Il Gruppo A2A acquisisce una startup
e porta l’IoT nello sviluppo delle Smart City

Poche settimane fa abbiamo scritto di un accordo tra l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e il Gruppo A2A per rendere i comuni della Lombardia più smart di quanto già non siano.

Su questa linea arriva la notizia di un ulteriore passo in avanti da parte della società erogatrice di energia: l’acquisizione di Patavina Technologies.

La startup – con sede a Padova, come è facile intuire dal nome – sviluppa soluzioni innovative nell’Internet of Things.

Ed è proprio dall’Internet delle Cose che il Gruppo A2A vuole partire per dare vita a quelle che ormai abbiamo imparato a conoscere come «città intelligenti».

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Le smart city come obiettivo

Lo scorso anno il gruppo ha creato A2A Smart City,
una startup dedicata al concepimento della città digitale.

Per sua natura, A2A è un’azienda multiutility: gestisce servizi tradizionali (elettricità, gas, calore, rifiuti e acqua) e più innovativi (fibra ottica, wi-fi e videosorveglianza).

È dall’unione di questi elementi che A2A Smart City
si pone come «innovatore open» destinato a dar vita alle città intelligenti.

L’esperienza di Patavina Technologies

 

Servizi tradizionali e innovativi saranno anche alla base di una modalità innovativa per la loro diffusione, che sarà integrata nelle tecnologie IoT.

Per capirci, immaginiamo un lampione intelligente, che si illumina al passaggio delle persone: se c’è un problema, l’analisi dei big data permette di individuarlo e di segnalarlo, e all’amministrazione pubblica di intervenire velocemente per risolverlo.

Il concetto è semplice:

l’esperienza di Patavina Technologies nell’IoT, applicata al lampione di cui dicevamo, crea una città automatizzata e connessa, più facile da vivere per i suoi cittadini.

Dopotutto, anche gli oggetti pubblici rientrano nella categoria degli «oggetti connessi» di cui si parla a proposito di Internet of Things. Spesso però dimenticando che non solo solo quelli presenti in una casa.

E comunque, la domotica c’è

Con l’acquisizione di Patavina Technologies, A2A punta comunque a sviluppare anche l’ambito «privato» del vivere.

Il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche e digitali delle case, è comunque parte della visione dell’azienda energetica, che migliorando la gestione automatizzata dei dispositivi domestici dedicati a luce, gas e acqua mira a garantire un effetto positivo sui consumi (e sulla bolletta).

IoT e Smart City: due strade, un solo futuro

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