Reti solide per un sapere sicuro: ecco le soluzioni di D-Link

C’era una volta l’insegnante che, se non studiavi o non ti comportavi bene, ti mandava dietro la lavagna. Quell’insegnante, oggi, non ha più motivo di esistere: da un lato, perché (grazie al cielo) i metodi educativi sono diversi e migliori di quelli di un tempo; da un altro lato, perché è difficile mandare un alunno dietro la Lim.

Se avete figli a scuola, ne avrete sentito parlare. Si tratta della Lavagna Interattiva Multimediale, che il gergo corrente ha già ribattezzato come «lavagna elettronica».

Al di là delle definizioni, quel che conta è la sua natura: una superficie interattiva sulla quale si possono fare un sacco di cose.

Alcune di esse si fanno da sempre sulle lavagne (disegnare, scrivere), altre ci sono invece familiari da quando usiamo i computer (visualizzare testi e foto, far girare video e animazioni). La Lim integra la didattica tradizionale con le opportunità di ampliare sapere e conoscenza offerte dallo sviluppo del digitale e della multimedialità. In sintesi, unisce il passato al futuro.

Non solo lavagna elettronica

Editoria digitale, registro elettronico: così la scuola entra nel futuro

La Lim è lo strumento più efficace nel comunicare il profondo cambiamento che attraversa la didattica scolastica. Ma non è il solo. Accanto ad essa ci sono cose come il registro elettronico, che tiene traccia delle attività degli alunni e della relativa comunicazione ai genitori; o l’editoria digitale scolastica, le cui regole prevedono l’adozione di nuovi testi in formato digitale e non più esclusivamente analogico (cioè di carta); o ancora, i tablet.

Al momento, questi ultimi sono funzionali all’utilizzo del registro di classe, ma nel futuro potrebbero subire sviluppi ben più ampi. Si sta infatti affermando come tendenza il cosiddetto Byod, acronimo di Bring Your Own Device. In altre parole, porta a scuola il tuo tablet e usalo per studiare

Un ingrediente essenziale: la sicurezza

Il possibile diffondersi del Byod conferma l’importanza di un tema già comunque legato alla Lim e al registro elettronico: la sicurezza della rete. In particolare, la creazione di una rete LAN/WLAN protetta e stabile è la base per una scuola tecnologicamente moderna e funzionale (oltre che funzionante), dove tutte le potenzialità, attuali e future, di cui abbiamo fatto cenno possano essere espresse al loro meglio solo.

 

Gli strumenti di un sapere sicuro

Router, Firewall, luoghi di archiviazione dati come NAS e SAN, Core Switch (DGS-1510, DGS1210), Access Point (DWL-6600AP, DWL-6010AP, DWL-8610AP), Wireless Controller (DWC-1000, DWC-2000). Questi e altri sono gli strumenti con i quali un’azienda come D-Link sta sviluppando tecnologie che rendano i network più sicuri e a integrazione completa. D-Link, in particolare, ha sviluppato un ventaglio soluzioni wireless professionali dedicate alle scuole. Obiettivo: renderle più smart.


La gestione del Wi-Fi

 

Immagine-2---Soluzione-Smart-Wireless-per-la-scuola-D-LinkUn esempio per capire il lavoro dell’azienda sul tema viene dalla gestione dell’accesso alla rete via Wi-Fi. La modalità è duplice: via software o via hardware. La prima opzione è applicata nelle scuole piccole, e prevede che il software di gestione sia installato su un server presente o nella scuola stessa o in remoto. Il server è collegato a uno Switch Layer, che a sua volta dirama la rete a più access point, ai quali si collegano i diversi dispositivi.

La gestione via hardware prevede invece un collegamento diretto tra gli access point e un Wireless controller, di solito presente all’interno dell’edificio, nel quale è integrato il software. Non c’è quindi il passaggio dallo Switch Layer. Di solito questa soluzione è adottata da scuole grandi o di media dimensione.

 

Il posto giusto

Quando progetti una rete Wi-Fi, il controllo del “territorio” è fondamentale

Immagine 1 - Scuola Smart by D-LinkD-Link offre, per la scuola, soluzioni caratterizzate da una configurabilità Smart, cioè facilitata e immediata. E tali da poter creare in tutta sicurezza aree di azione separate a seconda degli utenti: gli studenti, i professori, il personale amministrativo della scuola. Un bagaglio di expertise digitale di alta qualità, che però richiede comunque l’intelligenza dell’esperto “uomo”.

Uno dei punti essenziali della fornitura dei servizi dell’azienda alle scuole è la consulenza sul luogo migliore in cui posizionare gli Access Point. Perché è vero che la gestione automatica della Radio Frequenza riduce le interferenze wireless modificando il canale su cui viaggiano i dispositivi, spostando gli utenti da un luogo intasato a uno libero. Ma è anche vero che quando si progetta una rete Wi-Fi la presenza di alberi, di acqua, di altri access point in conflitto o di interferenze elettriche può vanificare gli sforzi di avere collegamenti efficienti.

Il sopralluogo di un tecnico specializzato che individui i punti migliori di accesso alla rete è quindi un requisito indispensabile.

 

Una scuola sempre più digitale

Smart School, il desiderio di tutti

La vogliono gli studenti, la vogliono i professori. La vogliono tutti, insomma, una scuola più digitale e moderna. Una scuola da Smart City. È proprio uno studio di D-Link Italia a evidenziare quanto diffusa sia questa esigenza. Una ricerca condotta su 3000 docenti italiani di ogni ordine e grado ha fatto emergere che il 50% degli intervistati chiede che la dotazione tecnologica del proprio istituto sia aggiornato, con un 20% che giudica «vetusta» la situazione nella quale lavora ogni giorno.

La necessità di saper padroneggiare la tecnologia è poi tutta in un dato sorprendente: il 70% dei docenti è favorevole all’insegnamento del coding e dell’html nelle scuole; il 60% vorrebbe poter lavorare di più con le Lim e con i tablet.

«I professori non sono soli in questa richiesta di modernizzazione», dice Alessandro Taramelli, country manager per l’Italia di D-Link. «Nel 2016 gli istituti italiani hanno la possibilità di migliorare la propria tecnologia grazie ai bandi europei. D-Link si pone al fianco dei plessi scolastici e degli installatori aiutandoli a sfruttare al meglio i Fondi Strutturali erogati dal MIUR, nel rispetto – conclude Taramelli – dei massimali di spesa e dei vincoli di progettazione imposti. Abbiamo messo a disposizione una task force dedicata a modernizzare le scuole italiane, con prodotti specifici per le necessità scolastiche».

 

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