Anche la telefonia fissa si arrende alla rete? Non ancora, ma sono sempre di più le aziende che si stanno interessando al centralino virtuale, chiamato anche Virtual PBX. Questa soluzione, molto diffusa in Europa e non ancora abbastanza in Italia, garantisce numerosi vantaggi alle aziende ed è a tutti gli effetti la strada del futuro della telefonia.
Cos’è il centralino virtuale?
Il centralino virtuale o Cloud PBX o, ancora, Virtual PBX (dove PBX sta per Private Branch Exchange) è un servizio di telefonia aziendale basato sul cloud. Questa tecnologia si avvale di un server remoto o in cloud per amministrare, attraverso la rete LAN e Internet, le comunicazioni telefoniche. Potremmo definire il centralino virtuale come la naturale evoluzione della telefonia in rapporto all’incedere della rete, un percorso che probabilmente terminerà in futuro con la sostituzione completa della tecnologia RTG, ovvero quella della Rete Telefonica Generale.
Virtual PBX: la situazione in Italia
Come accennato la situazione in Italia è ancora in divenire, ma molte aziende stanno probabilmente provvedendo a questo cambio epocale. Infatti, secondo il report dell’Osservatorio sulle comunicazioni di AgCom, tra il 2014 e il 2018 sono state registrate 7,5 milioni di linee di rete fissa in meno. Segno che qualcosa sta iniziando a muoversi con decisione.
Come funziona il Cloud PBX
Erroneamente il Virtual PBX viene spesso associato al tradizionale VoIP. In realtà il VoIP che abbiamo imparato a conoscere, comunemente chiamato stand-alone, necessita sempre di un terminale installato in modalità on-premise, che nel caso delle aziende significa presso la sede. Il Cloud PBX invece virtualizza l’intero processo ed esternalizza a un secondo partner la gestione del servizio di telefonia. In questo modo, non necessitando di nessuna installazione in loco, il centralino virtuale può offrire tutti i vantaggi del Cloud e della connessione attraverso la rete.
Attraverso un centralino virtuale qualsiasi dispositivo collegato può ricevere ed effettuare chiamate: PC, tablet, smartphone, telefono IP. Non solo, oltre a consentire le tipiche attività di un centralino tradizionale, vale a dire segreteria telefonica e smistamento, quello virtuale permette di integrare un risponditore automatico (con dirottamento preimpostato), di gestire e smistare le chiamate in coda, di collegarsi a un fax server, di supportare le videochiamate, di deviare le chiamate e di monitorare lo storico del traffico. Insomma, le funzionalità di un centralino tradizionale ma in Cloud e potenziate.
I vantaggi di un centralino virtuale
I benefici del centralino virtuale sono numerosi. In prima battuta riduce al minimo la necessità di avere hardware in azienda; in tal modo si riducono i costi di installazione, manutenzione e assistenza. Questo significa che per implementare un centralino virtuale non è necessario l’intervento di nessun tecnico in loco e, contestualmente, non vi è il rischio di dover sostenere spese di sostituzione delle componenti hardware in seguito all’obsolescenza. Da non sottovalutare infine anche l’incidenza positiva sui costi di gestione, spesso sostenuta anche dalla possibilità di usufruire tariffe uniche (dove si sa cosa si spende a priori e non in base all’utilizzo).
Perché il centralino virtuale è la telefonia del futuro
Se il centralino tradizionale è ancora molto apprezzato dalle aziende che hanno un’impostazione classica, con la scrivania come elemento centrale dell’operatività, il centralino virtuale invece si pone come elemento imprescindibile per le attività che hanno scelto un’impostazione liquida. In quest’ultima visione la presenza fissa in postazione è sempre meno importante, sovvertita dall’idea del lavoro da remoto. È questo il perimetro organizzativo ideale per la crescita del Virtual PBX, un’opportunità che consente di poter accedere al servizio di telefonia da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, risparmiando sui costi.
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