Godersi opere d’arte senza guide o audioguide.
Ecco l’app che rende più Smart andare per musei.

I giorni di vacanza come questi sono ideali per scoprire i tesori custoditi nei musei, in Italia e all’estero. Quando ci si va, tuttavia, è difficile abbandonare del tutto l’immagine classica comunicata dalla parola «museo». E cioè un luogo polveroso, incatenato al passato, austero e poco amichevole verso chi lo visiti. L’esatto contrario di Smart.

E invece, la Smart City ha bisogno di musei che siano fruibili nel modo più dinamico possibile, e al contempo semplice. Luoghi dove, invece di entrare muniti della classica guida cartacea o dell’audioguida da ritirare al desk d’ingresso, basta uno smartphone per godersi il viaggio tra le opere d’arte, e imparare qualcosa che non si sapeva prima.

La soluzione francese

A Lille, nel nord della Francia e a un tiro di schioppo dal confine con il Belgio, hanno dato vita a questa idea. Il suo nome è Tag my LaM, dove quest’ultima parola sintetizza la chilometrica definizione di Lille Metropole Museum of Modern, Contemporary and Outsider Art. Il museo è uno dei più importanti in Europa per l’arte contemporanea, con oltre 4500 opere tra le quali emergono vari Picasso, Klee e Mirò. Una delle sue aree più particolari è il Giardino delle Sculture.

È questa l’area in cui opera Tag my LaM, che altro non è se non un’app (al momento sviluppata solo per iPhone). Camminando tra le sculture del giardino, il visitatore riceve automaticamente le informazioni su ogni opera senza doverla selezionare schiacciando pulsanti (come in una normale audioguida). L’unica attività richiesta è, semplicemente, indossare cuffie o auricolari per ascoltare al meglio.

Come funziona

Tag my LaM è stata sviluppata nel 2010 dopo la riapertura del museo, in seguito a una ristrutturazione. I responsabili della struttura hanno coinvolto IBM (in particolare, il suo Human Centric Solution Center) e Urbilog, con l’obiettivo di avere una soluzione utile anche per i visitatori ipovedenti, in modo da consentire loro di fruire delle opere in completa autonomia.

L’app si basa su un sistema di geolocalizzazione e di profilazione dell’utente. Il GPS permette di seguire il visitatore, che riceve una notifica non appena si avvicini a una delle sculture del giardino. Le informazioni sono testuali, scritte nella lingua dell’utente; per gli ipovedenti la notifica può essere in formato audio usando la funzionalità VoiceOver dell’iPhone.

A chi serve

Tag my LaM è utile a tutti coloro che frequentino musei, per passione o occasionalmente. Il suo plus è nella usabilità per chi abbia seri problemi di vista.

IN BREVE

 

CATEGORIA SMART

Smart Living

 

TECNOLOGIA

App, GPS, audio

DOVE ACQUISTARE LA SOLUZIONE

È una soluzione sviluppata da IBM e Urbilog

PER CHI

Per i musei, pubblici o privati, e per le istituzioni culturali che organizzino mostre

PER QUALI RIVENDITORI

Tutti i Rivenditori

DOVE NELLA CITTA’

NEI MUSEI E NELLE ISTITUZIONI CULTURALI

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