Smart Living al femminile

FRU FRU VAN,
Il salone di bellezza itinerante per la smart living

Milano è la città frenetica per antonomasia, quella in cui il tempo libero che rimane, tolte le ore passate ogni giorno nel traffico della tangenziale, scorre alla velocità della metropolitana.

In questa dimensione, potersi dedicare un momento di benessere diventa quasi un lusso, spesso inconciliabile con il lavoro e la routine quotidiana.
A rispondere a questa esigenza arriva un delizioso furgoncino Renault azzurro confetto che ti invita a salire a bordo per goderti una esperienza di beauty coccola express: il Fru Fru Van.

Così mi descrive il concept la sua ideatrice Ilaria Dognini:

“Fru Fru Van è un nuovo stile di vita, è un van con la caratteristica di essere itinerante ed essendo su strada offre il servizio di un salone di bellezza in miniatura in maniera diretta e in loco. Proprio perché Milano è una città smart occorre rendere alle donne che la vivono un servizio beauty della stessa natura”.

Servizio nail e beauty make up flash, consigli di stile personalizzati, integrato con la vendita di prodotti particolari e ricercati:
questo è il modello di smart living di Fru Fru van.

Cos’è Fru Fru Van

E’ un van che nasce come beauty e temporary shop.
Spiega Ilaria:
“Beauty per far belle le donne che non hanno tempo: in 10 minuti puoi sentirti curata e più bella con un make up fresco ed un cambio smalto veloce. Allo stesso tempo permette di raggiungere le clienti nei pressi di uffici e hotel per agevolare coloro che hanno la necessità di un veloce momento di benessere prima di una riunione importante o una cena d’affari”.

Il servizio di Fru Fru Van è integrato con una linea di prodotti, dagli smalti alle creme di bellezza, studiata proprio per chi viaggia.

A chi si rivolge

Prevalentemente ad un pubblico femminile, dalle cosiddette “baby Frufrulover”, alla donna di 60/70 anni che vive la città ma vuole un momento per sé; ma l’offerta di servizi si sta ampliando anche al business men, che puo’ sottolineare l’importanza nella firma di un contratto di lavoro particolarmente importante con il servizio di lucidatura californiana delle unghie.

Come è nata l’idea di questo nuovo modello di business?

Ilaria Dognini mi racconta come l’idea le sia nata durante un viaggio in Francia nel quale si era imbattuta in un format simile.
Ma Ilaria, prima in Italia, ha ampliato e personalizzato con la sua creatività il progetto, aggiungendo ai prodotti beauty in vendita sul van, tutta una serie di servizi on demand, come la consulenza d’immagine, le presentazioni di brand della cosmesi e della moda che vogliono farsi conoscere al pubblico, fino al noleggio del van per feste di addio al nubilato, matrimoni, baby shower, feste di compleanno.

Fanno parte del team che ha curato lo sviluppo ed il lancio del progetto anche una designer ed un ufficio stampa.
Ilaria, infatti, non ha lasciato nulla al caso. Forte della sua esperienza di export manager nel mondo della moda e del design, con la passione per il mondo del beauty, ha studiato con cura ogni minimo dettaglio, a partire dalla campagna di lancio circa 8 mesi fa sulla stampa e tutti i social network. 

Come fa Fru Fru van a rendere la città Smart?

Fru Fru van facilita il vivere in città, esaltandone per propria natura l’aspetto di estrema mobilità e servizio pret à porter.
Ilaria ci spiega:

“Ti puoi un po’ innamorare di questo stile di vita quando sali, percepisci subito una sensazione di benessere. Lanciando questa attività voglio essere da esempio per le donne che, come me, si vogliono lanciare nel mondo dell’imprenditoria italiana, anche per meglio conciliare vita lavorativa e vita personale.
Sono diventata mamma e ora posso gestirmi meglio il tempo, lavoro tre giorni alla settimana e gli altri li dedico ad altre attività.
La maggior parte della mia attività, infatti, non prevede orari o itinerari fissi, gestisco liberamente il mio calendario di spostamenti del van. Questo è il mio mondo.
Io sono fru fru”.

Il team di Futura ringrazia Ilaria Dognini ed il suo team: la designer JESSICA MARIANI e l’ufficio stampa MONIA ZARBA