Storia di un grattacielo eretto da CMB
a colpi di futuro grazie ad Autodesk
È l’ultimo nato tra i grattacieli che, ridisegnandone lo skyline, stanno proiettando Milano nel futuro. Per completarlo mancano ancora pochi piani, ma l’insegna delle Generali – la compagnia assicurativa che ne farà la propria sede – è già ben visibile dalla sua sommità.
Parliamo della Torre Hadid, il grattacielo tortile (quello a sinistra, nella foto lì in alto) che con la Torre Isozaki (già eretta) e la Torre Libeskind (i cui lavori cominceranno in futuro) costituirà il cuore di City Life, l’area urbana creata sulle macerie della vecchia Fiera Campionaria.
Tutto sa di smart city, in quell’area. Nuove ed esclusive residenze, tutte a minimo impatto ambientale; un nuovo, grande parco cittadino; una fermata della Linea 5 (Tre Torri), metropolitana a guida senza conducente. Tanta intelligenza, però, si trova anche negli aspetti più nascosti di City Life. In particolare, nella progettazione della Torre Hadid.
Il coraggio di guardare al futuro: CMB e il BIM
La Torre è anche l’espressione di quanto coraggio ci voglia per guardare al futuro. In questo caso, a porsi all’avanguardia è CMB (Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi), l’impresa che sta realizzando l’edificio.
CMB è una delle realtà più importanti nel panorama nazionale, con cantieri aperti in diverse regioni italiane: dalla Calabria (su tratti della A3) al Veneto (l’ampliamento e la ristrutturazione dell’Ospedale di Verona), dal Lazio (la nuova Rinascente a Roma) all’Emilia-Romagna (il gigantesco Eataly che aprirà a Bologna). E Milano, con la Torre Hadid.
Qui CMB ha compiuto una scelta precisa e coraggiosa: adottare il BIM (Building Information Modeling), cioè un processo di gestione della progettazione e della costruzione che genera un modello dell’opera il più vicino possibile alla realtà di ciò che verrà eretto, abbassando drasticamente i margini di errore.
Il passato: i processi tradizionali
Per capire la ragione che rende smart la Torre Hadid possiamo parlare del processo di Progettazione. Senza addentrarci nello specifico, possiamo affermare, a grandi linee, che in un progetto elaborato in modo tradizionale si redigono i disegni, gli abachi, i computi, ma ogni elemento elaborato è staccato dall’altro, come le singole componenti di un’automobile. La coerenza e l’integrazione sono gestite manualmente.
Questo metodo, secondo i dati della CMMA (Construction Management Association of America), porta a errori di progettazione e di coordinamento dei lavori che incidono fino al 30% sul costo totale dell’opera.
%
Peso degli errori di progettazione sul costo finale dell'opera
Un’avanguardia ancora da capire
Utilizzando il processo BIM e le relative applicazioni Autodesk per la Torre Hadid, CMB si è posta all’avanguardia in un settore non ancora ben consapevole dei vantaggi di questa tecnologia, che all’estero è invece uno standard stabilmente diffuso. Lo è al punto che i requisiti BIM sono spesso richiesti dai capitolati d’appalto; adottarlo, quindi, è non solo un modo per rendere più smart il proprio modo di progettare e costruire, ma anche per ampliare il proprio mercato in modo, appunto, intelligente.
Come funziona?
La soluzione BIM Autodesk consiste in un insieme di tecnologie e di processi per generare un modello virtuale digitale dell’opera fatto di geometrie in 3D e di informazioni riguardanti il progetto, la costruzione e la gestione dell’opera stessa una volta che sarà diventata qualcosa di concreto e di vissuto dai cittadini.
La soluzione BIM Autodesk genera un modello tridimensionale ed intelligente del progetto. Ciò che Autodesk dà in più è un portafoglio di applicazioni estremamente ricco ed articolato, al cui interno i modelli possono essere rappresentati, simulati, analizzati.
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