Sarà perché in questi giorni si sta svolgendo il Festival di Cannes, o perché sui social stanno spopolando video e finti trailer alla Wes Anderson realizzati con l’Intelligenza Artificiale, che la domanda sorge spontanea: tra un po’ vedremo presentato ai festival cinematografici un film interamente realizzato con l’AI?
La domanda può sembrare provocatoria, ma dopo l’avvento di Chat GPT e Bard che riescono a creare articoli di giornali, canzoni e pièce teatrali, non è così impossibile che un domani si possa vedere nelle sale un film realizzato con l’IA.
“Tra due anni potremo avere film realizzati dall’AI”
Chi ha pronunciato questa frase non è uno sprovveduto, ma niente meno che Joe Russo, co-regista dei film della Marvel Avengers, Captain America e dell’ultima serie TV prodotta da Amazon Prime Citadel.
In un’intervista rilasciata a Variety, infatti, Joe Russo ha dichiarato che nel giro di un paio d’anni l’intelligenza artificiale sarà in grado di creare realmente un film e di dare agli spettatori la possibilità di creare film diversi sul momento.
Quello che potrebbe fare l’intelligenza artificiale, ad esempio, è progettare la narrazione e cambiare la narrazione in modo tale che la storia sia in costante evoluzione, sia che si tratti di un film, di un gioco o di una serie TV.
Si potrebbe salvare l’IA sulla propria piattaforma di streaming e voler vedere un film con protagonisti il proprio avatar fotorealistico e l’avatar fotorealistico di Marilyn Monroe, o voler vedere una commedia romantica perché si è avuta una giornata difficile: in questo caso l’Intelligenza Artificiale sarebbe in grado di produrre una storia molto realistica con dialoghi che imitano la propria voce.
L’intelligenza artificiale a Hollywood è già realtà
Sebbene l’idea di poter creare il proprio film e la propria storia grazie all’intelligenza artificiale sembri appartenere al futuro – anche se prossimo, sempre di futuro si tratta – in realtà questa tecnologia è già da un po’ che viene utilizzata negli studi cinematografici.
Pensiamo, ad esempio, agli effetti speciali grazie ai quali un attore viene invecchiato o ringiovanito: l’impresa canadese MARZ (Monsters Aliens Robots Zombies) VFX è dal 2018 che, grazie alla sua Vanity AI, arricchisce un database generale di facce con i dati dell’attore o dell’attrice su cui bisogna intervenire.
In pratica si sceglie l’attore o l’attrice su cui intervenire, si seleziona la parte del volto che interessa e si impostano i parametri per decidere quanto modificare, e l’entità della modifica scelta viene applicata in ogni scena in cui appare quella specifica parte del volto.
L’intelligenza Artificiale ha consentito quindi di velocizzare al massimo un processo che prima richiedeva due giorni di lavoro, mentre ora bastano pochi minuti e molti meno soldi.
Non solo effetti speciali, ma anche doppiaggio
Se MARZ si occupa di applicare l’intelligenza artificiale agli effetti visivi, l’azienda Flawless la applica, tra le altre cose, al doppiaggio.
Grazie allo strumento TrueSync, Flawless riesce infatti a velocizzare il processo di doppiaggio e lipsync a un decimo del costo.
Un esempio pratico? Il film Fall di Scott Mann aveva 35 scene in cui si dicevano troppe parolacce e, a causa di queste, negli Stati Uniti il film sarebbe stato vietato ai minori di 17 anni. Rigirare 35 scene non solo non era pensabile per il costo elevato, ma anche perché molti degli attori erano già impegnati in altri progetti.
Queste 35 scene sono state quindi rigirate in due giorni con l’IA di TrueSync che, grazie al lipsync e alla risincronizzazione del movimento delle labbra delle attrici, è riuscita a eliminare le parolacce e a sostituirle con parole più compliant.
Per il doppiaggio, invece, l’IA di Flawless traduce il parlato di un attore in un’altra lingua e sincronizza il movimento delle labbra affinché corrisponda alle nuove parole: in sostanza, l’attore recita nella sua lingua natale e TrueSync adatta le espressioni del viso a quelle che servono nei vari Paesi, così che il film sembri girato in italiano, spagnolo, giapponese e così via.
Insomma, che appartenga a un futuro distopico o che sia già realtà, è indubbio che l’intelligenza artificiale sta già dando e continuerà a dare un enorme contributo al settore cinematografico.
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