INTERNET OF THINGS
UN’ONDA
INARRESTABILE
SEMPRE PIÙ OGGETTI CONNESSI
SEMPRE PIÙ VALORE SUL MERCATO
> Nel 2015 erano 5 miliardi
> Nel 2020 saranno oltre 20 miliardi
> Il 63% di quegli oggetti, sarà nel segmento consumer
Lo diciamo da tempo, e ogni indicatore economico non fa che confermarlo:
Quella dell’Internet of Things è un’avanzata inarrestabile
A dare nuovi dati su cui ragionare è ora un paper dell’Istituto per la Competitività (I-Com). Si intitola The impact of digitalization on business-to-consumer relationship, ed è stato curato da Silvia Compagnucci e Stefano da Empoli. La presentazione è avvenuta a Bruxelles in un evento ospitato dal Comitato Economico e Sociale.
Organizzato da I-Com, ha visto la collaborazione di Enel, Google e Uber e la partecipazione di diversi rappresentanti della Commissione europea, parlamentari e altri stakeholder europei.
COSA DICE IL REPORT
Le previsioni di crescita dell’Internet of Things riguardano sia il numero dei dispositivi connessi – di cui abbiamo poc’anzi riportato i numeri – sia il valore del mercato. Nei prossimi mesi del 2017 l’accelerazione sarà fortissima, fino a sfondare un vero e proprio record.
Il valore di mercato dell’IoT, a fine anno, supererà per la prima volta la soglia di 1 bilione di euro
La previsione per il 2019 è di attestarsi su 1,71 bilioni di euro.
DOVE CRESCERÀ QUESTO MERCATO?
Buona parte di questo mercato è concentrato in Regno Unito, Germania e Francia, che occupano il 55% della torta. Da qui al 2020, quello spazio è destinato diventare ancor più ampio.
Sui settori, manifatturiero e finanziario sono quelli a sui cui si concentrano le maggiori aspettative: sempre nel 2020, il primo varrà 286,5 miliardi di euro, mentre il secondo sarà valutato 242,2 miliardi di euro.
5G: IL PLAYMAKER DELLA CRESCITA
Il vento che spinge quest’onda fino a farla diventare uno tsunami – dalle conseguenze soltanto positive, naturalmente – è lo sviluppo delle reti di connessione di ultima generazione. Parliamo soprattutto del 5G. Le applicazioni di questa nuova tecnologia sono ancora allo stato embrionale: tuttavia, il contributo che da essa ci si aspetta è decisivo.
Il 5G non spinge solo l’Internet of Things,
ma è determinante per la crescita dell’economia globale
Le proiezioni affermano che PIL mondiale crescerà del 2,9% all’anno tra il 2020 e il 2035: di questa crescita, la 5G sarà responsabile di quasi un decimo, per valore di circa 3mila miliardi di dollari in quei quindici anni.
Il mercato europeo dell’IoT è oggi di circa 60 miliardi di euro: nel 2020 si stima raggiungerà gli 80 miliardi.
A Regno Unito, Germania, Francia
si aggiungerà l’Italia come leader di mercato
LE PRIME MOSSE DEL 5G IN ITALIA
Le prime mosse del 5G in Italia si avvertono a Torino, dove il Comune ha siglato un accordo con Tim per avviare il progetto Torino 5G: entro il 2018 sarà realizzata la prima sperimentazione in ambito metropolitano della tecnologia. Secondo i piani, il capoluogo piemontese sarà la prima città d’Italia (e tra le prime in Europa) a dotarsi di una nuova rete mobile 5G.
TIM potrà fornire alla città di Torino i servizi di nuova generazione legati alla Smart City:
> pubblica sicurezza
> gestione delle flotte di mezzi pubblici ed erogazione di servizi informativi ad esse connessi
> soluzioni di telesorveglianza in ampie zone del territorio cittadino
A quei servizi si aggiungono applicazioni di realtà virtuale a supporto del turismo e, attraverso l’introduzione di tecnologie 5G nei processi produttivi del manifatturiero, nuovi servizi per sviluppare l’industria 4.0 sul territorio torinese.