Pulire il mare nel modo più Smart

Macchie e aree di sporco infestano le acque del mare?
A rimettere tutto in ordine pensano un drone e un battello.

È una delle sensazioni peggiori: nuotare e, d’improvviso, ritrovarsi nel pieno di un’area di mare sporco, tra rifiuti o residui oleosi. Il sogno, a quel punto, è che quel pattume sparisca all’istante per permetterti di tornare a goderti l’acqua cristallina.

Perché ciò accada, tuttavia, ci vuole la bacchetta magica. Lasciando da parte la fantasia dei maghi per la più concreta realtà delle soluzioni da Smart City, basterebbe un intervento tempestivo per rimuovere sporcizia e rifiuti. La soluzione c’è, e la fornisce l’azione dei droni.

Un sistema combinato

Una delle proposte più interessanti che abbiamo visto all’ultimo Smart City Expo di Barcellona riguarda proprio una flotta di droni programmati per l’ispezione aerea della qualità delle acque marine. Il progetto è sviluppato dall’azienda spagnola FCC, e prevede la collaborazione dei droni stessi con battelli predisposti per la pulizia delle acque. I natanti sono tre, e possono operare già quando il fondale è a soli 35 cm di profondità; la loro azione è programmata inoltre per agire fino a un miglio dalla costa.

Scambio di informazioni

I droni pattugliano un’area determinata, seguendo un percorso che viene programmato all’origine. Durante il volo, mandano in streaming il video alla postazione di un’operatore che lo segue tramite un software dedicato. Quando appare una macchia o un’area di sporco, l’operatore ne individua le coordinate e la posizione, e invia subito il battello «pulitore», che con l’aiuto di pompe idrovore elettriche (sviluppate a NCG) riportano l’acqua al suo aspetto naturale.

A chi serve

Alle amministrazioni pubbliche delle località di mare – o anche di lago -, per un’azione con benefici immediati per l’ambiente, per i turisti e per i cittadini.