Un’intesa tra Tim e il Comune
per portare la città nel futuro

 

La parola chiave per raccontare le città del futuro è «nuvola».

O meglio, cloud. Così capiamo subito ciò di cui stiamo parlando, e cioè delle piattaforme di raccolta dei dati provenienti dalle migliaia di oggetti connessi presenti sul tessuto urbano.

In particolare, dobbiamo parlare di urban cloud, ciò che disegna la nuova geografia digitale delle nostre città creando nuove mappe con il flusso continuo di dati e informazioni generato dall’interconnessione dei dispositivi in azione sul territorio.

Secondo dati Gartner, al momento nel mondo sono attivi circa 9 miliardi di oggetti intelligenti e interconnessi, impiegati su progetti di sviluppo delle smart city. Ed entro il 2030, stavolta secondo l’IHS Markit Smart Cities Database, le spedizioni di apparecchiature per progetti di quel tipo raggiungeranno i 2 miliardi di unità; gli stessi progetti, sempre secondo lo studio, sono cresciuti del 64% tra il 2016 ed il 2017.
E ancora: circa un terzo del mercato smart city è rappresentato da soluzioni per l’Internet of Things (fonte: uno studio GrowthEnabler & MarketsandMarkets), per un valore globale che entro il 2018 si assesterà sui 340 miliardi di dollari.

I vantaggi

Ne parliamo da quando Futura City e Cose Nuove hanno visto la luce sul web:

riduzione dei consumi energetici e idrici

abbattimento del traffico urbano

più qualità nella vita dei cittadini

risparmio di denaro pubblico

miglioramento delle condizioni ambientali

ottimizzazione delle risorse disponibili

<h3><strong>LA TECNOLOGIA A SERVIZIO DELLE SMART CITY </strong></H3><!-- [et_pb_line_break_holder] --><!-- [et_pb_line_break_holder] --><iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/nnyRZotnPSU" frameborder="0" gesture="media" allow="encrypted-media" allowfullscreen></iframe>

Sviluppo del settore: quattro elementi su cui far leva

Lo studio IHS ha individuato quattro punti da considerare per portare al pieno sviluppo il l’ambito smart city.

> Risorse finanziarie: ricercatori ed esperti ritengono che le partnership pubblico-privato siano una ricetta ben congegnata, poiché garantiscono risorse finanziarie sufficienti per sviluppare processi di trasformazione digitale urbana.

> Piattaforme: si dividono orizzontali e verticali, con queste ultime dedicate ad aspetti specifici della smart city. C’è unanimità nel considerare il loro ruolo chiave nello sviluppo dei progetti, nel raggiungimento di elevati livelli di efficienza e nella promozione dell’innovazione e della cultura digitale.

> IoT: l’Internet delle Cose conoscerà sempre più applicazioni avanzate. Machine learning, intelligenza artificiale, edge computing, droni, blockchain: tutto questo crescerà nel 2018 e è farà decollare lo sviluppo della futura smart city.

> Casa intelligente: un nuovo Report di Zion Market Research stima che il mercato della smart home potrebbe raggiungere il valore di 53 miliardi di dollari nel 2022, con un punto intermedio di quasi 28-30 miliardi entro la fine del 2018.

È il destino della città:
diventare smart

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