Su dispositivi IoT e cybersecurity si muovono gli Stati Uniti. Proprio in questi giorni la Casa Bianca ha riunito i vertici del settore privato, delle istituzioni accademiche e del governo USA per promuovere un programma nazionale di etichettatura per la sicurezza informatica finalizzata ai dispositivi Internet of Things. L’annuncio è stato dato da Adrienne Watson, portavoce del National Security Council (NSC).

L’intenzione è proteggere i consumatori alle prese con i dispositivi domestici connessi a Internet, sempre più numerosi. Come prevede Statista, il numero totale di connessioni IoT di tipo consumer e industriale in Nord America passerà da 2,8 miliardi di connessioni del 2019 a 5,4 miliardi nel 2025.

L’intenzione è sviluppare il programma nazionale di etichettatura cybersecurity in modo da lanciarlo nella primavera del 2023.

Dispositivi IoT e cybersecurity: le intenzioni del Governo Biden

La decisione degli USA in tema di dispositivi IoT e cybersecurity va letta come “un rafforzamento della sicurezza informatica della nazione”, sottolinea la stessa portavoce dell’NSC (National Security Council, il principale organo nazionale che consiglia e assiste il Presidente USA su questioni di sicurezza nazionale e di politica estera) e una parte fondamentale di questo sforzo è garantire che i dispositivi diventati ormai un luogo comune nella famiglia americana media, come i baby monitor o gli elettrodomestici intelligenti, siano protetti dalle minacce informatiche. Ecco perché, ha spiegato Watson:

“Un programma di etichettatura per la sicurezza di questi dispositivi garantirebbe ai consumatori americani la tranquillità di sapere che la tecnologia introdotta nelle loro case è sicura, incentivando i produttori a rispettare standard di sicurezza informatica più elevati e i rivenditori a commercializzare dispositivi sicuri”.

Etichettatura dei dispositivi Internet of things

Sempre a proposito di dispositivi IoT e cybersecurity, il dialogo tra le parti convocate alla Casa Bianca si è focalizzato sulla etichettatura, in modo da migliorare gli standard di sicurezza dei dispositivi connessi a Internet e per creare un’etichetta riconosciuta a livello globale.

L’intenzione è realizzare etichette facilmente riconoscibili al pubblico, un po’ come quelle di EnergyStar, programma USA dedicato all’efficienza energetica dei prodotti consumer.

Su questo si concentrerà lo sviluppo dell’idea, partendo dal lavoro del NIST – National Institute of Standards and Technology – per sostenere la realizzazione di dispositivi connessi a Internet più sicuri. Inoltre, ha fatto sapere la stessa portavoce NSC, la decisione dell’etichettatura per la cybersecurity dei dispositivi IoT fa seguito all’ordine esecutivo del Presidente Biden sul miglioramento della sicurezza informatica della nazione, che ha evidenziato la necessità di migliorare la sicurezza dell’IoT e ha incaricato il NIST, in collaborazione con la Federal Trade Commission, di migliorare gli standard di sicurezza informatica e le etichette standardizzate dei prodotti per questi dispositivi.

Alla riunione hanno partecipato alcune tra le aziende più importanti del settore al mondo, come Amazon, Google, Intel, Cisco Systems, Sony e Samsung oltre ai rappresentanti delle maggiori istituzioni pubbliche (tra queste la Commissione Europea) in materia di sicurezza come il National Security Council, l’Office of the National Cyber Director e vari dipartimenti, tra i quali il DoE (Department of Energy).

consumatori favorevoli a un’etichettatura dei dispositivi IoT

Il nesso tra dispositivi IoT e cybersecurity è avvertito in maniera sensibile dai consumatori USA. Secondo un sondaggio BlackBerry, meno di uno su 10 ritiene che dispositivi connessi, in particolare elettrodomestici smart, siano al sicuro dalle minacce informatiche.

L’80% dei consumatori ha dichiarato che un sistema di “valutazione a stelle” in materia di cybersecurity li farebbe sentire più sicuri quando utilizzano un dispositivo connesso a Internet.

Non solo: il 64% degli adulti si è detto disposto a pagare di più per un dispositivo classificato ai vertici di un’ipotetica etichettatura relativa alla sicurezza informatica.

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