Registrarsi a un convegno, o aiutare le forze dell’ordine.
Le soluzioni più efficienti passano dall’analisi del volto.
Pensate a un congresso di politici. Non a un G8, dove le facce sono note e poche, ma a un meeting di sindaci di un’intera regione: centinaia di persone, alcune famose e altre decisamente meno. Pensate alle registrazioni di tutti i partecipanti, e a quanto tempo possa richiedere.
Con un salto ultra acrobatico, pensate ora a una situazione di potenziale pericolo, in cui è necessario individuare persone sospette. Come agire senza destare eccessiva preoccupazione – che ci vuol niente a trasformare in panico diffuso – tra la folla?
Il riconoscimento facciale
In quelle due situazioni – e in altre comuni alla vita di una Smart City – una soluzione ideale è il riconoscimento facciale. Si tratta dell’azione di una telecamera che, individuati determinati volti, li identifica e trasmette l’informazione a una centrale di controllo per la relativa analisi.
Nel caso dei sindaci, l’identificazione può coincidere con la registrazione, evitando fastidiose code ai banchi degli accrediti; nel caso dei sospetti, consente alle forze dell’ordine di intervenire fermando il sospetto nel modo più discreto possibile.
Il procedimento
La soluzione di cui parliamo è stata tra quelle che abbiamo visto a Barcellona, presentata dall’australiana iOmniscient. Per essere precisi, si tratta di un ventaglio di cosiddette iQ Face Solutions, che si articola su quattro punti:
Detection, ovvero l’individuazione del volto in una folla
Recording: la registrazione, con l’indicazione di data e ora, del volto individuato
Matching: il confronto con altri volti presenti nel database gestito dal centro di controllo
Riconoscimento: lo step che chiude il procedimento dando al volto connotati definitivi
Come funziona
Il sistema di iOmniscient è semplicemente un software, che compie in tempo reale i quattro suddetti passaggi. La telecamera ha un raggio d’azione di 20 metri, e può identificare fino a 75 volti in contemporanea. Il 95% dei riconoscimenti effettuati da iOmniscient avviene in live stream; elemento importante per l’efficacia dell’operazione è la presenza di un database di volti grazie ai quali avviene l’identificazione.
Nel caso dei sindaci, si tratterà di associare l’immagine al database di quelle raccolte dall’organizzazione prima dell’evento; nell’altro caso, sarà quello di cui dispone ogni ufficio delle forze dell’ordine di una Smart City.
E la privacy?
La risposta alla più spontanea delle domande è semplice: a essere identificati sono soltanto i visi coinvolti nell’attività che si sta conducendo. I sindaci, i potenziali soggetti pericolosi, e così via. Il software – non c’è hardware: la telecamera e i pc da usare sono a discrezione dell’utente – viene programmato in modo che tutti gli altri volti captati dalla telecamera siano oscurati.
A chi serve
Il sistema di riconoscimento facciale è uno strumento utile per le autorità pubbliche, le forze dell’ordine. Ma può esserlo anche per società private: per esempio, quelle che gestiscono uno stadio, per i controlli di sicurezza. O un centro commerciale. O una banca, per la verifica dell’identità di chi stia effettuando una transazione.
IN BREVE
CATEGORIA SMART
TECNOLOGIA
Software e videosorveglianza
DOVE ACQUISTARE LA SOLUZIONE
È una soluzione sviluppata da iOmniscient
PER CHI
Per enti pubblici e aziende private
PER QUALI RIVENDITORI
Per i rivenditori rivolti alla PA e alle imprese
DOVE NELLA CITTA’
OVUNQUE NELLA CITTA’