Il mondo dei negozi al dettaglio nell’era post-Covid è sicuramente cambiato rispetto all’epoca pre-pandemia: sono cambiate le aspettative dei clienti e le abitudini di acquisto. La vendita al dettaglio offline sembra essere a rischio, se non si apporta qualche cambiamento. Secondo Wonderstore il concetto di “Store as Media” risulta essere oggi l’approccio vincente per i negozi fisici. Di cosa si tratta?
In questo articolo Wonderstore ci spiega il concetto di “Store as Media” e ci presenta la sua soluzione “WEngage”, con tre casi che dimostrano come è possibile trasformare il marketing di un negozio fisico grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e dell’analisi dei video, colmando il divario tra le vendite online e quelle offline.
wengage: Il negozio come media
In WonderStore ci siamo sempre visti come pionieri tecnologici focalizzati sulla trasformazione del marketing nel retail. Questa volta abbiamo modificato il nostro posizionamento e vorremmo immergerci un po’ più in profondità con la nostra soluzione, una pubblicità mirata sugli schermi dei punti vendita alimentata dal nostro partner Displayforce.
Lavorare con rivenditori innovativi ci spinge a migliorare la nostra soluzione; non solo a reagire alle tendenze emergenti, ma anche ad avviarle tenendo conto della fluidità della congiuntura del mercato. Il mondo post-Covid è diverso in molti punti da quello di un tempo, ed è giusto per le aspettative dei clienti e le nuove abitudini di acquisto.
Il retail offline sembra essere a rischio se non cambia filosofia. Abbiamo deciso che ora l’approccio vincente a un negozio di mattoni e malta è il concetto di Store as Media. In questo articolo cercheremo di ispirarvi e di condividere la nostra percezione di come dare vita a questa idea.
Caso 1 – Comunicazione personalizzata con i clienti in un negozio
Ogni marketer vuole aumentare i tassi di coinvolgimento e mostrare agli acquirenti contenuti il più possibile pertinenti. Nell’online, la pubblicità mirata è ampiamente utilizzata senza sorprendere nessuno.
Sappiamo anche come gestire i carrelli abbandonati nei mercati online. E nell’offline? Ora è possibile!
WEngage dispone di funzionalità di analisi video, per cui rileva l’interesse dell’acquirente per una determinata inserzione definendo la posizione del suo volto e il tempo di permanenza. Il sistema è anche in grado di distinguere il personale per evitare errori nelle inserzioni e nelle statistiche.
Dopo aver analizzato i punti di interesse dei clienti, attiviamo tutti gli schermi del negozio per visualizzare contenuti personalizzati e calcolare il coinvolgimento. Inoltre, nel momento in cui un cliente raggiunge la cassa, preveniamo l’abbandono del carrello offline grazie alla promozione dei contenuti più rilevanti.
Caso 2 – Vendita al rialzo di un cliente fedele nel negozio
Una tattica molto diffusa che coinvolge un sistema di fidelizzazione per incrementare le vendite offline è l’invio di notifiche push ai clienti che possiedono l’app mobile di un rivenditore. Ma ammettiamolo: nella maggior parte dei casi, queste notifiche vengono ignorate.
Tuttavia, riteniamo che tutte le notifiche push per dispositivi mobili debbano essere ignorate quando un cliente si trova nell’area di vendita! Possono davvero distogliere l’attenzione dai prodotti e dalle promozioni, il che non è positivo. L’ideale è comunicare con i clienti fedeli in negozio.
Per coloro che hanno un’app di fidelizzazione, possiamo consentire un’iper-personalizzazione basata su una combinazione delle loro abitudini di acquisto storiche e del loro percorso attuale nel negozio.
Caso 3 – Arricchimento dei dati dei clienti
Avere il maggior numero possibile di informazioni sui propri clienti è il sogno di ogni azienda. Tuttavia, raccogliere questi dati dai luoghi fisici è un compito arduo e che richiede molto tempo. Non se si tratta il negozio fisico come una piattaforma multimediale: con l’uso di analisi video basate sul riconoscimento facciale è possibile accedere a dati più completi in modo rapido e semplice.
Arricchiamo notevolmente i dati dei clienti, analizzando il tempo di permanenza, il tempo trascorso con prodotti specifici e il loro percorso. Una vera e propria mappa del viaggio del cliente viene costruita registrando i percorsi dei clienti tra le telecamere. Queste informazioni, così come la conoscenza dei loro punti di interesse, dei dati demografici e della coorte, sono di grande aiuto per l’upselling dei clienti: consentono comunicazioni personalizzate subito in negozio o in seguito con campagne di marketing digitale.
Questi tre casi dimostrano chiaramente come sia possibile trasformare il marketing dei negozi utilizzando l’intelligenza artificiale e l’analisi video per colmare il divario tra online e offline. E l’intera funzionalità non si limita a questo. Un’altra freccia nella faretra per rivoluzionare l’in-store marketing è il modulo Programmatic.
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