L’arrivo delle tecnologie open source a scuola ha apportato numerosi vantaggi, sia per gli studenti che per le famiglie e gli insegnanti. Sappiamo che la strada è ancora lunga, ma in Italia cominciano già a vedersi i primi esempi virtuosi di scuola open source. Scopriamo quali sono i vantaggi e le scuole italiane che hanno scelto l’innovazione.
Come l’open source ha cambiato il modo di fare lezione
Le scuole italiane hanno sempre fatto fatica a stare al passo con la trasformazione digitale in atto, ma la pandemia e il conseguente lockdown le hanno obbligate a un ripensamento dei metodi di insegnamento tradizionali.
Prima della pandemia, l’idea alla base della didattica italiana era quella della lezione frontale, basata sul libro di testo a cui veniva affiancata la spiegazione dell’insegnante, mentre con il lockdown le scuole si sono dovute scontrare con la realtà della didattica a distanza.
Le opportunità dell’open source per famiglie e insegnanti
L’open source per la scuola ha offerto opportunità infinite a studenti, insegnanti e famiglie.
Gli studenti hanno ovviamente beneficiato della possibilità di continuare a studiare nonostante le chiusure, ma non sono stati gli unici a usufruire degli strumenti open source, anzi. Anche le famiglie e gli insegnanti hanno ottenuto diversi vantaggi dall’introduzione di tecnologie e software open source.
Le famiglie durante il lockdown hanno avuto la possibilità di intrattenere i bambini grazie a programmi open source con cui disegnare, colorare, modificare le immagini, ma anche giocare.
Attraverso l’open source inoltre c’è stata l’opportunità di colmare il divario digitale tra le famiglie digitalizzate e quelle che non possedevano ancora un pc. Grazie a Linux è stato possibile far funzionare vecchi computer ormai inutilizzabili per donarli alle famiglie che ne avevano bisogno.
Per quanto riguarda gli insegnanti, l’open source è stato utile per creare e gestire i materiali didattici da utilizzare in classe, non solo surante i periodi di didattica a distanza (attraverso software come Hugo, WordPress, Moodle e altri)
Scuola Open Source, i casi di successo in Italia
Nell’articolo in cui abbiamo evidenziato i vantaggi apportati dall’open source a scuola durante la pandemia abbiamo accennato il caso di successo della scuola open source di Bari.
Si tratta della prima scuola open source nata in Italia, un progetto dedicato all’innovazione tecnologica, sociale e culturale basata sui valori dell’open source e sul concetto di comunità.
Questo però non è l’unico esempio virtuoso in Italia. Ad accompagnare Bari c’è Empoli, che propone un progetto integrato tra scuole, comunità di sviluppatori e enti locali.
Le scuole coinvolte sono cinque: ITC Fermi, Liceo Scientifico It Pontormo, IPSCT Leonardo da Vinci, Istituto distruzione Superiore Ferraris-Brunnelleschi e Istituto Superiore Statale Virgilio. Ognuna di esse utilizza Linux per la didattica, mentre gli enti locali stanno coinvolgendo anche università e aziende nel progetto, proprio per rimarcare i valori dell’open source quali etica, inclusione, collaborazione e l’entrare a far parte di una community.
Per le realtà di Bari e Empoli l‘etica dell’open source incoraggia le persone a mettere a disposizione della comunità risorse educative a un costo ragionevole. La comunità open source connette sviluppatori e studenti di tutte le età in tutto il mondo, per questo le opportunità sono praticamente infinite per elevare l’istruzione per e di tutti.
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