Estate, tempo di vacanze e di digital tourism. Proprio così: il turismo sperimenta i vantaggi del digitale in svariati modi. La convergenza tra tecnologia e viaggi ha dato origine al paradigma delle destinazioni intelligenti, alimentato dalla forza della digitalizzazione, sotto forma di strumenti e soluzioni, sempre più avanzati, che vedono l’impiego dell’Internet of Things e dell’intelligenza artificiale.

Dalla prenotazione dell’albergo con le app agli smart hotel fino al turismo (in) remoto, sono molteplici gli esempi di impiego delle risorse digitali che si legano al turismo e che stanno prendendo sempre più piede, con risvolti economici importanti: già solo il valore di mercato del turismo culturale digitale, stimato in 446,5 milioni di dollari nel 2022, si prevede che raggiungerà 744,3 milioni di dollari entro il 2028 (Fonte: Industry Research Market).

Aggiungiamo la dimensione del mercato mondiale del settore dei viaggi online, prospettata da Statista, che è aumentata notevolmente nel 2023 rispetto all’anno prima. Dopo essere calate a 225 miliardi di dollari con l’inizio della pandemia, le entrate globali del mercato dei viaggi online sono riprese nel 2022, per poi aumentare ulteriormente l’anno scorso, raggiungendo poco meno di 600 miliardi di dollari.

Cos’è il Digital tourism

Digital tourism si riferisce al modo in cui vengono impiegati gli strumenti digitali per organizzare, gestire e persino per godersi l’esperienza di viaggio.  

La pandemia ha accelerato un fenomeno che ha portato molte persone a gestire le proprie vacanze avvalendosi degli strumenti tecnologici. Lo sa bene anche l’Unione europea: il turismo per l’UE è un’attività economica che contribuisce per circa il 10% al Pil e impiega fino a 26 milioni di persone grazie all’impatto diretto, indiretto e indotto sull’economia. «Sebbene sia vero che l’UE è il leader globale in termini di arrivi e entrate di turisti internazionali, il turismo in rapida crescita verso alcune altre destinazioni sta mettendo in discussione questo status quo. Anche il settore turistico dell’UE si trova ad affrontare i cambiamenti portati dalla rivoluzione digitale», scrive il Parlamento Europeo, ricordando che l’UE sostiene il turismo digitale attraverso vari fondi e iniziative quali forum, conferenze e webinar.

Il ruolo dell’AI nel turismo

La digitalizzazione del settore dei viaggi sta entrando in una fase completamente nuova. Dopo che alcune aziende statunitensi ed europee hanno dato il via al mercato dei viaggi online a metà degli anni Novanta del XX secolo, le app di viaggio mobili hanno rivoluzionato l’esperienza del turismo digitale nella seconda metà degli anni Duemila.

Ma è l’intelligenza artificiale il vero game changer nel percorso verso il turismo digitale.  Già oggi, gli algoritmi di intelligenza artificiale sono ampiamente utilizzati per analizzare il comportamento degli utenti, le preferenze e la cronologia dei viaggi passati per offrire consigli personalizzati su destinazioni, alloggi e attività.

Nei mercati emergenti, in particolare India e Cina, le funzionalità dell’intelligenza artificiale dovrebbero creare opportunità per le agenzie di viaggio online di espandere la gamma di servizi offerti in uno “sportello unico” consolidato e più efficiente. Nel frattempo, negli Stati Uniti e in Europa, è probabile che la concorrenza tra i motori di ricerca, le agenzie di viaggio online e i fornitori di viaggi come le compagnie aeree e le catene alberghiere si inasprisca.

Sarà poi da comprendere quale impatto avrà la Generative AI nel turismo. Sempre secondo Statista:

“Il boom dell’intelligenza artificiale generativa promette di rivoluzionare nuovamente il modo in cui pianifichiamo e prenotiamo viaggi online. Sebbene l’uso dell’intelligenza artificiale nei viaggi e nel turismo sia ancora in una fase iniziale, le agenzie di viaggio online stanno già sperimentando chatbot basati sull’intelligenza artificiale, concentrandosi principalmente su strumenti che suggeriscono itinerari di viaggio e facilitano le prenotazioni”.

Come prevede Morgan Stanley, il settore dei viaggi potrebbe vedere un’espansione significativa poiché l’intelligenza artificiale generativa cambia il modo in cui le persone pianificano, prenotano e navigano nei loro viaggi.

«Poiché questa innovazione inizia a cambiare il modo in cui le persone pianificano, prenotano e navigano nei loro viaggi, il settore dei viaggi potrebbe sperimentare una significativa espansione alimentata dall’intelligenza artificiale generativa».

Alcune agenzie di viaggio online stanno già utilizzando l’intelligenza artificiale per migliorare l’efficienza, gestire le recensioni dei clienti, personalizzare la pianificazione dei viaggi e offrire prenotazioni con assistenza vocale.

Smart hotel

Con l’avvento delle tecnologie, molto della nostra vita quotidiana è cambiato. Tra gli ambiti in cui si verificano cambiamenti, il turismo è uno dei più soggetti all’innovazione.

Pensiamo solo ai cambiamenti già attuati o attesi costituiti dall’Internet of Things, dai Big Data o dall’Intelligenza Artificiale: essi stanno portando a un cambio di paradigma nella gestione alberghiera. Per questo oggi si parla di di Smart Hotel. Si definisce così un hotel dotato di tecnologie dirompenti come l’AI e IoT, con l’obiettivo di migliorare la gestione, l’efficienza e il controllo da parte della direzione dell’hotel, oltre a offrire un servizio migliore agli ospiti.

Gli Smart Hotel ridefiniscono l’esperienza degli ospiti attraverso una perfetta integrazione tecnologica. I controlli intelligenti delle camere, guidati dall’IoT, rispondono in modo intuitivo alle preferenze degli ospiti, trasformando il soggiorno tradizionale in un incontro personalizzato ed efficiente.

Si sta sperimentando l’impiego di robot dotati di funzionalità di AI nel settore alberghiero per attività quali il servizio in camera, i servizi di portineria e le pulizie.

Aeroporti intelligenti, wearable device…

Anche il settore dei trasporti sta sperimentando la trasformazione digitale. Oggi si parla di smart airport, ovvero scali che impiegano sistemi avanzati sotto forma di sensori, dispositivi digitali, software basati sull’intelligenza artificiale e altre piattaforme che consentono un migliore controllo del sistema di gestione aeroportuale.

Anche negli aeroporti si sperimentano sempre più i vantaggi dell’applicazione di sistemi di intelligenza artificiale. Si pensi, per esempio, alle tecnologie alimentate da AI, come il riconoscimento facciale, impiegate per il check-in negli aeroporti e negli hotel, migliorando la sicurezza e semplificando il processo di imbarco. I sistemi biometrici contribuiscono a un’esperienza di viaggio più fluida e sicura. Alcuni aeroporti utilizzano robot anche per la gestione dei bagagli e l’assistenza ai clienti.

Sempre legato al digital tourism è il ruolo che avranno i dispositivi indossabili nell’esperienza di viaggio. Wearable device migliorano l’esperienza turistica, fornendo informazioni in tempo reale e consigli personalizzati: si pensi agli smart glass, che utilizzano la realtà aumentata per sovrapporre informazioni digitali al mondo fisico.

I dispositivi indossabili possono essere utilizzati per scambiare informazioni tra l’azienda turistica e il turista, per esempio per migliorare e personalizzare la loro vacanza, e per semplificare vari processi, come pagamenti, prenotazioni e accesso a luoghi o attrazioni riservate.

…e turismo remoto

C’è poi un ambito ancora agli inizi, ma che si sta definendo come nuova dimensione: il turismo remoto.

Si è cominciato a parlarne nel periodo funestato dal COVID-19: nei mesi caratterizzati da restrizioni e lockdown , si è assistito a un notevole incremento delle sperimentazioni finalizzte a trasformare una destinazione in un’esperienza digitale/virtuale. Un esempio sono le Isole Faroe, che sono riuscite a reinventarsi digitalmente creando un nuovo strumento di turismo remoto. Diverse parti interessate si sono riunite e hanno progettato tour digitali per le isole. Dotate di tecnologie digitali, le guide turistiche accompagnano i turisti da casa loro nei luoghi più belli dell’isola.

Anche le organizzazioni di gestione delle destinazioni sostengono il settore, come nel caso della Finlandia, dove Visit Finland ha lanciato materiale di formazione online gratuito sulla digitalizzazione delle imprese turistiche. Nello stesso Paese è stato organizzato il più grande evento online fino ad oggi: una performance live VR di un duo rap alla quale hanno assistito virtualmente 700mila spettatori.

l’Italia e il turismo digitale: dall’Hub digitale del Turismo all’avatar robot

Il turismo è una delle voci più importanti dell’economia italiana: nel 2023, tra impatti diretti, indiretti e indotti su PIL e occupazione, l’impatto sul PIL nazionale è stato di 255 miliardi di euro (Fonte: OpenEconomics).

Per incentivarlo ulteriormente di pensa al potenziamento anche del canale digitale. A tale proposito, il Governo italiano, attraverso il Ministero del Turismo, ha avviato un ecosistema decicato: si tratta del Tourism Digital Hub (DTH), la piattaforma di contenuti e servizi creata dal Ministero del Turismo varata grazie al PNRR e ai fondi connessi (114 milioni di euro). A oggi sono circa 28.500 le aziende turistiche che si sono registrate e accreditate a DTH, il cui obiettivo è anche il rilancio di Italia.it, la piattaforma di collegamento online «dell’intero ecosistema turistico italiano per valorizzare, integrare e favorire l’offerta turistica».

Anche la ricerca lavora a nuovi modi di sperimentare il turismo, specie quello da remoto, sotto forma di digital tourism avanzato. Un esempio è il lavoro svolto da un team di scienziati dell’IIT -Istituto Italiano di Tecnologia che ha messo a punto nuovo sistema avanzato del robot umanoide iCub, chiamato anche sistema avatar iCub3. Il nuovo sistema è stato testato in una dimostrazione online che ha coinvolto un operatore umano con sede all’IIT di Genova e una nuova versione del robot umanoide iCub, iCub 3, visitando il Padiglione Italia alla 17a Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia; i due siti distano 300 km e la comunicazione si basava su una connessione base in fibra ottica. I ricercatori hanno dimostrato che il sistema trasporta la locomozione, la manipolazione, la voce e le espressioni facciali dell’operatore all’avatar robotico, ricevendo feedback visivi, uditivi, tattili e tattili. Come ha riportato IIT:

«Questa è la prima volta che un sistema con tutte queste caratteristiche viene testato utilizzando un robot umanoide dotato di gambe per il turismo remoto in modo che l’operatore umano possa sentire e sperimentare dove si trova l’avatar».

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