Quale influsso è destinata ad avere l’AI generativa sulla tecnologia, sui media, sulle telecomunicazioni? Facile prevederlo: notevole. Ma se si vuole avere una stima più precisa viene in aiuto una recente ricerca di McKinsey. In generale, la GEN AI potrebbe apportare all’economia tra 2.600 e 4.400 miliardi di dollari all’anno, aumentando l’impatto di tutta l’intelligenza artificiale dal 15 al 40%. Nello specifico, nel settore settore TMT (Tecnologia, Media, Tlc) in particolare si prevede che i casi d’uso dell’IA di nuova generazione avranno un impatto compreso tra 380 e 690 miliardi di dollari: da 60 a 100 miliardi di dollari nelle telecomunicazioni, da 80 a 130 miliardi di dollari nei media e circa 240 miliardi a 460 miliardi di dollari nel segmento hi-tech. “Sembra possibile che entro i prossimi tre anni tutto ciò che non sia legato all’intelligenza artificiale sarà considerato obsoleto o inefficace”, affermano gli analisti di McKinsey, nel report dedicato.
Le potenzialità aperte daLLA GENERATIVE AI
Per capire che valore potrà avere l’AI generativa sulla tecnologia, sui media, sulle Telco è bene riportare quanto scritto nel report dagli autori, gli analisti della divisione AI di McKinsey QuantumBlack:
“La generazione AI continuerà ad evolversi. Nuove funzionalità, come la capacità di analizzare e comprendere immagini o audio, e un ecosistema in espansione con mercati per GPT (trasformatori generativi preaddestrati) stanno costantemente emergendo. Per i leader la posta in gioco è alta. Ma lo sono anche le opportunità. La prossima mossa degli attori del settore TMT definirà il modo in cui passeranno da casi isolati a implementazioni su larga scala, dall’hype all’impatto”.
L’innovazione continua porterà anche nuove sfide. Per esempio, la potenza di calcolo richiesta per addestrare un’intelligenza artificiale generativa con centinaia di miliardi di parametri rischia di diventare un collo di bottiglia nello sviluppo.
Tuttavia, i finanziamenti per la GENAI, sebbene siano ancora una frazione degli investimenti totali nell’AI, sono significativi e in rapida crescita, raggiungendo un totale di 12 miliardi di dollari nei primi cinque mesi del solo 2023. Il capitale di rischio e altri investimenti privati esterni nell’intelligenza artificiale generativa sono aumentati con un CAGR medio del 74% annuo dal 2017 al 2022. Nello stesso periodo, gli investimenti in AI hanno registrato un incremento complessivo annuale del 29%, anche se partendo da una base più elevata.
i fattori vincenti di GENAI
C’è anche un’altra considerazione da fare: la rapidità di sviluppo delle principali soluzioni basate su AI generativa. ChatGPT è stato rilasciato nel novembre 2022. Quattro mesi dopo, OpenAI ha rilasciato GPT-4 con funzionalità notevolmente migliorate. “Allo stesso modo, entro maggio 2023, l’intelligenza artificiale generativa di Anthropic, Claude, è stata in grado di elaborare 100mila blocchi di testo, pari a circa 75mila parole in un minuto, la lunghezza di un romanzo medio, rispetto a circa 9mila blocchi di testo quando è stato introdotto nel marzo 2023”, ricorda il report. E nel maggio 2023, Google ha annunciato diverse nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale generativa, tra cui la ricerca Generative Experience e un nuovo LLM chiamato PaLM 2 che alimenterà il suo chatbot Bard, tra gli altri prodotti Google.
AI generativa per tecnologia, media e Tlc: l’impatto previsto
Nel delineare quale importanza potrà avere l’impatto dell’AI generativa sulla tecnologia, sui media, sulle Telco, il report di McKinsey evidenzia che la quota maggiore dell’impatto totale riguarderà probabilmente l’assistenza clienti e le vendite, che insieme rappresenterebbero circa il 70% dell’impatto totale; le operazioni di rete, l’IT e le funzioni di supporto dovrebbero completare il resto. “La tecnologia sta già mostrando un impatto significativo nel migliorare le interazioni tra dipendenti e clienti: la personalizzazione di prodotti e campagne, il miglioramento dell’efficacia delle vendite e una riduzione del time-to-market possono innescare un potenziale aumento dei ricavi dal 3 al 5%. Le interazioni con l’assistenza clienti, in cui fino al 50% delle attività potrebbero essere automatizzate, hanno il potenziale per un aumento della produttività dal 30 al 45%, migliorando al contempo l’esperienza del cliente e i punteggi di soddisfazione del cliente”, si legge. Dal lato del lavoro, fino al 70% delle attività lavorative ripetitive potrebbero essere automatizzate tramite l’intelligenza artificiale per migliorare la produttività. Esiste anche il potenziale per nuove efficienze nella ricerca, convalida e sintesi della conoscenza, dove circa il 60% delle attività ha il potenziale per l’automazione. Inoltre, “gli strumenti di intelligenza artificiale potrebbero aumentare la produttività degli sviluppatori dal 20 al 45%”.
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