I numeri descrivono Marma come una PMI di tutto rispetto: 40mila pezzi l’anno di circa 250 differenti tipologie, tra cui spiccano componenti complessi e di precisione. Ma il futuro, dopo l’adozione di iProd MOP, nello specifico le due componenti iProd IoT Tablet e iProd Mobile APP, promette di stupire. Ecco spiegato – da chi lo ha scelto – il motore di interconnessione di ogni officina digitale al Cloud iProd
Nel lontano 1957 a Tortona (Alessandria), all’interno del triangolo industriale Milano-Torino-Genova, Luigi Malovini iniziò la propria attività nel campo delle lavorazioni meccaniche con l’azienda a nome proprio: Officina Meccanica Malovini Luigi. All’inizio degli anni 80, l’azienda paterna venne rilevata dal figlio Marco, dando così vita alla Marma di Marco Malovini, l’attuale società attiva sul mercato.
Sorta in un contesto industriale caratterizzato dalla presenza di spiccate competenze nel settore delle macchine utensili, la longeva azienda si è occupata in principio di lavorazioni meccaniche conto terzi di componenti di precisione e parti prototipali.
Ben presto l’incremento dell’attività ha suggerito di implementare il parco macchine acquisendo torni e fresatrici. Manifestando da subito grande duttilità e inclinazione ad assecondare i cambiamenti, Marma ha scelto di provvedere anche all’acquisto del materiale e dei trattamenti superficiali, ricoprendo fin da subito il ruolo di fornitore unico per la clientela.
Porte aperte alla tecnologia per diversificare
L’intenzione di attestarsi su un livello elevato nel settore della meccanica di precisione, concentrandosi sulle richieste di qualità e di rapidità di esecuzione, è rimasta identica anche nel momento in cui l’avvento dell’elettronica ha cambiato in modo definitivo i vecchi scenari.
Usufruendo dei nuovi supporti della tecnologia, in Marma si è presa in considerazione l’opportunità di diversificare, proponendosi a settori come automotive ed energia, allora ancora inesplorati. Un’intuizione corretta, che ha portato alla realtà odierna in cui i pezzi da fornire sono particolarmente complessi, ottenibili con attrezzaggi accurati e con tempi ciclo anche protratti, articolati in diversi passaggi tra fasi di sgrossatura e finitura, con alte richieste di investimenti in tecnologie meccatroniche e informatiche.
Sforzi ben ripagati, visto che Marma è ormai un punto di riferimento per il settore dei veicoli commerciali (trasporti a temperatura controllata) e per quello delle macchine utensili, senza escludere l’esigente settore del motorsport. I numeri parlano di una produzione, per i più diversi tipi di materiale, superiore ai 40mila pezzi l’anno, riconducibili a circa 250 differenti tipologie, con lotti (ripetibili anche 3-5 volte l’anno) che oscillano da poche decine fino a un migliaio di unità.
Uno sguardo al parco macchine dà la misura dell’importanza assegnata agli investimenti. I centri di tornitura orizzontali e i centri di lavoro verticali a 3 assi, tutti a CNC, possono effettuare lavorazioni su un’ampia gamma di particolari, con diametri dai 10 ai 400 mm con lunghezza fino a 700 mm e cubo di lavorazione 1.000x500x500 mm. Con clienti ormai abituati a contare su un controllo scrupolosissimo, pezzo per pezzo, niente può essere lasciato al caso – tanto meno il controllo qualità, attivo dall’ingresso del materiale fino al termine delle lavorazioni.
Registrare e classificare è vitale in un’azienda che cresce
Come naturale conseguenza della crescita di Marma, si è fatta strada la necessità di reperire attrezzature specifiche, ben catalogate, che dal rapido reperimento in magazzino devono poter passare altrettanto rapidamente all’operatività. La complessità di molti particolari richiede infatti che debbano essere trattati su tutti i lati: dunque, anche le fasi dell’attrezzaggio sono molto diversificate, e ognuna è determinante per il risultato.
Oltre a registrare e classificare tutto, l’azienda in espansione deve poter conoscere la collocazione di tutte le risorse in connessione con i relativi utilizzi, e se fino a poco prima “l’utilizzo delle risorse era affidato a basi cognitive legate alla mia esperienza – racconta il titolare Marco Malovini – a quella dei miei tecnici, alla loro conoscenza dei nostri aspetti organizzativi”, ora queste consapevolezze, benché preziose, non bastano in un mercato che “si va sempre più frammentando e in cui la competizione è sempre più spietata”.
Produzione ottimizzata e come ottenerla
Per ottimizzare la produzione, assumendo responsabilità a lungo termine nella gestione di un processo destinato a farsi sempre più complesso sotto il profilo delle risorse, delle tecnologie necessarie, dei tempi e dell’equilibrio economico, si può procedere per gradi, considerando:
- il parco installato;
- le ore mandrino disponibili;
- le operazioni da eseguire;
- il mercato di destinazione.
Proprio attraversando questi step è arrivato per Marma lo scatto in avanti: la consapevolezza che è opportuno condividere le informazioni e il know how maturato nel day by day, mettendo in sinergia attraverso la tecnologia tutte le risorse: dal gestionale al magazzino, fino alle macchine utensili.
iProd, il nuovo gestionale completamente Cloud
Detto, fatto. È stato trovato lo strumento idoneo a raccogliere, gestire e ottimizzare le quattro aree operative fondamentali preposte all’efficienza:
- tecnologia produttiva;
- pianificazione e monitoraggio della produzione;
- manutenzione preventiva e straordinaria;
- gestione degli acquisti di materiali e di utensili.
La soluzione è stata individuata in iProd, la prima piattaforma MOP (Manufacturing Optimisation Platform) online per la gestione della produzione e delle aziende in ottica 4.0, molto semplice da usare. La società che la produce, iProd Srl, con sede a Pisa, vanta una esperienza di oltre 15 anni nel settore dell’automazione industriale.
Con iProd è possibile per le aziende manifatturiere, e soprattutto per le PMI, sfruttare – in modo intuitivo e a costi contenuti – le tecnologie abilitanti dell’IoT, del Cloud e dell’Intelligenza Artificiale per ottimizzare i propri processi produttivi. All’interno di ogni azienda manifatturiera potrà nascere una vera e propria “Officina Digitale in Cloud”, efficacissima nell’incrementare la produttività, risparmiando tempo e denaro.
Per cominciare, tanti vantaggi a costo zero
Dapprima, la Software House pisana ha proposto iProd Cloud Free, una versione gratuita della piattaforma MOP che può gestire fino a 100 ordini di lavoro l’anno, offerta a ogni impresa senza alcuna limitazione sul numero di utenti, macchinari o impianti gestiti, prodotti a catalogo, ordini di vendita, sedi produttive, addetti e fatturato, dando vita a una vera e propria officina digitale.
Un punto di forza del sistema, il tratto vincente nell’installazione in Marma è stata la possibilità di iniziare immediatamente, anche senza la completa connessione del parco installato, con una graduale adozione di processi 4.0. Il sistema, “zero training”, è semplice da utilizzare, con una interfaccia che ricorda un social network e che permette post, commenti, l’inserimento e la consultazione di allegati residenti nella piattaforma e richiamabili all’occorrenza.
La piattaforma MOP, molto intuitiva, si è fatta particolarmente apprezzare per il ridotto tempo di addestramento: uno strumento snello applicabile velocemente a tutte le macchine, sia di ultima generazione sia più datate, equipaggiate con tecnologie diverse di controllo. Semplici istruzioni guidano nel definire l’assetto produttivo (fasi, attribuzione dei carichi di lavoro alle singole macchine, attrezzaggi, utensili, part program…) lasciando ai sistemi automatici in Cloud il compito di svolgere ottimizzazioni più complesse.
Il passaggio alla versione IoT Table di iProd
Esaurito un primo pacchetto di 100 ordini di lavoro, testata con soddisfazione la versione Free, Marma è passata alla modalità Cloud Professional: “Finalmente cominciavamo a osservare meglio l’andamento del lavoro effettuato rispetto alle capacità operative, dice Malovini – a monitorare le macchine utilizzate nel corso di ogni turno in base all’avanzamento delle commesse e a consuntivo, ad analizzare i vari tempi di attrezzaggio, quelli di riconfigurazione e di setup per completare tutte le fasi dei cicli di produzione, a interpretare le cause dei fermi macchina”.
Ne è nata una sorta di “memoria storica” di facile lettura e condivisibile, che dà conto dell’intera attività aziendale, dei parametri di efficienza applicati in relazione ai diversi obiettivi. A parte questo prezioso recupero del pregresso, Marma ha ottenuto una visione più chiara del futuro, soprattutto in merito alle assegnazioni di incarichi, responsabilità e relative autonomie d’azione.
Basata sulle moderne tecnologie IoT e Cloud, secondo i paradigmi di Industria 4.0, la versione IoT Tablet permette la connessione semplice e rapida all’iProd Cloud Professional dei beni strumentali. Grazie all’interfaccia grafica da 11”, l’operatore si trova ad interagire agevolmente con i dispositivi vincolati ad ogni macchinario. Il nuovo ha migliorato il vecchio, visto che iProd è stato integrato anche con il gestionale già presente in azienda. Il risultato è la snellezza delle procedure e la contrazione dei tempi: in grande semplicità si va dall’anagrafica cliente all’inserimento ordini, dalla loro disposizione in commesse e alla loro attribuzione alle macchine.
Il software di interfaccia API predisposto da iProd permette il flusso automatico di informazioni congruenti fra il server su cui è installato il gestionale di Marma e iProd Cloud Professional. Alla raccolta automatica dei dati dai CNC fa seguito l’analisi sul Cloud con algoritmi finalizzati al monitoraggio e all’ottimizzazione della produzione in ciascuna fase di avanzamento delle commesse produttive.
iProd, prezioso nel lockdown
“Adesso riusciamo a fare valutazioni che prima erano poco accurate, ora apprezziamo la perdita di disponibilità delle ore di lavorazione a causa di tempi passivi e riusciamo ad attribuire in modo sistematico e confidente i tempi di attrezzaggio complessivamente necessari per completare le lavorazioni organizzate nei diversi cicli”, afferma Malovini.
E precisa inoltre che iProd ha offerto “un enorme supporto quando, nel periodo di lockdown, in modalità smart working ho potuto predisporre da remoto la programmazione dell’apertura dell’officina configurando i carichi di lavoro delle singole macchine, l’effettiva disponibilità di utensili e attrezzature, il versioning dei part program per le commesse inevase e per i nuovi ordini che i clienti mi stavano anticipando con richieste di tempi di consegna molto stretti”.
Tutto sotto controllo, stop alla dispersione grazie ad iProd
“Siamo veramente molto soddisfatti dell’adozione di iProd – conclude Malovini – abbiamo tutto sotto controllo: non si perde alcuna informazione inclusi i disegni dei particolari, le foto delle torrette attrezzate, i piani di qualità, i commenti legati a criticità. Il tutto in una storia di commessa raccolta in modo dinamico con una interfaccia a bacheca analoga a quella di un social network, dove tutti gli eventi possono essere richiamati con un semplice tag”.
Ultimo, e tuttavia molto importante, iProd IoT Tablet abilita l’accesso ai benefici fiscali dell’iperammortamento per gli investimenti in nuovi macchinari effettuati dal 2017 al 2019 e del credito d’imposta 4.0 per quelli acquisiti a partire dal 2020. Questo rende possibile il passaggio dal regime del superammortamento a quello dell’iperammortamento e, dal 2020, dal regime dei semplici beni materiali ai beni materiali 4.0 con il conseguente totale recupero dell’importo del beneficio fiscale previsto dalla legge grazie all’interconnessione degli asset realizzata tramite iProd IoT Tablet.
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