​​Stiamo assistendo ad uno sviluppo esponenziale di progetti Industry 4.0. Questo deriva in parte dagli incentivi fiscali del piano governativo ma anche dal livello strategico dell’Industry 4.0 maturato nei Chief Executive italiani. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul piano di attuazione. 

Il Piano Nazionale Industria 4.0 è stato pensato per accompagnare il tessuto imprenditoriale italiano verso quella che viene definita la quarta rivoluzione industriale, che cambierà in maniera radicale il mondo del lavoro e le logiche produttive a livello mondiale. 

L’Italia è da alcuni anni che si è dotata del Piano Nazionale Industria 4.0, gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico, che prevede una serie di incentivi ed agevolazioni sugli investimenti, sia su beni strumentali che sul capitale umano. Ma sai nel dettaglio di cosa stiamo parlando? Vediamolo insieme. 

Che cos’è il Piano Nazionale Industria 4.0? 

L’Italia ha sviluppato un “Piano nazionale Industria 4.0 2017-2020” che prevede misure concrete in base a tre principali linee guida: 

  • operare in una logica di neutralità tecnologica 
  • intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali 
  • agire su fattori abilitanti. 

la Legge di Bilancio 2019 ha introdotto modifiche al piano che, in qualche modo, hanno impresso un cambiamento di rotta rispetto agli anni precedenti. Un parziale ritorno sui propri passi però si è verificato ad aprile 2019 con il via libera del Consiglio dei ministri al cosiddetto Decreto Crescita. 

Il Piano Nazionale Industria 4.0 si traduce in sostanza in una serie di misure, incentivi economici e agevolazioni per lo sviluppo digitale delle imprese: tra queste l’iperammortamento, il superammortamento e i finanziamenti agevolati per le start up innovative. 

Nel dettaglio le misure, i fondi e le agevolazioni fiscali per le imprese riguardano questi punti fondamentali: 

  • Credito all’innovazione 
  • Fondo di Garanzia 
  • Credito d’imposta R&S 
  • Accordi per l’innovazione – Progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale 
  • Contratti di sviluppo – Programmi di investimento strategici e innovativi di grandi dimensioni 
  • Startup e PMI innovative 
  • Patent box 
  • Centri di competenza ad alta specializzazione 
  • Centri di trasferimento 
  • Credito d’imposta formazione 

Cosa aspettarci nel futuro prossimo dell’Industry 4.0? 

 È in sede di discussione al MISE la proroga degli incentivi previsti dal Piano Nazionale Industria 4.0 fino al 2022. I nuovi incentivi dovrebbero partire, retroattivamente, per gli investimenti effettuati a partire da novembre 2020 fino al 2022, con consegna dei beni permessa fino a giugno 2023, clausola il versamento di acconti pari ad almeno il 20%. 

Le misure interessate a questa novità sono il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali; credito d’imposta R&S, innovazione e design; credito d’imposta Formazione 4.0., tematiche già note e affrontate nel Piano Industry 4.0. 

La proroga biennale consentirà alle imprese di poter pianificare meglio i piani di investimento, mentre il potenziamento delle aliquote e i tempi ridotti per utilizzare le agevolazioni garantiranno liquidità più immediata. 

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