Dopo due anni trascorsi in lockdown e con elevate limitazioni negli spostamenti, tornare a viaggiare sembra essere uno dei maggiori piaceri della nuova normalità per molte persone.
E lo dimostrano i dati: Booking.com ha infatti svolto uno studio sulle previsioni dei viaggi 2023 secondo cui il 73% degli intervistati sarà più ottimista riguardo ai viaggi rispetto al 2022 e, nonostante il clima di incertezza economica e politica a livello globale, quasi il 72% dei viaggiatori vorrà comunque viaggiare.
Ma viaggiare dove e per quali motivi?
Sempre secondo lo studio di Booking.com, sulla base di ricerche e prenotazioni effettuate a livello globale, le mete turistiche di tendenza nel 2023 andranno da San Paolo in Brasile a Santa Fe negli Stati Uniti, da Querétaro in Messico a Pondicherry in India, passando anche per la nostra Bolzano in Trentino Alto Adige.
I motivi principali? Il relax al primo posto, in modo da curare la mente, il corpo e l’anima. Il 42% degli intervistati, infatti, vuole viaggiare per concedersi una pausa e concentrarsi sulla propria salute mentale e fisica e il 44% ha intenzione di fare ritiri di meditazione per conoscere meglio la propria mente.
Alcuni però, e stiamo parlando di un buon 43%, useranno la realtà virtuale (Virtual Reality o VR, che è diversa dalla realtà aumentata o AR, come abbiamo scritto qui) per trarre ispirazione sulle destinazioni di viaggio, e il 46% sarà più incline a visitare una meta perché ha avuto la possibilità di sperimentarla prima virtualmente.
Inoltre, più di un terzo (il 35%), vorrebbe trascorrere qualche giorno nel metaverso: con l’avanzare delle interfacce con feedback tattile, infatti, i viaggiatori virtuali potranno sentire la sabbia sotto i piedi e il sole sulla pelle senza dover uscire di casa.
Metaverso e Metatourism: i viaggi del futuro?
C’è chi ha messo la puntina su tre quarti di mondo e chi, invece, ha a malapena viaggiato al di fuori del proprio Paese.
Il metaverso può cambiare il modo di concepire i viaggi per entrambe le persone di cui sopra: chi ha visitato gran parte del globo potrà provare nuove esperienze mai fatte prima e chi, invece, non ha avuto questa opportunità, potrà comunque viaggiare per tutti i continenti stando tranquillamente seduto sul divano.
Ma prima di capire come i metaversi modificheranno i viaggi e il turismo, colmando le distanze fisiche e offrendo nuove tipologie di esperienze, è doveroso fare un passo indietro.
Cos’è il Metaverso
Il metaverso non è altro che un universo digitale dove l’utente può creare un proprio avatar virtuale (più o meno realistico) e vivere delle esperienze virtuali – come creare proprietà virtuali, andare ai concerti, sposarsi (!) e, appunto, viaggiare – attraverso visori 3d di Realtà Virtuale e Realtà Aumentata.
Vi ricordate Second Life, il mondo virtuale lanciato sul web il 23 giugno 2003 dalla società Linden Lab, in cui gli utenti – detti residenti – accedevano alla piattaforma attraverso un avatar tridimensionale e potevano creare una propria casa virtuale, socializzare con altri residenti, partecipare ad attività, sia di gruppo che individuali, e molto altro?
Ecco il Metaverso non si discosta molto da questo mondo digitale: è solo stato creato con una tecnologia più avanzata, che consente di vivere esperienze molto più immersive grazie alla VR (Virtual Reality) e AR (Augmented Reality) e, a differenza di Second Life, va a braccetto con altre tecnologie di ultima generazione come gli NFT, le crypto valute e la blockchain.
Perché proprio il metaverso per i viaggi del futuro?
Se pensiamo ai due anni appena trascorsi, non ci risulta difficile capire perché il metaverso e il metatourism stanno avendo così tanto successo.
La paura di contrarre la malattia da coronavirus (COVID-19), causata dal virus SARS-CoV-2, e le restrizioni di viaggio hanno cambiato enormemente il nostro approccio.
Infatti, a causa di Paesi che bloccavano (o bloccano tutt’oggi) i voli in arrivo, obbligavano a lunghi periodi di quarantena o insistevano su test e tamponi costosi, molte persone si sono allontanate dai viaggi fisici e hanno cercato delle alternative.
Il viaggio nel metaverso, quindi, offre un modo più sicuro e meno costoso per esplorare nuove località, ma ad oggi la tecnologia non riesce ancora a fornire una vacanza in piena regola, ma solo alcune esperienze.
I viaggi fisici non sono a rischio
Per quanto il metaverso possa cambiare il modo di vivere alcune esperienze di viaggio, non rappresenta alcuna minaccia per l’industria del turismo “classico”.
Il vantaggio più ovvio del metaverso è sicuramente quello di fornire nuove e migliori fonti di ispirazione per i viaggi.
Quindi, più che sostituire, è probabile che il metaverso integri l’industria dei viaggi fornendo ai potenziali viaggiatori un assaggio di ciò che possono sperimentare, come ad esempio ispezionare le camere d’albergo prima della prenotazione.
I viaggiatori potrebbero fare tour virtuali e guardare alcune delle principali attrazioni della zona, in modo da essere incoraggiati a visitarli poi di persona.
È il caso, ad esempio, delle escursioni in Realtà Virtuale di Manhattan di Thomas Cook, che offrivano ai visitatori dei loro negozi cinque minuti di “assaggio” della città e la società ha registrato un aumento del 190% delle relative prenotazioni.
Comments are closed.