Come si svolgeranno gli esami di terza media? L’esame di maturità? Ci saranno le prove Invalsi? Come sarà il rientro a scuola a settembre?
Queste sono solo alcune delle domande più frequenti che ci stiamo facendo da qualche mese a questa parte.
E tra una notizia e l’altra, che spesso cambiano da un giorno con l’altro, è difficile trovare una risposta certa, ma possiamo provare a fare un po’ di ordine.
EsamI di terza media: la premessa
La scorsa settimana il MIUR ha rilasciato un Comunicato in cui si affermava che:
In linea con quanto previsto dal decreto scuola di aprile, studentesse e studenti saranno valutati attraverso lo scrutinio finale che terrà anche conto anche di un elaborato da consegnare entro il prossimo 30 maggio. L’argomento dell’elaborato sarà concordato con i docenti, valorizzando il percorso fatto da ciascuno studente. Sarà presentato oralmente, in modalità telematica, davanti al Consiglio di classe, prima dello scrutinio finale e sarà valutato sulla base dell’originalità, della coerenza con l’argomento assegnato, della chiarezza espositiva.
Ma non è un caso se abbiamo utilizzato il tempo verbale al passato.
Il Presidente dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi) Antonello Giannelli, infatti, ha deciso di scrivere una lettera al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. Valutare l’elaborato di terza media prima della fine dell’anno scolastico e in concomitanza con gli scrutini finali è pressoché impossibile: i tempi sarebbero strettissimi per poter dare una valutazione attendibile non solo sulla tesina ma anche e soprattutto sull’intero percorso triennale degli studenti.
Esami di terza media: la decisione finale
La lettera a nome di tutti i dirigenti scolastici ha avuto l’effetto desiderato: la Ministra ha deciso di concedere più tempo per la discussione dell’elaborato finale.
Come si svolgeranno, quindi, gli esamI di terza media? Che valore avranno sulla valutazione finale?
Gli studenti dovranno presentare un lavoro originale, coerente e chiaro – per riprendere le parole ufficiali del Comunicato del MIUR -, che potrà essere un testo scritto, una mappa o un insieme di mappe concettuali, un video o una produzione artistica. Il tutto, ovviamente, sarà valutato a distanza.
Ma data la mancanza di tempi tecnici per la valutazione finale, il valore della tesina sarà nettamente inferiore rispetto agli altri anni: molte scuole hanno deciso di attribuire il 50% della valutazione al percorso triennale, il 30% al primo quadrimestre di terza media e solo il 20% alla tesina e alla didattica a distanza.
Le prove INVALSI si faranno?
Un altro tema caldo a cui si cerca di trovare una risposta è quello delle prove INVALSI: si faranno o non si faranno?
La risposta definitiva è no, gli INVALSI non si faranno, come si può leggere anche nel Comunicato ufficiale:
In seguito al protrarsi del blocco delle lezioni in presenza fino al termine del presente anno scolastico e ai cambiamenti normativi intervenuti per l’esame di Stato 2020 a conclusione del secondo ciclo di istruzione, si conferma che limitatamente all’a.s. 2019-20 le prove INVALSI per la II secondaria di secondo grado e per l’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado non si svolgeranno.
L’esame di maturità come si svolgerà?
Sull’esame di Maturità sembra che le idee siano un po’ più chiare.
I colloqui inizieranno il 17 giugno, la durata dell’esame sarà di massimo un’ora e si terrà in presenza e sicurezza davanti a una commissione composta da membri interni e un presidente esterno.
Nel dettaglio, l’esame prevederà
- La discussione su un argomento concordato su una materia di indirizzo
- Una domanda su un testo di italiano affrontato durante il quinto anno
- Un’analisi del percorso su tutte le discipline a partire da un argomento scelto dalla commessione
- L’accertamento delle conoscenze e delle competenze nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione”
- Una verifica del lavoro svolto durante il periodo di alternanza scuola-lavoro.
Anche in questo caso, come per l’esame di terza media, la valutazione finale avrà un valore diverso rispetto agli altri anni: la prova avrà il valore di 40 punti, mentre i crediti dei tre anni verranno riconvertiti per un valore pari a 60 punti.
Ma ora siamo arrivati alla domanda più importante: dopo l’esame di terza media e l’esame di maturità, come sarà la scuola a settembre? Si ritornerà in classe gradualmente? Si alterneranno giorni in classe a giorni di didattica a distanza?
Come si tornerà a scuola a Settembre?
Sicuramente i mesi appena trascorsi ci hanno insegnato una cosa: la scuola non può più fare a meno della tecnologia.
Non è possibile continuare a svolgere lezioni solo da casa, questo è certo, perché il contatto umano e le interazioni interpersonali sono fondamentali per l’educazione e la crescita dei nostri ragazzi.
Però non possiamo neanche tornare come prima, perché la tecnologia può (e deve) supportare e migliorare la didattica della scuola italiana.
Quindi per ora le proposte per rientrare a scuola a Settembre in tutta sicurezza sono due: gli studenti delle scuole elementari e medie torneranno quasi tutti in classe, naturalmente riducendo il numero di ragazzi per classe.
Per gli studenti più grandi, invece, più autonomi, le lezioni saranno in parte in presenza e in parte online: l’attività in classe sarà di meno e verrà integrata con la didattica a distanza.
Il successo di quest’ultima, soprattutto nelle scuole superiori, ha fatto sì che le istituzioni investissero nella tecnologia all’avanguardia, sia in termini di connettività che di prodotti e accessori.
Comments are closed.