PROGETTO AUTOCITS

I TEST A LISBONA E PARIGI

DOPO MADRID ECCO COSA ACCADE IN FRANCIA E IN PORTOGALLO 

Pochi giorni fa abbiamo visto cosa accade a Madrid con Autocits, un progetto pilota di test sulle self driving cars. Ora vediamo cosa succede a Lisbona e a Parigi.

Prima però bisogna ricordare che la scelta di Indra – la società tecnologica che guida il progetto – sulle tre capitali europee non è casuale, ma basata su una precisa caratteristica che le accomuna: essere centri nevralgici del cosiddetto «Corridoio Atlantico».

Il «Corridoio Atlantico» reticolo, di cui fanno parte le strade considerate prioritarie per lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto europee.

COS’È AUTOCITS

Come abbiamo detto, la guida del progetto è in mano alla multinazionale IT spagnola Indra.

Autocits nasce per contribuire ad adeguare alla guida autonoma
i regolamenti, i centri di controllo del traffico e le infrastrutture delle città europee.

LA COLLABORAZIONE TRA LE CITTÀ

I progetti pilota di Madrid, Lisbona e Parigi sono tra i primi in Europa a utilizzare test di veicoli autonomi su strade urbane e suburbane, sia chiuse che aperte al traffico convenzionale, e su collegamenti con la rete autostradale.

Le auto saranno messe a disposizione da diversi fornitori, ed è previsto un rapporto collaborativo tra le città coinvolte: i servizi e i sistemi testati in una di esse saranno scambiati con quelli delle altre due città per valutare al meglio l’interoperabilità e il funzionamento delle vetture.

AUTOCITS A LISBONA 

Il pilota di Lisbona sarà realizzato nell’autostrada A9, nella tratta tra l’innesto con l’A16 e la litoranea N6, che costeggia il fiume Tejo.
I servizi C-ITS previsti dal progetto invieranno al veicolo autonomo alert sul traffico intenso, notifiche sulla presenza di veicoli lenti o fermi e avvisi quando il meteo sarà avverso. Per comunicare con i veicoli saranno installate sei unità stradali RSU (Road Side Units) e saranno utilizzati almeno due veicoli autonomi, uno fornito dall’IPN (Instituto Pedro Nunes) e l’altro dall’Università Politecnica di Madrid (UPM).

Ad essi si aggiungerà un veicolo allestito con strumenti atti dedicati alle prove di validazione dei servizi e delle infrastrutture.
Sono previsti anche test nell’area a maggior densità urbana, per i quali saranno utilizzati altri due veicoli a bassa velocità che serviranno come shuttle per trasportare passeggeri in una tratta di circa 500 metri.

AUTOCITS A PARIGI 

Nella capitale francese saranno notificati avvisi sulle situazioni pericolose e su situazioni di traffico intenso.

L’obiettivo è contribuire alla gestione globale della circolazione, informando sulla velocità sulle corsie consigliate e sulla mobilità alternativa utilizzando la comunicazione dal centro di controllo dei veicoli autonomi. I test saranno realizzate nell’autostrada A13 (quella che da Parigi conduce a Caen), nell’area periferica della capitale.

Ricordiamo che oltre a Indra, partecipano ad Autocits la Direzione Generale di Traffico spagnola, l’Università Politecnica di Madrid, l’”Autoridad Nacional de Segurança Rodoviária”, l’Università di Coimbra, l’Istituto Pedro Nunes e gli «Inventeurs du Monde Numérique». Il progetto conta su un budget di 2,6 milioni di euro e su finanziamenti del programma europeo CEF (Connecting Europe Facility).

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