Un’etichetta-display in grado di dare informazioni sempre aggiornate su un prodotto, rendendolo ogni giorno più Smart
Che le etichette – in particolare quelle dei prodotti alimentari – siano diventate via via sempre più intelligenti, è sotto gli occhi di tutti. Vent’anni fa si limitavano all’elenco degli ingredienti; oggi riportano precise indicazioni nutrizionali (calorie, zuccheri, grassi, proteine per pezzo o per tot di grammi) e la segnalazione, con un evidente grassetto, degli allergeni, in modo da soddisfare una sacrosanta esigenza di sicurezza da parte di chi vuol gustarsi anche solo una semplice merendina.
Ma nell’ecosistema di una Smart City, c’è spazio per un’ulteriore dose di intelligenza, che consenta la diffusione di informazioni aggiornate in tempo reale. È quello che fa la cosiddetta «etichetta dinamica», un’innovazione che ha la forza di cambiare le regole nel mondo del packaging dei prodotti commerciali (non solo gli alimentari) e nella vita dei cittadini.
Cos’è
L’etichetta dinamica è anzitutto un brevetto, di cui sono titolari il Politecnico di Milano e l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova.
Si tratta, appunto, di un’etichetta pensata per bottiglie e altri tipi di contenitori rigidi, capace di mostrare su un display informazioni di vario tipo.
Facile pensare alla data di scadenza di un alimento, o ai suoi costituenti.
Il passo in più è che si può comunicare tutto, per esempio che il prodotto è conservato in un ambiente nocivo per la sua salute, poiché troppo caldo o troppo freddo.
Oppure che l’azienda produttrice ha appena messo sul mercato un’incredibile novità.
Come è fatta
Abbiamo parlato di display, ma non dovete pensare a uno schermo collocato sul contenitore.
Il display, infatti, è l’etichetta stessa, fatta di circuiti stampati in materiale semitrasparente.
Il senso del brevetto, infatti, è dare una funzionalità elettronica al contenitore stesso, evitando di appiccicarvi il citato schermo che, oltre a essere scomodo, darebbe problemi di smaltimento rifiuti.
La sostenibilità ambientale
Così congegnata, l’etichetta dinamica si propone come vera amica dell’ambiente, tema portante della filosofia di una Smart City che si rispetti.
È realizzata con materiali recuperabili, poiché plastici o separabili dalla plastica.
Quanto alle componenti elettroniche, l’etichetta è fatta con pezzi a bassa temperatura di fusione: ciò significa che i metalli e gli ossidi di metallo si possono recuperare agilmente tramite filtraggio.
Come si alimenta
Il dinamismo richiede energia.
L’etichetta la ricava dal sole, per mezzo di una piccola banda fotovoltaica, e la trasferisce a un modulo di controllo che a sua volta invia messaggi al display.
A chi serve
Anzitutto, l’etichetta dinamica è compatibile con gli attuali processi di produzione degli imballaggi: il Politecnico e l’Iit hanno calcolato che adottarla graverebbe solo di 10 centesimi di euro in più i costi produttivi.
Una piccola spesa, il cui ritorno sarebbe importantissimo per le aziende, in possesso di un veicolo di marketing fortemente innovativo. E ovviamente per gli acquirenti del prodotto, che riceverebbero tutte le informazioni più utili sulla vita e sulla conservazione del prodotto medesimo.
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