Tech Data cambia e si rinnova in un segno ben preciso: «Assicurare la massima continuità al valore che abbiamo sempre offerto». A dirlo è Vincenzo Baggio, vice president e managing director per l’Italia, presentando a una platea di giornalisti selezionati il nuovo profilo della società dopo l’acquisizione di Avnet Technology Solutions.
Il passo è importante, e ha ricadute pratiche e strategiche. Sul primo profilo, quelle immediate riguardano l’organizzazione interna di Tech Data Italia. A guidare a livello nazionale il business Azlan e Technology Solutions (nate in seguito all’acquisizione) sarà Riccardo Nobili, manager di lungo corso nell’azienda di San Giuliano Milanese. All’interno di Azlan, la direzione dello sviluppo delle tecnologie di nuova generazione – Cloud, IoT, Security e Networking, Education – sarà invece nelle mani di Andrea Massari, già country manager di TS per l’Italia. Massari coordinerà anche le attività relative a Dell EMC e all’Enterprise Software.
Sul piano strategico, il passo aumenta il valore del business dell’azienda. Dopo l’acquisizione, Tech Data mostra infatti i connotati che seguono:
- un panel di soluzioni che va dai Data Center alle applicazioni tipiche dell’ambito Consumer Electronics, passando da ambiti quali Software & Cloud, Mobility, Security (e altri ancora);
- un valore di business che passa da 26 miliardi a 36 miliardi di dollari, con un incremento nell’area Data Center (Hardware e Software) e una corrispettiva contrazione nel Consumer Electronics e nel Broadline (Hardware e Software);
- un’espansione maggiore a livello globale, con una «reach» geografica così ripartita: 44% sul mercato americano (latino e settentrionale), 53% su quello europeo, 3% su quello asiatico e pacifico.
«L’investimento per TS è di 2,6 miliardi di dollari», ha detto Baggio. «Ma prima di questo, voglio ricordare gli 860 milioni di dollari investiti per diverse acquisizioni in Europa. Tech Data, insomma, è in movimento da tempo. E non può essere altrimenti: il mercato, in particolare quello italiano, è complesso e i margini di manovra sono stretti. Servono sempre più produttività e competenze».
L’operazione su TS mette in luce anche un altro elemento: la sintonia. «Un’integrazione come questa è anche un’integrazione di persone, e quindi di culture – ha aggiunto Baggio -. Sui valori, Tech Data e TS si sono ritrovati in sintonia. Sono le persone dopotutto a fare la differenza. Noi, quindi, siamo pronti: abbiamo le idee chiare su come raccogliere le sfide dei vendor e dei reseller, e su come andare a meritarci importanti fette di mercato».
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