La tecnologia open-source per favorire, sostenere e spingere le innovazioni è l’unica alternativa per la ricerca e lo sviluppo interni di molte aziende private.
Ne è un esempio il progetto SEA-TITAN – Surging Energy Absorption Through Increasing Thrust And efficiency – dell’azienda Wedge Global, che ha sede in Spagna. Si tratta di un progetto nato e sviluppato all’interno del settore privato, ma che si è aperto al libero accesso all’innovazione.
Queste le parole di Francisco García, CEO di Wedge Global e supervisore del progetto SEA-TITAN:
«Chiunque sia interessato a questa tecnologia può unirsi al comitato, permettendogli l’accesso ai risultati e dandogli l’opportunità di far parte di un nuovo ecosistema incentrato sull’energia del moto ondoso. Anche questo contribuirà a incentivare la convergenza tecnologica in seno al settore, favorendone l’accelerazione e l’eventuale commercializzazione».
La tecnologia open-source per lo sviluppo del progetto SEA-TITAN
Per il progetto SEA-TITAN, infatti, è stato fondato un comitato esterno, l’EIEB – External Industrial Exploitation Board -, con l’obiettivo di svilupparne lo sfruttamento industriale, del quale fanno parte molti esperti di aziende che producono energia elettrica, macchine elettriche a energia rinnovabile, associazioni energetiche e altri professionisti rilevanti per lo sfruttamento dell’energia del moto ondoso.
Il progetto SEA-TITAN si dovrebbe completare entro marzo 2021, ed entro quella data García si aspetta di vedere una più massiccia collaborazione sia a livello industriale sia a livello delle innovazioni tecnologiche, attraverso il modello hardware aperto.
L’Unione Europea e l’energia marina rinnovabile
Secondo la Commissione Europea,
“I nostri mari e i nostri oceani possiedono il potenziale necessario per diventare fonti importanti di energia pulita. L’energia marina rinnovabile, che comprende sia l’energia eolica che l’energia oceanica, offre all’UE un’opportunità per dare impulso alla crescita economica e all’occupazione, migliorare la sicurezza del suo approvvigionamento energetico e stimolare la competitività grazie all’innovazione tecnologica”.
Sfruttare il potenziale economico dei mari e degli oceani in modo sostenibile è un elemento chiave della politica marittima dell’UE. Il settore dell’energia oceanica è uno dei cinque settori in via di sviluppo dell’economia blu che potrebbero contribuire a incentivare la creazione di posti di lavoro nelle zone costiere.
Per questo bisogna incoraggiare le attività collaborative di ricerca e di sviluppo e la cooperazione transfrontaliera al fine di potenziarne l’utilizzo.
Affinché questo accada è necessario che il settore dell’energia del moto ondoso raggiunga economie sostenibili per accedere a tecnologie innovative affidabili e a una catena di distribuzione dedicata.
Il progetto SEA-TITAN e il convertitore di energia del moto ondoso
Una delle difficoltà più grandi incontrate nel progetto SEA-TITAN è l’assenza di una tecnologia predominante per le prese di potenza (Pdp). È la tecnologia che si trova all’interno di un apparecchio simile a un salvagente, che converte l’energia che si crea con il moto ondoso e con le maree e la trasforma in energia utilizzabile.
Garcia ritiene, come la Commissione Europea, che il settore dell’energia del moto ondoso sia agli albori e che la convergenza tecnologica sia fondamentale per ottenere l’efficienza in termini di costi ed è proprio per questo che il progetto SEA-TITAN rende accessibile a tutti la tecnologia Pdp, per mezzo delle tecnologie open-source.
La tecnologia del progetto SEA-TITAN
Garcia e il suo team hanno creato una Pdp in rame e ferro, che funziona bene in mare e che consente di fornire una conversione energetica efficiente.
«Fin dal principio, lo scopo del progetto SEA-TITAN è stato quello di fare tesoro di questi elementi e di sviluppare una Pdp di prossima generazione che potesse essere integrata in diversi dispositivi in grado di sfruttare l’energia del moto ondoso e delle maree. La tecnologia è open-source per incentivare un innalzamento del livello innovativo»
dice García.
La realizzazione del prototipo è in corso di lavorazione, in collaborazione con Siemens-Gamesa.
E continua:
«Prevediamo di iniziare a vedere dei risultati concreti entro la fine di quest’anno, quando saremo in grado di passare alle fasi di collaudo e convalida. Inoltre, stiamo attualmente sviluppando l’elettronica di potenza e i componenti correlati per garantire che il funzionamento della Pdp non abbia inconvenienti. Il bello della validazione è il fatto che si concepiscono nuove idee o si trovano nuovi modi per rendere migliore il funzionamento»
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