Firenze guida un progetto per migliorare la Smart Mobility in tutta Europa

Resilienza è una delle parole di questo inizio millennio. Indica la capacità di affrontare le crisi e le avversità senza lasciarsene travolgere, e anzi trovando in esse uno spunto per ripartire e rimettere le cose a posto. O addirittura costruire qualcosa di nuovo e inedito.

La domanda è quindi semplice: può una Smart City essere resiliente? Ed esserlo anche in situazioni come quella raccontata dalla foto lassù, di New Orleans alluvionata dopo il passaggio dell’uragano Katrina? La risposta è sì, e a dare ad essa una forma precisa sta provvedendo un consorzio di istituzioni ed enti guidato dall’Università di Firenze. Il progetto si chiama Resolute.

Di cosa si tratta

Linee Guida per un’Europa in movimento

Resolute si occupa di mobilità, settore cruciale per la vita delle città (e delle Smart City): sulla strada si muovono le persone, le merci, l’economia. Si muove un mondo, e quando questo si inceppa c’è un bel problema da risolvere. Il consorzio ha come riferimento geografico l’Europa: l’obiettivo, infatti, è la costruzione di una cosa chiamata ERMG. E cioè: European Resilience Management Guidelines (linee guida per la gestione della resilienza in Europa).

Dopo aver constatato quanto importante sia una mobilità urbana sostenibile, il consorzio ha analizzato la situazione nel Vecchio Continente e ha concluso che, sul piano del management, ci sono ancora importanti limiti per rendere le azioni il più efficaci possibili.

I Big Data

La soluzione è nei numeri

All’Università di Firenze è attivo dal 1994 il Disit, dipartimento dedicato alla ricerca sull’Information Technology. Le Smart City sono uno dei loro principali campi di indagine, studiate – tra gli altri strumenti – con l’analisi e l’applicazione di modelli costruiti sui Big Data. Proprio Firenze è stata al centro di questi studi, con una simulazione di verifica della mobilità in seguito a un ipotetico evento critico (un’alluvione), e la conseguente applicazione dell’ERMG come strumento per affrontarlo. In quella sede, è emerso che il 70% del territorio cittadino è a rischio idrogeologico.

Altra città passata al microscopio è stata Atene, con uno studio sull’impatto degli eventi critici sulla metropolitana locale e sulla conseguente gestione dettata dalle Linee Guida.

Il Disit e l’applicazione dei Big Data alla mobilità delle Smart City sono uno degli elementi cardine del progetto.

I partecipanti

Resolute, come abbiamo detto, è un consorzio guidato dall’ateneo fiorentino. Vi partecipano altri nove soggetti: Thales Italia, Attiko Metro e Centre for Research and Technology Hellas (Grecia), il Comune di Firenze, Cmr e Swarco Mizar (Italia), Fraunhofer Iao (Germania), Humanist Vce (Francia), Adi Isg (Portogallo).

Obiettivo ultimo del consorzio è, dopo aver redatto definitivamente le Linee Guida, fare in modo che siano ufficialmente adottate come pratica d’azione dall’Unione europea.

E tu, come vuoi muoverti nella tua Smart City?

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