L’Industria 4.0 continua la sua corsa rivoluzionaria nel sistema industriale mondiale. Integrando produzione e tecnologia è riuscita a creare nuovi scenari operativi e a portare enormi benefici. Anche in Italia? Ecco i numeri principali della Smart Industry nel nostro paese.

L’intero settore industriale sta attraversando una fase di enorme cambiamento. Gli esperti utilizzano termini come quarta rivoluzione industriale, Smart Factory e Industria 4.0 ma il concetto finale è sempre lo stesso: i progressi tecnologici e di connettività stanno guidando un cambiamento senza precedenti. Da quando alla Fiera di Hannover nel 2011 si è parlato per la prima volta di Industria 4.0 le cose sono molto cambiate. I maggiori governi e le principali associazioni mondiali hanno investito enormemente su ricerca, infrastrutture e formazione. Il risultato oggi è che le Smart Factory dominano la scena industriale e segnano il passo verso il futuro della produzione. Ma qual è la situazione nel nostro paese? Proviamo a scoprirlo in questo articolo.

Prima di tutto: cosa significa Smart Factory?

La Smart Factory o Industria 4.0 è un concetto che evidenzia la crescente integrazione tra produzione industriale e ingegneria informatica. Attraverso rivoluzionari sistemi tecnologici come l’Internet of Things, l’Industrial Analytics e il Cloud Computing la Smart Factory ha ridisegnato gli scenari operativi all’interno delle industrie. La conseguenza sono sistemi produttivi in cui le macchine collaborano con le risorse umane e comunicano dati in tempo reale e con flusso continuo. Di questa integrazione sono evidenti i benefici in termini di efficienza: la produzione è ottimizzata, i processi decisionali sono molto più rapidi e i tempi di inattività per guasti e malfunzionamenti sono ridotti al minimo.

La rivoluzione avanzata dalla Smart Factory è tanto potente che oggi il settore manifatturiero si appresta ad accoglierla nell’intero ciclo di vita del prodotto: parte dallo sviluppo, passa per la produzione e l’utilizzo e arriva infine al riciclaggio. Una nuova visione olistica del prodotto che coinvolge indistintamente tutti gli attori: produttore, fornitore e cliente.

I numeri della Smart Factory in Italia

In Italia il piano incentivi Industria 4.0 promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico nel 2016 ha dato una spinta considerevole all’implementazione delle Smart Factory. Con questo piano governativo si è voluto incentivare la digitalizzazione e lo sviluppo di imprese ad alta componente tecnologica, soluzione necessaria per evitare di perdere terreno competitivo nei confronti della concorrenza mondiale. Secondo i dati snocciolati dall’Osservatorio Industria 4.0 della School of Managment del Politecnico di Milano nel 2020 il valore di mercato della Smart Factory in Italia si è avvicinato ai 3,9 miliardi di euro. Un dato soddisfacente, soprattutto se parametrato ai valori del 2019, rispetto ai quali ha fatto registrare un incremento di circa il 22%. L’elemento trainante di questa crescita è stato sicuramente l’IoT, con un 60% del valore totale. Seguono a ruota l’Industrial Analytics e il Cloud Manufacturing.

Quali saranno le sfide della Smart Factory italiana?

Nonostante la pandemia i numeri della crescita dell’Industria 4.0 in Italia sono rassicuranti. La certezza oggi è che gli investimenti previsti per il 2021 non si arresteranno. In questi mesi difficili infatti il supporto della tecnologia è stato fondamentale per garantire continuità ai processi operativi; le aziende che negli anni passati hanno investito nella Smart Factory non hanno potuto che trarre benefici in questa fase difficile. Nei prossimi mesi quindi l’attesa è quella di un’ulteriore accelerazione, visto la crescente importanza nei processi produttivi di sistemi come l’Internet of Things Clouding e l’Intelligenza Artificiale.

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