Un accordo tra A2A e ANCI
rende smart i comuni della regione
È un accordo pilota, firmato il 10 giugno 2017 dall’Associazione nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) e A2A, la società di erogazione e somministrazione di energia.
E mostra tutte le premesse per essere riprodotto anche in altre aree italiane.
Per ora, quella coinvolta è la Lombardia, regione più che strategica nello sviluppo economico italiano. L’obiettivo è semplice:
rendere smart i comuni di cui è disseminata,
puntando sull’innovazione nei servizi essenziali.
I protagonisti dell’accordo
Come dicevamo, l’accordo è stato siglato pochi giorni fa da A2A e dall’ANCI. Per la prima, ci ha pensato il presidente Giovanni Valotti; per la seconda, il segretario generale della sezione lombarda, Pierattilio Superti.
L’occasione è stata il focus Innovazione nei piccoli comuni. Nuove tecnologie e piattaforme innovative a servizio delle Smart Land, promosso da FPA, A2A Smart City e LineaCom. Quest’ultima figura(tra i soci fondatori del Polo per l’innovazione digitale di Cremona per la Smart Land.
Cosa dice l’accordo
L’intesa tra A2A e ANCI, secondo quanto comunicato dalla società energetica, ha un obiettivo preciso: «Favorire la produzione e la condivisione dei dati e delle informazioni sulle nuove tecnologie digitali e sulle possibili forme di sperimentazione di nuove soluzioni Smart, da applicare ai centri urbani della regione o a specifici territori».
In altre parole, lo scopo è fornire alle città e alle comunità locali servizi essenziali garantiti dai più alti standard di qualità, con un incremento dell’efficienza promosso anche dallo sviluppo delle tecnologie di Internet of things (IoT).
I servizi coinvolti nell’intesa
> Raccolta dei rifiuti
> Fornitura di elettricità e gas
> Trattamento delle acque
> Reti di distribuzione
> Illuminazione pubblica
Un passo importante
Per A2A non si tratta del primo passo nella politica di sviluppo delle soluzioni per le Smart City.
Già nel 2016 la società ha lanciato a Milano una soluzione basata su un programma di utilizzo dell’auto elettrica. In collaborazione con Nissan e con il Comune, ha dato vita all’installazione di 13 colonnine Fast Charge.
Con questo nuovo accordo, secondo A2A, si aprirà una nuova fase di «sviluppo complessivo», con l’estensione dei benefici delle piattaforme Smart dalle grandi città all’intero territorio lombardo.
Quanto all’ANCI, il segretario regionale ha evidenziato come l’accordo riguardi un nutrito gruppo di comuni estremamente eterogeneo: dei 1527 centri coinvolti, quasi il 70% ha meno di 5000 abitanti.
L’accordo diventa quindi un motore di sviluppo per «l’aggregazione territoriale», con l’ulteriore scopo di alimentare non solo la crescita delle Smart City, ma anche delle Smart Community.
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