Il futuro dell’Internet of Things è all’insegna del suo ulteriore sviluppo. IDC ha stimato che, entro il 2025, ci saranno 55,7 miliardi di dispositivi IoT connessi, capaci di generare 79,4 zettabytes (ZB) di dati. Ma per dispiegare tutto il valore dell’IoT occorre pianificare azioni politiche determinanti.

A questo proposito, negli Stati Uniti, l’Internet of Things Advisory Board del National Institute of Standards and Technology (NIST) ha pubblicato un report, in cui si evidenzia che lo sviluppo dell’IoT è progredito più lentamente del previsto. Identifica 26 risultati che spiegano il ritmo più lento di sviluppo e crescita, e fornisce 104 raccomandazioni su come il Governo può aiutare a promuovere lo sviluppo dell’Internet delle Cose.

In Europa, la Commissione Europea ha adottato una serie di azioni politiche di supporto per accelerare l’adozione della prossima generazione di IoT ed edge computing.

Perché si guarda con interesse alle prospettive generate dall’Internet of Things? Perché IoT e tecnologie affini potrebbero aggiungere da 1370 miliardi a 3150 miliardi di dollari di dollari al Pil degli Stati Uniti, e anche di più, “ma solo se si investe nell’affrontare le barriere che accelerano l’adozione dell’IoT”, scrive il NIST.

Internet of Things negli Stati Uniti: opportunità e ostacoli

L’Internet of Things si sta evolvendo rapidamente e “rappresenta un’opportunità storica per sfruttare l’innovazione e l’ingegno americani per sostenere la leadership economica e accelerare il raggiungimento dei benefici sociali”, scrive il National Institute of Standards and Technology – agenzia del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, fondata nel 1901, che intende promuovere l’innovazione e la competitività industriale americana – nel suo Internet of Things Advisory Board (IoTAB) report. Si parte da un presupposto: la sua adozione non è solo un’opzione; è un imperativo per gli Stati Uniti. “L’IoT sblocca la prosperità economica, l’innovazione e il benessere sociale. Integrando il fisico con il digitale per interconnettere dispositivi, sistemi e persone.”

Tuttavia si è assistito a un rallentamento. Il tasso di adozione e crescita è rallentato perché gli analisti non hanno previsto le barriere all’implementazione che hanno rallentato significativamente la crescita dell’IoT. Secondo gli analisti del comitato direttivo IoT del NIST:

“Gli ostacoli all’adozione includono l’aggiornamento dell’infrastruttura legacy, la gestione dei silos aziendali, l’armonizzazione della tecnologia, dei dati e delle sfide dell’interoperabilità, la gestione di catene di fornitura frammentate e la fornitura di soluzioni IoT end-to-end che richiedono ampie partnership e competenze diversificate”.

Gli ostacoli e i problemi da affrontare

Perché si possa dispiegare in modo significativo il futuro dell’Internet of Things serve lavorare su più fronti. Un primo elemento critico, ravvisato nel report, riguarda la mancanza di coordinamento a livello nazionale che sta ostacolando l’adozione e il funzionamento dell’IoT nell’economia e nei settori industriali. Le applicazioni innovative sono ostacolate da varie politiche e normative esistenti a livello locale, statale e federale. Inoltre, mancano lavoratori qualificati sufficienti a sviluppare, integrare e gestire sistemi e applicazioni IoT.

Vengono identificati problemi di privacy, che minano la fiducia nell’IoT, ma anche problemi di cybersecurity che rappresentano un ostacolo importante all’adozione su larga scala.

Altra sfida da risolvere per l’IoT in diversi settori riguarda l’interoperabilità. Anche riguardo all’intelligenza artificiale, malgrado sia fondamentale per sbloccare e accelerare il valore dell’IoT, devono essere affrontate diverse sfide.

Anche le piccole aziende e le startup, che svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo di numerose soluzioni e servizi tecnologici innovativi e rivoluzionari, incontrano una serie di barriere nell’adozione sul mercato. Problemi e ostacoli vengono ravvisati anche in agricoltura, nei trasporti, nell’assistenza sanitaria e persino nell’azione dell’IoT di supporto alla sostenibilità ambientale

raccomandazioni per il futuro dell’Internet of Things negli USA

L’IoT è ritenuto un imperativo nazionale e strategico per gli Stati Uniti. Tuttavia, una serie di fattori ostacola il progresso. L’IoTAB del NIST ha stilato 104 raccomandazioni, consolidandole in sei azioni e ponendole all’attenzione del Federal Working Group e del Congresso perché le esaminino e le prendano in considerazione. Queste azioni riguardano: leadership governativa; modernizzazione dell’infrastruttura IoT; creazione di fiducia nell’Internet of Things; promozione di una forza lavoro pronta per questo campo; facilitazione dell’adozione dell’IoT; e sblocco di un’economia abilitata dall’IoT.

Per sbloccare il potenziale negli Stati Uniti, l’Agenzia chiede al governo federale e al Congresso di studiare le raccomandazioni scritte nel rapporto “con una visione del futuro interconnesso emergente in mente”.

IoT in Europa

Anche l’Unione Europea lavora al futuro dell’Internet of Things, consapevole dell’utilità delle tecnologie relative. Nel 2023, il mercato IoT in Europa ha registrato un fatturato di oltre 215 miliardi di euro e si prevede che aumenterà a 394 miliardi di euro entro il 2028, stima Statista.

La Commissione Europea ha messo in rilievo le potenzialità di impiego dell’IoT e dell’edge computing. Rileva che tre quarti delle organizzazioni europee utilizzano il cloud, mentre circa la stessa quota prevede di investire nell’IoT.

“Ciò sta portando a una crescita esponenziale dei dati elaborati ai margini della rete: si parla, così, di edge computing. Ciò significa che è possibile ridurre i costi di trasmissione e archiviazione, nonché il consumo energetico dell’elaborazione dei dati”.

Attraverso la call di Horizon Europe (il più vasto programma di ricerca e innovazione transnazionale al mondo) “Tecnologie informatiche e di dati leader a livello mondiale”, la Commissione finanzia progetti IoT e altre attività. Attraverso i bandi Horizon Europe 2021-2022, l’UE ha investito circa 100 milioni di euro in questo cluster. Il finanziamento supporta progetti di ricerca e innovazione di meta sistemi operativi e strumenti di programmazione per l’intelligenza decentralizzata e swarm intelligence. I bandi 2023-2024 si concentrano, invece, sulla ricerca e l’innovazione nel Cognitive Computing Continuum, nonché sullo sviluppo di piattaforme IoT intelligenti e di intelligenza decentralizzata. Questi progetti dimostreranno l’uso di IoT e tecnologie edge in più settori, potenziando la collaborazione industriale tramite piattaforme e standard aperti, con l’obiettivo di raggiungere la leadership europea nell’intero ecosistema edge.

A livello industriale e produttivo, la politica della Commissione europea in materia di IoT abbraccia diversi settori verticali, consapevole che, dal punto di vista applicativo, l’IoT e le tecnologie digitali sono fattori chiave per l’abilitazione della trasformazione digitale in vari settori. Infine, guarda con interesse anche alle prospettive del Web 4.0 e del metaverso, specie quello industriale.

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