spid open source
Già a inizio 2021 si erano fatti passi avanti per quanto riguarda la digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche. Come previsto dal Decreto Legge “semplificazione e innovazione digitale”, le amministrazioni centrali e quelle locali hanno dovuto integrare Spid e Carta d’Identità Elettronica (CIE) nei loro sistemi di autenticazione, per offrire ai cittadini un sistema di accesso univoco per tutti i canali della Pubblica Amministrazione. In questo processo di integrazione le tecnologie che sono state utilizzate sono tutte open source (su developers.italia.it le trovate nel dettaglio).
L’Inps però il mese scorso ha fatto un ulteriore passo avanti. Il 31 marzo 2021 si è aperto all’open source, rilasciando il codice sorgente dei software che utilizza. Il progetto è in linea con il piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione, per questo è stato supportato anche dalla community di Developers Italia e dal dipartimento per la trasformazione digitale della presidenza del Consiglio, ed è uno dei grandi passi verso la trasformazione digitale per una pubblica amministrazione più accessibile, aperta e user friendly.
Per il momento l’Inps ha rilasciato esclusivamente librerie open source per Android e Ios dedicate allo SPID, ma è previsto l’arrivo di altre librerie.
Cosa significa concretamente l’apertura all’open source per l’Inps?
Oltre a segnare un nuovo passo verso la trasformazione digitale italiana, aver adottato delle tecnologie open source ha diversi vantaggi.
Prima di tutto il codice è sviluppato internamente nel nostro Paese. Questo garantisce un alto livello di sicurezza, insieme all’accesso continuo a nuove tecnologie e competenze.
Se poi vogliamo andare più nel dettaglio, Inps e Spid open source faciliteranno la collaborazione tra Pubbliche Amministrazioni e semplificheranno i processi per i cittadini e le imprese private.
Ultimo e non meno importante, l’open source avrà un ruolo decisivo per il miglioramento dell’economia del Paese: per la PA l’open source consente infatti un notevole risparmio in termini di costi per lo sviluppo di nuove applicazioni.
Una scelta in ottica europea
L’Inps ha deciso di aprirsi verso l’open source anche per andare incontro al processo di trasformazione digitale in atto in Europa grazie al progetto Next Generation EU, lo strumento pensato dall’UE per stimolare la ripresa post Covid 19 con obiettivo un’Europa più ecologica, digitale e resiliente.
Tra gli elementi principali del progetto Next Generation EU, spiccano proprio la trasformazione digitale e l’innovazione.
Inoltre secondo uno studio di Open Forum Europe commissionato dall’Unione Europea, investire nell’open source può accrescere il PIL dell’UE di centinaia di miliardi di euro l’anno.
Cosa cambia con Inps e Spid open source
Come abbiamo già accennato, in questa prima fase del progetto l’INPS ha rilasciato librerie open source per Android e Ios dedicate allo SPID.
Lo SPID, un acronimo che sta per Sistema Pubblico di Identità Digitale, è un sistema che permette ai cittadini di accedere e di usufruire dei servizi online della Pubblica Amministrazione e di enti privati associati.
Funziona grazie all’identificazione digitale della persona tramite un nome utente univoco e una password che va modificata una volta ogni tre mesi per garantire la massima sicurezza all’utente che la utilizza.
La scelta di rendere open source le librerie software dello Spid consentirà alla comunità degli sviluppatori di integrare in modo più semplice le funzionalità Spid nelle applicazioni mobile, senza la necessità di investire sulla creazione da zero di componenti essenziali, e di estendere più rapidamente l’utilizzo del Sistema Pubblico di Identità Digitale anche in altri settori.
Questo per il cittadino si traduce nella possibilità di accedere ai servizi offerti dalla pubblica amministrazione direttamente dal proprio cellulare più velocemente, con una tutela maggiore verso i propri dati personali.
Per il momento le librerie dedicate allo Spid Open Source sono le uniche disponibili, ma l’INPS non ha intenzione di fermare qui il suo lavoro di trasformazione digitale. Il nostro Paese ha deciso di aprirsi all’open source integrandolo nel piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione per crescere a livello digitale, sviluppare nuove competenze e garantire servizi migliori ai cittadini. Per questo l’Inps sta già sviluppando altre librerie open source.
Il commento dell’Inps
Il Presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha commentato:
“L’Inps intende stimolare un meccanismo virtuoso di condivisione e collaborazione in cui le Pubbliche Amministrazioni generano risorse non solo per sé stesse, ma per tutte le altre amministrazioni e i privati, arrivando infine a creare soluzioni più efficienti per il cittadino. Con questa iniziativa stiamo dando il benvenuto alla comunità di sviluppatori e ci auguriamo che sia l’inizio di una mutua collaborazione nel mondo Open Source da cui il cittadino possa trarre i massimi benefici. Il tutto nella totale trasparenza e con l’auspicio che tale approccio si estenda sempre più nella Pubblica Amministrazione”
Dove trovare le librerie Inps e Spid open source
Trovate le librerie su GitHub nel profilo dell’INPS.
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